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Nel 2015 sono morti in mare 700 bambini che cercavano di arrivare in Europa

Secondo l’Unicef nel solo 2015 sono morte in mare circa 3.750 persone, di cui 700 bambini, fra i migranti che hanno tentato di raggiungere l’Europa.

Solo a gennaio di quest’anno hanno perso la vita sempre in mare 240 persone, di questi 50 bambini.

Secondo l’Europol poi negli ultimi 18-24 mesi, sono stati oltre 10.000 i bambini migranti che, dopo essere arrivati in Europa, sono letteralmente scomparsi nel nulla. Finiti, almeno in parte, nelle mani di trafficanti e ora vittime di sfruttamento, soprattutto sessuale. Di questi 5.000 bambini sono spariti solo in Italia e altri 1.000 in Svezia.

I dati dell’Unicef sono contenuti nelle risposte ad un intervista pubblicata su Radio Popolare rilasciata da Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.

Secondo Iacomini, ci sono stati tanti morti fra i bambini “perché le famiglie pur di salvarli da morte sicura a casa loro rischiano il tutto per tutto e prendono la via del mare che spesso è in condizioni critiche e i più piccoli sono quelli che ne fanno le spese. Nel mondo 250 milioni di persone vivono in situazioni di guerra, assistiamo davvero ad un periodo nero della storia”.

Iacomini ha parlato, in un’altra occasione, di genocidio in mare dei bambini migranti, infatti, a suo avviso, “non c’è un episodio della storia paragonabile all’Olocausto lo voglio precisare, ma ciò a cui stiamo assistendo, l’esodo dei siriani, 4 milioni e mezzo di persone, i 300.000 morti da 5 anni in quella stessa regione, gli arrivi in Europa e le morti in mare specie tra i bambini hanno proporzioni tali che per sconfiggere l’indifferenza dilagante ho usato la parola genocidio che smuovesse le coscienze di tutti”.

Aggiunge Iacomini che i diritti umani non sono più al centro dell’attenzione internazionale perché “manca una nuova cultura della pace. Si va giustamente in piazza, ognuno con le sue ragioni, al family day o per le unioni civili, ma nessuno lo fa per i bambini che muoiono ogni giorno. Poi quando arrivano a migliaia qui, tutti a domandarsi il perché. Quando li vediamo morire in mare ci si commuove per un giorno, o come in passato si urla ‘mai più’, salvo poi osservare da spettatori l’ennesima strage”.

Le ultime osservazioni di Iacomini, purtroppo, sono condivisibili e rappresentano ciò che realmente avviene.

Sarebbe necessaria una maggiore attenzione nei confronti delle problematiche dei migranti, non solo da parte dei governi ma anche da parte di tutti i cittadini europei.

Per quanto concerne i bambini migranti scomparsi, il direttore del personale di Europol, Brian Donald, ha dichiarato al settimanale inglese The Observer: “Non è irragionevole dire che stiamo cercando oltre 10.000 bambini. Non tutti saranno sfruttati da criminali, alcuni potrebbero avere raggiunto membri della famiglia…. Negli ultimi 18 mesi si è sviluppata un’intera infrastruttura criminale intorno allo sfruttamento dei flussi di migranti e ci sono prigioni in Germania e in Ungheria dove la grande maggioranza delle persone sono state arrestate in relazione ad attività criminali relative alla crisi dei migranti”.

Inoltre, secondo il report appena diffuso da Enoc, network europeo dei difensori civici dei bambini, tutte le fonti (Commissione europea, Save the Children, Unhcr, Unicef) sono concordi nel ritenere che con i flussi record dell’estate e dell’autunno 2015 ci sia stato un aumento dello sfruttamento dei bambini migranti, secondo alcuni un aumento forte.

A causarlo, misure di accoglienza in molti paesi inadeguate alla sicurezza dei più piccoli.

Del resto, secondo Save the Children, lo scorso anno sono stati circa 26.000 i minori non accompagnati che sono riusciti ad arrivare in Europa, ma la cifra potrebbe essere ancora più elevata.

Stando ai dati Europol, infatti, i minori costituiscono ben il 27% del milione di migranti arrivati in Europa nel 2015, quindi circa 270.000 bambini.

Ovviamente non tutti erano non accompagnati, ma una parte consistente lo potevano senza dubbio essere.

Foto: Freedom House/Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

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