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Non solo i casalesi sono invisibili

Oggi è un giorno di grandi precisazioni.

Ho appena letto quest’intervista di Saviano sui "Casalesi Invisibili".
Gli Invisibili sono i latitanti Antonio Iovine e Michele Zagaria.
Spesso quando si parla di camorra, nell’immaginario collettivo i camorristi sono visti come tamarri analfabeti ed ignoranti.
In questo video tratto da Anno Zero si nota tutt’altro: si tratta di una telefonata ad un giornalista (all’epoca del Corriere di Caserta) fatta da Iovine e Zagaria.



Altro che tamarri analfabeti ed ignoranti.

La prima cosa che si nota in questa telefonata è che i due parlano un’italiano abbastanza corretto.

La seconda è che i boss tengono tantissimo alla propria immagine.
Dall’intercettazione telefonica emerge appunto questo: il giornalista continua a scrivere di loro, Iovine e Zagaria, come due vice-capi in eterna lotta per l’acquisizione del feudo casalese lasciato libero dall’arresto di Sandokan Schiavone. Invece deve essere chiarissimo sul territorio chi comanda: la gente, per paura di essere coinvolta nella guerra, non saluterebbe le famiglie di entrambi, che appunto si sono accordati per comandare insieme a Casale.



Mi sembra giusto ora parlare anche di un giornalista invisibile.

Carlo Pascarella nessuno lo conosce: è il giornalista protagonista della telefonata, vive anche lui sotto la vigilanza dei carabinieri, ma nessuno lo conosce.
Scrive di camorra e di casalesi da 13 anni, ha subito molte intimidazioni, sia lui che la sua famiglia, ma per fortuna è ancora vivo.
Molti colleghi della sua Pignataro Maggiore, non si ricordano più di lui.

Ma ciononostante Carlo è vivo, e lotta.

Ora è arrivato il momento di non dimenticare Carlo.
In questa bellissima lettera alla sua Pignataro Maggiore , due settimane fa Carlo ha annunciato che scriverà un libro sulle sue esperienze giornalistiche.
Carlo ha una figlia di 4 anni, Francesca, e dopo aver vissuto 13 anni a Caserta è tornato nella sua Pignataro per scrivere della sua Pignataro.

Mi sembra giusto non parlare sempre solo di Roberto Saviano.
Carlo ha voglia di un mondo nuovo, Carlo non ha paura.
Carlo c’è, ed è arrivato il momento di sostenerlo.

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