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Movimento 5 stelle: ma quale antipolitica?

Se non fossimo immersi in un sistema informativo in cui i “giornalisti” non sono indipendenti, ma sposano, oltre allo stipendio, la “linea editoriale” del loro padrone, tutti si sarebbero accorti che l’unico partito con un programma scritto, con regole nuove per un Parlamento pulito e il costante avvicendamento della classe dirigente (due legislature e poi a casa), che sostiene di voler andare alle elezioni da solo, con facce nuove e cervelli nuovi che da anni si confrontano in Rete, è il Movimento 5 stelle, che tutti i media insistono a definire antipolitico.

I veri politici, gli unici che possono fregiarsi di tale titolo, sarebbero i naufraghi del ventennio berlusconiano che, dopo avere vigliaccamente affidato il governo a “tecnici” di loro fiducia, ora tentano di riciclarsi sciogliendo il PDL per tornare in politica con un nuovo partito, Italia Pulita, immaginato da due giovani virgulti incensurati, Berlusconi e Dell’Utri che si affacciano entusiasti e volenterosi per spendersi a favore di una Italia migliore.

E’ vera politica quella della Lega, spaccata tra ladroni e secessionisti, stimata ormai sotto il 5%, il cui vero programma è quello di sopravvivere contando sulla labile memoria degli italiani?

Non ci sembra migliore la situazione del PD (partito democristiano), ormai partito di estremo centro, spaccato in più di 10 correnti, in mano ad una dirigenza da più di 40 anni al potere, che regola con sufficienza e arroganza le proposte di alleanza di IDV e SEL. Partito che definire di sinistra è una bestemmia, criticato anche da De Benedetti (il Berlusca di sinistra, proprietario di Repubblica e dell’Espresso), che vorrebbe affiancargli, assieme a Saviano, un po’ di personaggi decenti, altrimenti si perde anche stavolta.

Questa dunque sarebbe la vera politica da seguire e votare senza protestare troppo, ce lo chiede l’Europa, il Vaticano, la Trilateral, la Bilderberg, la Nato, le banche, gli evasori fiscali, e tutto filerebbe liscio se non ci fosse una crisi economica grave, sistemica, sottovalutata e non governata per anni, di cui questa politica porta l’intera responsabilità.

Essere “antipolitici”, nel senso di schifare i maggiori partiti politici italiani, è un dovere di resistenza sociale e non bisogna farsi fregare dai distinguo perché i grandi partiti si sono spartiti tutto, dalla RAI alle ASL, ai consigli di amministrazione, alle nomine delle banche, agli appalti dei grandi lavori. Hanno occupato lo Stato fino a sostenere insieme il governo Monti che sta tagliando solo da una parte sociale, quella parte che è maggioranza numerica nel paese e che oggi non è rappresentata politicamente.

Il Movimento 5 stelle è oggi l’unica novità autenticamente politica, esso rifiuta il finanziamento pubblico, propone riforme vere a costo zero, e merita la fiducia di quel 57% di italiani che votarono nell’ultimo Referendum, contro acqua privata, nucleare, impunità per Berlusconi, e deve far tornare al voto quel 37% di italiani che oggi dichiara di volersi astenere. 

Populismo? Affidarsi al popolo è sempre giusto, e chi parla in tono spregiativo del populismo e del linguaggio crudo e chiaro di Grillo, in realtà teme come la peste la sua affermazione, perché la verità vera è che oggi siamo in mano a minoranze oligarchiche di capitalisti e politicanti di professione, preti e banchieri, piduisti e mafiosi, proprietari di TV e giornali, che hanno in mano tutto e ci hanno portato al fallimento e alla disperazione.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.51) 6 giugno 2012 15:13

    bel movimento, peccato per i suoi 2 "piccoli" difettucci: Grillo e la Casaleggio, proprietari e padroni di un movimento apparentemente quasi-anarchico che comunica attraverso un "monologo" sul blog di Grillo censurando i commenti scomodi (il famoso dialogo su internet) e va contro le banche e i poteri forti avendo alle spalle la seconda banca del mondo(la JPMorgan).

    Le contraddizioni sono troppe e se entro il 2013 non sarà cacciata questa gentaglia che dice quello che la gente vuole sentirsi dire sfruttando l’opinione pubblica per i propri fini, io non voterò il M5S.
    L’unica possibilità sta nei ragazzi onesti del movimento che devono farsi valere per conquistare la sovranità del movimento e darla veramente ai cittadini.
  • Di (---.---.---.168) 6 giugno 2012 19:33

    Daccordo sul quadro descrittivo del panorama politico della 2° Repubblica, ma di sicuro la soluzione non è affidarsi alla coppia Grillo/ Casaleggio.

    Cosa ci sia di nuovo in M5s mi è difficile capirlo.

    Siamo passati da un partito azienda (Forza Italia) ad una azienda partito (Casaleggio associati); da un barzellettiere zozzo ad un comico violento. Da uno che finora per rimanere fuori dal carcere ha dovuto cambiare parecchie leggi, ad uno che è già un pregiudicato e che pertanto ha deciso di non candidarsi.Da uno che nel suo partito è padrone assoluto ed espelle chi non è daccordo (Fini), nonché esegue lui (Berlusca) tutte le nomine a cascata dal centro ad uno che rifiuta ogni confronto con chiunque e decide a suo piacimento chi è dentro e chi è fuori il suo movimento di cui è padrone anche in termini di diritto civile. Bersani è un poveraccio cui si possono addebitare tante cose ma di sicuro non gli si può dire che lui potrebbe telefonare a Fassino a Torino per dirgli che il direttore generale che ha scelto per il comune a lui non piace e quindi non si deve fare.

    Non ripeto le cose giuste dette nel precedente commento XXX51.

    In ogni caso se vuoi capire cosa significa antipolitica e perché viene affibbiata anche a Grillo vatti a guardare questo articolo di Agoravox http://www.agoravox.it/Antipolitica-Origini-e-ruolo-nelle.html.

    Di la verità Paolo -sei persona troppo intelligente e colta per cascare nelle fumisterie deila coppia Grillo/Casaleggio - stai pensando di saltare sul carro del vincitore??

    Se è così Hai sbagliato carro, perché quello vincente è il carro Montezemolo/Passera ....

     

    • Di (---.---.---.163) 6 giugno 2012 21:23

      rispondo alla tua domanda: il carro del vincitore (Grillo o Montezemolo) non mi interessa.

      Il M5S ha nel programma regole che io ritengo fondamentali per uscire dallo strapotere delle Caste che ci hanno governato negli ultimi venti anni:
      -la durata massima di un impegno parlamentare è di due legislature
      -gli eletti devono essere incensurati
      -i cittadini devono esprimere le preferenze
      e per questo giace una raccolta di 350.000 firme contenute nella "legge di iniziativa popolare" depositata da anni in Senato
      Il programma del M5S è consultabile sul blog di Grillo e contiene altre regole che condivido:
      -eliminazione del finanziamento pubblico dei partiti, comprese i pseudo rimborsi (il M5S ha rifiutato i rimborsi elettorali delle passate regionali e ora penso che farà altrettanto per le passate amministrative
      -eliminazione dei finanziamenti alla stampa e all’editoria
      -cancellazione della legge Gasparri in materia radiotelevisiva
      - etc. etc,

      Sono anni che gli iscritti al M5S affrontano questi e tutti gli aspetti del programma che si può consultare sul blog di Grillo.
      Non sono esenti da difetti, ma sono distanti anni luce da quelli della partitocrazia che oggi aggiunge incapacità di gestire la crisi e cinismo nell’avere delegato a cosiddetti "tecnici" l’onere di far pagare ai più deboli i pesi maggiori. e contano sulla memoria labile degli italiani, spero che restino delusi.


    • Di (---.---.---.205) 7 giugno 2012 23:05

      Ritiro la provocazione sul "carro" ed entro nel merito della tua risposta.

      1° E’ scontato che nel programma nazionale di M5s vi siano cose condivisibili, anche in tutti i programmi politici nazionali degli altri partiti vi sono cose giuste e condivisibili, ma ciò poco cambia nel giudizio che si da di un movimento o partito. Giudizio che si forma sull’insieme e non su singole cose.

      2° Il limite dei due mandati - Nella storia politica dell’Europa occidentale contemporanea (Italia compresa) si sono avuti leader che sarebbe stato del tutto illogico privarsene sulla base di una regola così rigida.

      3° Incensurati - da giovane ho avuto modo di conoscere un deputato della mia provincia (CE) assolutamente straordinario da ogni punto di vista, a cominciare dalla moralità, Si chiamava Enzo Raucci, ma non era incensurato. Arrestato ad una manifestazione di braccianti agricoli dalla polizia (di Scelba) fu condannato a due anni e mezzo di carcere che gli fecero scontare fino all’ultimo giorno. Non tutti i reati devono necessariamente portare all’esclusione dall’elettorato passivo, anche perché i pericoli di trappole per liquidare avversari politici sono tutt’altro che infondati.

      In realtà il M5s tenta di risolvere per via legislativa quello che è un problema di natura politico/culturale e cioé l’indifferenza degli elettori italiani alla moralità del candidato. sulle ragioni di questa indifferenza di massa ti rinvio allo stesso articolo sull’antipolitica.

      4° la Democrazia interna a M5s - Di solito i grillini reagiscono alle accuse di autoritarismo intollerabile della loro movimento semplicemente ignorando le accuse e contrapponendo la grande democrazia diretta dei vari gruppi o del loro dibattito in rete.

      Senza entrare nel merito di chi e come controlla il dibattito in rete (la Casaleggio associati) avendo io partecipato da giovane al ’68 a Napoli ho una esperienza personale della democrazia diretta assembleare: Il giorno dell’assemblea generale un gruppetto spalleggiato da un buon numero di energumeni occupava la presidenza e li in un modo o nell’altro alla fine il risultato era sempre e solo la mozione che quel gruppetto aveva stilato in precedenza.

      Ma a te tutte queste cose non interessano perché il vostro movimento che si dice né di destra ne di sinistra mira a sostituire i partiti in maniera totalizzante. In altri termini siete dei fascisti

  • Di (---.---.---.203) 6 giugno 2012 22:15

    Tipico atteggiamento da Grillo. Battutine su tutti, che in verità non fanno neanche tanto ridere (tipo "PD = Partito Democristiano") palesi falsità (il PD da 40 anni al potere??????) e spacconate varie (la Lega é sotto al 5%. E anche se fosse? non é questo il motivo per non votarla). 


    Idee poche e oltretutto condivisibili solo in chiave di protesta: 
    1) massimo due legislature: e se uno é bravo e onesto davvero? devo cacciarlo lo stesso?
    2) Incensurati: ok, basta un giudice compiacente per fare fuori un rivale politico
    3) Preferenze: abbastanza condivisibile anche se c’é il pericolo di un acutizzarsi del fenomeno, naturalmente già presente, della compravendita del consenso elettorale

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