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ModaVox. Antonino Salemi Garigliano: lo stilista della pittura contemporanea

Classe 1986, Antonino Garigliano mette nelle sue creazioni tutta l’illogicità e la struttura delle arti d’accademia.

Gli stilisti giovani a Torino hanno vita difficile eppure non smettono di tentare di sfondare creando sempre nuovi concetti stilistici e provando a farsi strada nel mercato puntando sull’originalità delle loro idee. Questo è il caso di Antonino Garigliano, intraprendente stilista torinese con un talento spiccato per la ricostruzione dell’arte su tessuto, laureato all’Accademia di Belle Arti si è distinto come scenografo e pittore per Fondazione Merz e Teatro Stabile, fino a concepire la prima collezione presentata in défilé immobile.
 
Le creazioni di Antonino si muovono fra lo spazio espositivo riservato solitamente all’arte e la realtà del mondo della moda, con la chiara direzione di raccontare un mondo, quello moderno, che non sempre lo soddisfa a pieno. Esempio di questa concezione è stata la scelta di presentare i due abiti per il progetto legato a Piemontemovie sulla moda e il cinema in modo particolare, facendo sfilare un travestito di colore a testimoniare la mancanza di apertura del nostro Paese nei confronti di ciò che non si può subito catalogare o uniformare al concetto di censura tornate recentemente alla ribalta.
 
 
E’ con questa visione priva di legami e preconcetti che lo stilista torinese crea i suoi abiti, con uno sguardo alla storica rivoluzione del costume firmata Alexander McQueen, ma rimanendo capace di comprendere il mercato e adattare le sue creazioni agli eventi ai quali partecipa: corpi neutrali, bozzetti privi di volume e tono muscolare, cromie miscelate e fusione di tessuti pregiati come la seta e la libertà delle stampe ad hoc definiscono il suo stile, rendendolo più di uno stilista con ottime potenzialità, ma un artista a tutto tondo.
 
 
Ho conosciuto Antonino, o meglio ho ammirato i suoi lavori, all’evento Taste Design al Fluido di Torino, uno storico locale sulle rive del Po. I foulard che presentava erano stati ideati apposta per soddisfare i clienti e appassionati di moda che il Fluido ospita ogni sera, all’ora dell’aperitivo. Della stessa stoffa degli abiti, i foulard hanno fantasie ispirate ai gloriosi anni cinquanta , periodo in cui non solo era un must per le donne di classe del cinema, ma anche elemento immancabile nel guardaroba italiano del tempo. Lo studio in cui ci siamo parlati, artisticamente in divenire, è in piazza Borromini 79, un luogo di idee, di espressione e amicizia dove tutto può accadere.
 
Per informazioni: seguite Antonino su Facebook
o scrivete a: [email protected]

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