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Mister br e le dimissioni di ieri, di oggi e di domani...

 
Superata la "fatidica" data dell’8 MAGGIO! («Se entro l’8 maggio, ovvero dopo un anno dal mio insediamento, - tuonava mister br - non avrò raggiunto i risultati che mi sono prefissato, me ne andrò. Dati alla mano valuterò i miei progressi e se non ce ne saranno, o saranno insufficienti me ne andrò»). Non ci è dato sapere quali siano stati i risultati ottenuti da mister br (se non quello di fornire materiale prezioso per le gag comiche di Maurizio Crozza), né quali progressi in termini di efficacia e ed efficienza si siano raggiunti nella Pubblica amministrazione (se qualcuno ne è a conoscienza è vivamente pregato di segnalarli), ma una cosa è certa: Lui sta ancora lì, incollato alla sua poltrona!


E siccome la miglior difesa è l’attacco, mister br torna a minacciare nuovamente le dimissioni: "O si chiude entro sessanta giorni o io me ne vado". Mister br, chiede a Governo e Parlamento di serrare i tempi per approvare il decreto legislativo di attuazione della riforma della Pubblica amministrazione. Il ministro della dis-Funzione Pubblica, spiega che la riforma è una "rivoluzione copernicana, uno strumento di felicità per i cittadini-utenti che potranno finalmente liberarsi dalla palla al piede di una burocrazia che non funziona". Contento lui.... comunque questa farsa delle dimissioni tanto minacciate da mister br ha tutto il sapore della storiella di quel pastore che gridava "al lupo, al lupo"!

Ogni volta tutti i paesani accorrevano, ma del lupo nessuna traccia! Fino a quando un bel giorno il lupo arrivò sul serio, il pastorello gridò "al lupo, al lupo", ma stavolta nessuno accorse e... il lupo se lo mangiò!

Commenti all'articolo

  • Di uno (---.---.---.125) 15 maggio 2009 11:04

    VA BENE, NON SI RIFORMA LO STATO PER NON LICENZIARE, MA SE IL PUBBLICO È PIÙ COSTOSO DI QUELLO CHE SI RISCUOTE CON LE TASSE. CHI HA LA SOLUZIONE? 

  • Di HTTP://STATALI.BLOGSPOT.COM (---.---.---.173) 15 maggio 2009 11:43

    Come rendere davvero efficiente la P.A.?
    Come risolvere il problema salariale dei pubblici dipendenti?
    Dove reperire i fondi per equiparare la retribuzione del pubblico impiego alla busta paga dei travet "europei"?
    Siamo sì entrati in Europa, ma lo stipendio di un impiegato ed il suo potere d’acquisto è stato dimezzato dall’entrata in vigore dell’EURO!

     

    * Un lavoratore dipendente che prima guadagnava 1.400.000 LIRE, oggi percepisce una busta paga di 700 Euro!

    * Un chilo di pane che prima costava appena 500 LIRE, oggi costa 5 EURO!

    Con l’EURO si è registrato un caro prezzi incontrollato, ingiustificato ed in continua escalation: il costo della vita è raddoppiato se non triplicato o addirittura quadruplicato, come in moltissimi casi!
     

    Alcune categorie, quelle delle "buste paga", si sono impoverite, ma "altre" si sono arricchite!
     
     
     
     
     
     
     
     
     
    Non se ne può davvero più!

    I rinnovi contrattuali - proposti dalle organizzazioni sindacali di concerto con i vari governi che di volta in volta si susseguono alla guida del Paese - sono a dir poco "ridicoli"!

    Ma come ridare dignità ai dipendenti della Pubblica Amministrazione senza mettere le mani in tasca agli italiani e senza incidere negativamente sul bilancio dello Stato?
     
    Ecco "LA NOSTRA PROPOSTA" per portare lo stipendio di un dipendente pubblico (posizione economica di riferimento B3) dagli attuali 1.200,00 euro ad una retribuzione di 2.000,00 euro. Un salario al passo con il costo della vita e secondo gli standard comunitari:
    1. lotta all’evasione fiscale e recupero del sommerso;
    2. redistribuzione della ricchezza nazionale;
    3. accorpamento di Camera e Senato in un solo Parlamento;
    4. abrogazione delle Prefetture;
    5. abrogazione delle Province;
    6. abrogazione di enti ed uffici obsoleti;
    7. abrogazione di commissioni e sottocommissioni;
    8. abrogazione dei sottosegretari nei ministeri;
    9. abrogazione delle consulenze esterne;
    10. abrogazione del lavoro straordinario;
    11. abrogazione delle indennità “speciali”;
    12. abrogazione di distacchi e comandi;
    13. abrogazione delle spese di rappresentanza;
    14. abrogazione del valore legale dei titoli di studio;
    15. a parità di posizione economica stessa retribuzione per "tutti" i lavoratori in "tutta" la Pubblica Amministrazione;
    16. legare il salario di secondo livello alle singole realtà locali;
    17. mutuo agevolato 1° casa in relazione al valore di mercato locale;
    18. parametrare lo stipendio dei dipendenti a quello dei dirigenti;
    19. mobilità inter-compartimentale;
    20. licenziamento immediato per giusta causa;
    21. riduzione della tassazione della busta paga;
    22. perequazione automatica delle pensioni agli aumenti salariali;
    23. tetto massimo di 6.000,00 € per stipendi/pensioni delle più alte cariche;
    24. polizia, finanza, carabinieri, esercito, vigili urbani "fuori dagli uffici" e restituiti al loro ruolo istituzionale garante della sicurezza nazionale;
    25. blocco "reale" delle assunzioni e scivolo di 7 anni per le pensioni pubbliche.

    Grazie anche e soprattutto al "tuo" prezioso contributo siamo riusciti a mettere a punto questo programma!
    Aiutaci a migliorare i "nostri 25 punti"!

    Basta subire! ...su la testa!

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