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Milano: dopo la cocaina, in casa della coppia vittima di un agguato, 3mila euro in contanti

Dopo la droga, 47 grammi di cocaina pura al 60%, a casa della coppia milanese vittima di un agguato in pieno centro a Milano si trovano tremila euro in contanti. E così, anche se gli inquirenti non escludono altre piste, quella dello "stupefacente" si fa sempre più la strada giusta tra i vari indizi.
 
Il denaro è stato trovato dagli investigatori della squadra mobile nei cassetti di un mobile della camera da letto di Massimiliano Spelta e della giovane moglie Carolina Ortiz Payano, vittime di un agguato lunedì sera in via Muratori a Milano. 
 
La situazione economica della coppia non era florida, da quando la piccola azienda di integratori alimentari gestita da Spelta e dai suoi familiari lo scorso anno era fallita. Sul conto corrente del 43enne, nell'ultimo anno, se si esclude la somma per la cassa integrazione, non venivano versati redditi regolari. Spelta non aveva interrotto però i viaggi con Santo Domingo, Paese di origine di Carolina, da cui faceva la spola di continuo dal 2009. 
 
Spesso l'imprenditore viaggiava da solo, l'ultima volta a fine agosto e, raccontano alcuni conoscenti, sognava di aprire un'attività proprio nell'isola caraibica. Gli investigatori sono anche al lavoro per ricostruire la dinamica dell'agguato.
 
La coppia, che abitava in un loft in via Mecenate, probabilmente lunedì sera si trovava in via Muratori per cenare in uno dei tanti ristoranti della zona quando due killer con il volto coperto da caschi hanno aperto il fuoco con un revolver colpendoli a morte. I due aggressori si sono poi dileguati a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, probabilmente rubato. Alcuni testimoni hanno fornito numeri di targa parziali o errati, che non hanno ancora dato riscontri positivi. Intanto gli investigatori hanno attivato la cooperazione internazionale per raggiungere la famiglia di Carolina e tentare di ricostruire i movimenti della coppia a Santo Domingo. 
 
Per il Prefetto di Milano, intanto, non c'è nessuna "emergenza", i fatti di piombo che hanno appesantito Milano in sole 48 ore.
 
"E' maturato in un contesto che riguarda il traffico degli stupefacenti. E' un fatto singolo che non riguarda la criminalità organizzata" ha affermato Gian Valerio Lombardi al termine della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato questa mattina in prefettura in corso Monforte a Milano. 
 
Alla riunione hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine del capoluogo lombardo e gli assessori alla Sicurezza di comune e provincia. "In relazione a questo specifico fatto - ha proseguito il prefetto - non possiamo dire che ci sia un'emergenza sicurezza perché è un fatto singolo che non si ascrive nel contesto della criminalità organizzata". 
 
Lombardi ha anche ricordato che la sparatoria, senza vittime, di ieri pomeriggio avvenuta nelle vicinanze di via Padova "è di quelle che talvolta avvengono a Milano". "Non è la prima volta che capita che queste formazioni, probabilmente sudamericani o nomadi - ha aggiunto il prefetto - si scontrano tra di loro in questo modo. Sono in corso indagini approfondite, speriamo di avere presto risultati". Lombardi ha ricordato infine che "i due episodi sono scollegati tra loro".
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