Migranti, un risorsa preziosa secondo i numeri Caritas/Migrantes

I migranti in Italia, una risorsa preziosa, come si evince dal XXI rapporto statistico stilato dalla Caritas/Migrantes. Lo slogan di quest’anno è “Oltre la crisi insieme”.
I dati elaborati dal dossier, evidenziano ancora una volta, l’importanza che il lavoratore immigrato ricopre, essendo ormai un decimo della forza lavoro.
Al 31 dicembre 2010 gli stranieri erano il 7,5% della popolazione, Più di quattro milioni, dei quali il 51,8% donne. Ai residenti, secondo la stima del dossier, va aggiunto quasi mezzo milione di persone regolarmente presenti ma non registrate in anagrafe.
Nel 2010 sono state respinte 4.201 persone e si sono effettuati 16.086 rimpatri forzati. Nell’insieme in Italia ci sarebbero circa mezzo milione di irregolari, in pratica uno ogni dieci in posizione regolare.
Persone che spesso svolgono lavori che nessuno vuole fare più, mansioni spesso faticose, sottopagate, anime di un lavoro sommerso, nascosto. Una forza lavoro vitale per l’economia italiana, pari a circa l’11% del Pil del nostro Paese, che paga più di altri le conseguenze occupazionali di questa crisi economica senza fine.
Le entrate per le finanze pubbliche assicurate dagli stranieri sono state nel 2009 pari a circa 11 miliardi di euro: 2,2 in tasse; 1 miliardo di Iva; 100 milioni per le pratiche per i permessi; 7,5 miliardi di contributi previdenziali. Quest’ultimo è un dato impressionante in quanto oggi è pensionato 1 straniero su 30 (mentre lo è un italiano su quattro), e secondo le stime dell’INPS per il 2025 tra i cittadini stranieri vi sarà un pensionato su dodici mentre tra gli italiani il rapporto sarà di uno a tre.
Proseguendo la lettura, emerge anche il fallimento della politica votata alla “tolleranza zero” e la totale inadeguatezza dei Centri di Identificazione ed espulsione, i cosiddetti CIE. In queste strutture sono transitate – nel 2010 – ben sette mila immigrati, con una permanenza di 51 giorni, poi aumentata addirittura a diciotto mesi. Una sorta di carceri, travestiti da improbabili centri di accoglienza.
Insomma, la tanto ostacolata immigrazione, deve essere correttamente inquadrata e valutata. E’ un fenomeno ricco di opportunità per tutti, compito della politica, o almeno quel poco che è rimasto di coerente e lungimirante, smussare le difficoltà, e operare per una integrazione che conviene a tutti, proprio a tutti.
Alla presentazione del rapporto lo scrittore Amara Lakhous, parlando dal punto di vista di un immigrato, ha ricordato un proverbio arabo: “Oggi è a tuo favore, domani è a tuo sfavore”.
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