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Marianna Madia, il "nuovo" ministro contro aborto, eutanasia e unioni civili

La romana Marianna Madia è il nuovo Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione del Governo Renzi. 

 
33 anni, un dottorato di ricerca in economia del lavoro, Marianna Madia è l'enfant prodige del centrosinistra (si fa per dire). Scelta da Walter Veltroni per le politiche del 2008, è stata eletta alla camera il 22 aprile dello stesso anno. Conosciuta precedentemente per essere la fidanzata di Giulio Napolitano (figlio di Giorgio), torna agli onori delle cronache il 9 dicembre scorso, quando entra nella segreteria nazionale del Partito Democratico, su volere di Matteo Renzi. Lo stesso Renzi la nomina, sabato 22 febbraio, ministro del suo governo. L'incarico: semplificazione e pubblica amministrazione. "Non me l'aspettavo, stavo guardando Peppa Pig", rivela a La Repubblica.
 
Ma torniamo al 2008, l'anno nel quale diventa deputato nelle file del PD. La Madia, allora candidata capolista per il Lazio, rilascia un'intervista al Foglio di Giuliano Ferrara, all'epoca impegnato nella campagna per "la moratoria universale" sull'aborto, intervista dove mostra già un certo talento per la semplificazione: “L’aborto è il fallimento della politica, un fallimento etico, economico, sociale e culturale”, dice la baby piddina, che ha le idee molto chiare su un bel po' di cosette: "Madia è per la libera scelta della donna, 'ma sono certa che se si offrisse loro il giusto sostegno, le donne sceglierebbero tutte per la vita'".
 
Aborto=morte. La futura ministra non se la sente di firmare la moratoria proposta da Ferrara, “ma non perché non condivida le analisi di Giuliano Ferrara, anzi: mi pare che quello che dice su questo tema vada proprio verso quella ‘riumanizzazione della vita disumanizzata’ che ritengo necessaria oggi." È solo la formula della moratoria, quindi, che le crea qualche problema, non le tesi di fondo, che Ferrara cercherà di portare in parlamento, ottenendo un misero 0,371% di consensi (135mila voti). 
“Io sono cattolica praticante, e credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo. Certo è che anche per esperienza personale mi sono resa conto di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra le cure a un malato terminale e l’accanimento terapeutico nei suoi confronti. Quindi dico no all’eutanasia ma penso che l’oltrepassamento di quella linea sottile vada giudicato – in certi casi – da un’équipe di medici; comunque non dal diretto interessato o dai suoi parenti”
 
No all'eutanasia, no all'aborto. Ma non solo; da brava cattolica, la Madia ha le idee molto chiare anche sulla famiglia, pilastro della nostra gloriosa Nazione. Già, ma quale? “Personalmente quando parlo di famiglia, e della sua relativa tutela, mi riferisco a quella che sta nella Costituzione”. 
 
"E i pacs?", chiede preoccupato l'intervistatore. La Mandia lo rassicura: “La libertà personale va rispettata sempre, per cui se due persone decidono di assumere pubblicamente diritti e doveri reciproci devono essere tutelate dalla legge. Ma certo è che se si parla di famiglia io penso a un uomo e una donna che si sposano e fanno dei figli. Scegliendo per la vita”.
 
Meno male, ci eravamo preoccupati. E la Patria? “Un paese che non fa figli non ha futuro. La famiglia è il presupposto per questa crescita”. 
 
Giustissimo.
 
Ricapitoliamo: Dio, Patria, Famiglia, no all'aborto, no all'eutanasia, no alle unioni civili. 
 
Signore e signori, ecco il nuovo che avanza, il governo del "Fare", l'Italia che cambia verso. 
 
 

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.169) 24 febbraio 2014 19:48

    @ugo di girolamo
    i piddini stanno sempre più assomigliando a berlusconi: quando gli sbatti in faccia la verità scattano le accuse di stalinismo

  • Di Ugo Di Girolamo (---.---.---.99) 24 febbraio 2014 18:25

    Questo è un esempio di giornalismo degno del miglior stalinismo. Per chi ha letto dei processi staliniani sa quale era uno degli strumenti usati per piegare la volontà del malcapitati: si estrapolava una frase da un contesto, una frase che magari voleva significare il contrario di quanto l’accusa invece sosteneva, e da quella frase si partiva per costruire passaggio dopo passaggio una mostruosa accusa che era l’esatto contrario di quanto invece era stato detto dall’imputato.

    Ha fatto bene l’autore di questo disgustoso articolo a scegliere la foto di Pol Pot come sua immagine di riferimento.

  • Di (---.---.---.194) 25 febbraio 2014 12:00

    ""E i pacs?", chiede preoccupato l’intervistatore. La Madia lo rassicura: “La libertà personale va rispettata sempre, per cui se due persone decidono di assumere pubblicamente diritti e doveri reciproci devono essere tutelate dalla legge."

    non mi sembra che si sia espressa contro le unioni civili!ma l’autore di questo articolo non vede al di là dei propri peli delle narici evidentemente! Anche io non condivido le idee di un personaggio come la Madia tendenzialmente, ma mi sembra che abbia espresso convinzioni personali del tutto legittime da parte di un cattolico praticante, anche perchè non ha annunciato campagne contro le unioni civili né contro l’aborto! ("Madia è per la libera scelta della donna"). Che articolo di letameeee!!!

Commenti all'articolo

  • Di Ugo Di Girolamo (---.---.---.99) 24 febbraio 2014 18:25

    Questo è un esempio di giornalismo degno del miglior stalinismo. Per chi ha letto dei processi staliniani sa quale era uno degli strumenti usati per piegare la volontà del malcapitati: si estrapolava una frase da un contesto, una frase che magari voleva significare il contrario di quanto l’accusa invece sosteneva, e da quella frase si partiva per costruire passaggio dopo passaggio una mostruosa accusa che era l’esatto contrario di quanto invece era stato detto dall’imputato.

    Ha fatto bene l’autore di questo disgustoso articolo a scegliere la foto di Pol Pot come sua immagine di riferimento.

  • Di (---.---.---.19) 25 febbraio 2014 01:15


    Non si può essere di sinistra ed essere contro l’aborto? Il nuovo che avanza è il presidente (di sinistra) dell’Ecuador che minaccia di dimettersi se il Parlamento approva la legge che legalizza l’aborto, e in generale l’America Latina, piena di personalità di sinistra antiabortiste.

  • Di (---.---.---.72) 25 febbraio 2014 08:08

    Un giornalista "tutto preoccupato" che le persone la pensino come lui, interprete autonominatosi del "nuovo che avanza" smiley

    Dormi tranquillo, frate’....
  • Di (---.---.---.194) 25 febbraio 2014 12:00

    ""E i pacs?", chiede preoccupato l’intervistatore. La Madia lo rassicura: “La libertà personale va rispettata sempre, per cui se due persone decidono di assumere pubblicamente diritti e doveri reciproci devono essere tutelate dalla legge."

    non mi sembra che si sia espressa contro le unioni civili!ma l’autore di questo articolo non vede al di là dei propri peli delle narici evidentemente! Anche io non condivido le idee di un personaggio come la Madia tendenzialmente, ma mi sembra che abbia espresso convinzioni personali del tutto legittime da parte di un cattolico praticante, anche perchè non ha annunciato campagne contro le unioni civili né contro l’aborto! ("Madia è per la libera scelta della donna"). Che articolo di letameeee!!!

  • Di (---.---.---.10) 25 febbraio 2014 15:18

    ITALIA CHE CAMBIA VERSO??’ CHE DICI??? FORSE CAMBIA VERSO X TORNARE IN DIETRO ;)

  • Di (---.---.---.58) 25 febbraio 2014 18:27

    Caspita, che rinnovamento... finiremo come l’Afganistan, in mano agli integralisti; questo sì che è progresso; complimenti, sempre meglio. Da un neposistema di escort e sudditi prostrati ad un’altro di stampo pseudo puritano medievale.

    Se non altro qualcosa di positivo si può intravedere, se si cade in questo baratro postilluminista e maschilista: che queste macchiette superaccozzate saranno interdette dalla possibilità di continuare a proferire certe idiozie e magari anche dal rivestire ruoli PUBBLICI!!!! Chi riveste queste cariche istituzionali, non si deve permettere di esprimere certe affermazioni, sopratutto se la sua carica non è interessata dalla trattazione di tali temi. Ma sanno che si può anche stare zitti????
    Mi sa che emigro...
  • Di (---.---.---.132) 25 febbraio 2014 23:18

    Mi sembra che la Madia esprima le sue opinioni ( per quanto non condivisibili )nel 2008 ; ma di opinioni si tratta, non di verità oggettive . Ha comunque senso parlarne ora ? Quando il suo ministero non ha a che fare assolutamente con questi temi ? Articolo tendenzioso . Il ministro della semplificazione é contro l’aborto ,in quanto cattolica- notare che comunque sottolinea che ogni donna debba avere diritto di scelta - ma questo influisce su quel che dovrà fare ?

  • Di paolo (---.---.---.191) 26 febbraio 2014 11:36

    Ma perché invece di criticare l’articolo che ,fino a prova contraria , riporta dati di fatto ,non date una occhiata al governo cosi’ come è stato confezionato .Esprime una leadership tutta democristiana ,quindi cattolica , quindi contro tutte le conquiste laiche civili .Poi ci metti la marchetta con Alfano e il quadro è completo .

    Comunque ,e questo è un dato di fatto , ormai il PD ha a che fare con gli ideali laici e di sinistra come la merda col cioccolato .E’ la riedizione post ventennale della DC (Democrazia Cristiana) .Oggi PD sta per Partito Democristiano . Dopo la prima spurgata dei sinistrorsi massimalisti (Bertinotti ,Turigliatto ,Ferrero , Rizzo ecc.. ), adesso anche i sinistrorsi moderati rimasti meditano di smammare .
    Insomma dopo vent’anni di masturbazioni e supercazzole berlusconiane siamo tornati alla casella di partenza .

    Se Ugo di Girolamo ha argomenti per confutare l’articolista nella descrizione della Madia ce li porti e lasci perdere la solita manfrina giaculatoria di stampo berlusconista sullo stalinismo .

    Infine una nota di colore ma non troppo : Marianna Madia , la super raccomandata è la fidanzata di Giorgio Napolitano figlio del Presidente ? In cinta ? Ma non è cattolica integralista praticante ? E ha fornicato prima del matrimonio ?
    Non ci si capisce più niente.

  • Di (---.---.---.184) 26 febbraio 2014 18:16

    Non voglio difendere la Madia (che voglio prima vedere alla prova dei fatti, come ministro, per poterla giudicare) ma solo la lingua italiana. Cito da questo stesso articolo:
    "Madia è per la libera scelta della donna" vuol dire che è A FAVORE, non contro la legge 194;
    "E i pacs?", chiede preoccupato l’intervistatore. La Mandia lo rassicura: “La libertà personale va rispettata sempre, per cui se due persone decidono di assumere pubblicamente diritti e doveri reciproci devono essere tutelate dalla legge." significa che è A FAVORE, non contro le unioni civili;
    e anche sull’eutanasia il suo pensiero mi sembra tutt’altro che fondamentalista. Mi pare che si voglia a tutti i costi fraintendere in modo grossolano affermazioni che hanno solo il difetto (in questi tempi di "semplificazione" è diventato un difetto) di essere un minimo articolate.

  • Di paolo (---.---.---.191) 26 febbraio 2014 19:06

    Si appunto l’italiano è italiano . Se quello che ci riferisce l’articolista è vero ,e non ho motivi per dubitarlo ,mi sembra che la Madia ciurli un po’ nel manico .
    Non si può dare un colpo al cerchio ed uno alla botte :

    Sono per la libertà della donna ma sono contro l’aborto (difatti non sottoscrive) .E allora in cosa consiste la libertà della donna ?Cucinare il pesce anziché la carne ? La scelta del vestito ?

    Sono per la difesa dei diritti civili ma sono contro i pacs .Non capisco che significa dire : se due soggetti decidono di assumere diritti e doveri comuni allora ..... ,cos’è un contratto d’impresa dal notaio ? I contratti sono già previsti dalla legge . E la parte affettiva non c’è ?C’è solo nel il matrimonio etrosessuale ? 

    E’ a favore dell’eutanasia però deve essere decisa da soggetti diversi dagli unici aventi realmente diritto (?) , in primis il sofferente .

    Per carità non siamo a livello del mullah Giovanardi ma gira e rigira la sostanza è quella . Ed è giusto che sia cosi’ : è democristiana .

  • Di (---.---.---.78) 26 febbraio 2014 20:54

    C’é chi la chiama democrazia. Ma quello che più colpisce e che ci sono tanti, troppi, che lavorano forsennatamente per racimolare niente, pagare tanto e godere beati delle combricole di palazzo. Ma quando vanno a votare a cosa pensano se poi li sorreggono in questo modo? Francamente chi ha parlato di casta era un moderatissimo.

    Ringrazio il presidente Napolitano che fornisce da tempo ampie dimostrazioni dei contenuti e della sostanza di cui é fatta questa sinistra che occupa le istituzioni con con scarso rispetto per la democrazia. Lo ringrazio anche perché ci sta facendo cogliere la vera essenza del "lupetto" toscano. Pudore, decenza, riservatezza ed opportunità sono termini che non appartengono più a costoro. 
    Gente sveglia !!!!
    Irto Montello 
  • Di (---.---.---.113) 26 febbraio 2014 22:27

    Dal mio punto di vista la famiglia monogamica non è affatto naturale ma convenzionale, diciamo così.
    Se tutti stanno accoppiati, non vedo perché gli omosessuali non possano legalmente stare in 2. Mica viene meno il matrimonio patriarcale tra uomo e donna (povere donne ben indottrinate a tal punto da sognare il triste giorno del matrimonio!)!
    Dio (e chi è???) ci dà la vita e ce la toglie (e per questo motivo lo ringraziano sempre? furbi!) per cui no all’aborto. E no al figliare? Se solo lui decide quando e se dare la vita, perché ci mettiamo noi di mezzo, asserendo tra l’altro che quei figli che non ci hanno mai chiesto di nascere, sono frutto dell’amore (quando in realtà son frutto sia di noia che di egoismo)?

  • Di (---.---.---.110) 27 febbraio 2014 15:46

    Prima di tutto un ministro o ministra non ha il diritto di dichiarare le proprie opinioni premettendo "io, come cattolica". Come "cattolica" vada a fare i suoi catechismi quando vuole nella chiesa o altrove, ma non nelle istituzioni della repubblica. Si tratta, per un governo, dell’ amministrazione della vita civile. Inoltre questi " cattolici" non hanno nessun problema quando si tratta di bombardare, uccidere, massacrare. Il problema ce l’ hanno quando entra in tema la sessualita’ della donna. Dio per loro non e’ solo padrone della vita ma soprattutto degli organi sessuali della donna. Gira e rigira la loro morale (in relta’ tutte le religioni) si ritrova sempre li’ nell controllo dell’ inguine. In California una nuova legge permette la registrazione di piu’ persone come membri di una famiglia, indifferentemente dal genere di ciascuno. E per l’ allevamernto e l’ educazione di eventuali figli tutti i membri ne sono parimenti responsabili. Certo, e’ la California...


  • Di (---.---.---.237) 27 febbraio 2014 18:05

    mettiti nei panni di una sessantottina, direbbe: io, come donna veramente libera ed intelligente, perché credo nella dottrina marxista, che è la vera democrazia.... è da questo travisamento del dialogo sociale che sono saltati fuori da un po’ di tempo a questa parte tutti ’sti governucoli. sveglioni transval!

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    • Di paolo (---.---.---.191) 2 marzo 2014 07:45

      Senti "abelinato " come dicono a Genova . Emma Bonino , che vale una decina di volte più del predecessore Terzi , è stata fatta fuori da Matteo a favore della Mogherini (?) .E chi è ?
      Sai perché trogolo ? non lo sai ? allora te lo dico io : Perché è laica e anticlericale .

      Quindi non poteva stare in questa formazione di crociati .Questo è stato il criterio adottato dall’ex boy scout gesuita e margheritino .
      Svegliati tu ! .

  • Di (---.---.---.99) 2 marzo 2014 20:02

    Rataplan >

    Nei comizi Renzi si è più volte vantato di poter governare il paese con una squadra “snella”. Si è spinto fino a ipotizzare solo 10 Ministri (primarie 2012).
    Ora, nominato Premier, ha formato un governo di 62 componenti. Giusto 1 in meno (dicesi 1) del massimo consentito dalla Legge (Finanziaria 2008).

    Non basta.
    Il suo braccio destro G. Delrio ha fatto intendere che sono stati insediati meno di 47 sottosegretari (e non 10 viceministri) per marcare la “diversità” con il precedente governo.
    Una sortita, a dir poco, opinabile dato che, con l’aggiunta dei Ministri, detto esecutivo Letta avrebbe ampiamente superato il tetto fissato dalla Legge.
    In realtà il governo “dimissionato” annoverava meno di 60 componenti. Volendo, c’era del margine per qualche ulteriore nomina.

    In sintesi.
    I numeri sono numeri. Se anche in politica contano le parole, alla fine valgono di più i fatti. Salvo per quei soggetti che risultano affetti da Pescitudine

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