• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Ma chi l’ha detto che "privato" è meglio che "pubblico"?

Ma chi l’ha detto che "privato" è meglio che "pubblico"?

Ormai nessuno scrive più una lettera né tanto meno una cartolina. Ci sono fax, e-mail e sms! E quando dalla cassetta della posta del condomino vedi sbucare fuori qualcosa, o sono tasse e bollette da pagare, oppure pubblicità! Ma non auguratevi mai di trovare “la cartolina” color “giallo-paglierino” dell’avviso giacenza di una Raccomandata per mancata consegna: è in questo preciso istante che inizia il vostro calvario!

Giorni fa, mi è capitato di trovare la famigerata “cartolina-gialla” nella cassetta della posta. Una mancata consegna di una raccomandata intestata, nientepopòdimenoche... a mia madre deceduta, poverina, più di otto anni fa! Con “la cartolina” ed il certificato di morte di mamma sono andata all’Ufficio Postale dell’Eur. Dopo aver preso dalla macchinetta “sputa tagliandi” il n°350 ho atteso tre quarti d’ora prima che sul display scattasse il mio turno! A parte il disguido di numerazione per cui al mio numero non corrispondeva lo sportello assegnato dal display - mi hanno “spedita” ad un altro sportello - i miei guai sono iniziati quando ho esibito “la cartolina”, il certificato di morte di mia madre unitamente al mio documento d’identità!



L’impiegata dapprima mi ha chiesto il documento di riconoscimento di mia madre, che ovviamente essendo defunta non potevo certo esibire, e poi, non soddisfatta della documentazione che avevo presentato per ritirare “una semplice raccomandata”, farfugliando è sparita non si sa dove, forse a consultarsi con i colleghi o a prender lumi dal direttore dell’ufficio. Si è ripresentata dopo dieci minuti con il seguente verdetto: “Signora, per ritirare la raccomandata occorre l’atto notorio di successione, la delega di tutti gli eredi e la fotocopia del loro documento di identità”! Morale della favola dopo poco più di un’ora e mezza mi sono ritrovata a mani vuote! Oltretutto, avendo quattro fratelli di cui uno residente negli Stati Uniti, una sorella a Milano, una per fortuna a Roma e l’altro ricoverato in ospedale, forse quella raccomandata la ritirerò, se la ritirerò, il prossimo anno! Quello che mi chiedo - a parte il grottesco della situazione, a parte le sterili “brunettate” del ministro della P.A., a parte l’era tecnologica che farebbe pensare a tutt’altre situazioni - è questo: ma se al postino avesse aperto “qualcuno” la porta di casa sarebbe accaduto tutto ciò?

E allora, perché tutte queste lungaggini, tutte queste scartoffie, tutta questa inutile e pletorica burocrazia all’Ufficio Postale? Eppure mi dicono che le Poste Italiane sono state “privatizzate” da un bel po’ di tempo!

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.166) 29 luglio 2009 11:44

    Il problema non è solo la burocrazia, ma purtroppo è che la gente non ha un minimo di buon senso e non vuole un minimo di responsabilita’ cosi preferisce seguire rigidamente il protocollo e lasciare le rogne ai clienti. Non abbiamo bisogno di robot dato che spesso questa gente ragiona come macchine senza un minimo di autonomia.
    Ma se dovevan fare un favore ad un amico o a coprire qualcosa per il capo sicuramente qualcosa si inventavano!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares