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Libia: oltre 1100 morti civili per i raid della Nato

Mercoledì 13 luglio, a Tripoli, il procuratore generale Mohamed Zekri Mahjubi ha dichiarato che gli attacchi aerei della Nato a sostegno delle forze ribelli a partire dalla fine di marzo hanno provocato la morte di oltre 1.108 civili e il ferimento di altri 4.537.

Il magistrato ha inoltre annunciato ai giornalisti stranieri l'intenzione di perseguire il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen per "crimini di guerra". Come rappresentante dell'Alleanza Atlantica, Rasmussen è considerato responsabile per le azioni dell'organizzazione, che secondo Tripoli, a partire da marzo, ha attaccato un popolo inerme, seminando morte e distruzione nel bombardamento di Tripoli e di altre località.

Ora, il diritto internazionale ci insegna che incriminare un soggetto fisicamente assente da uno Stato e per reati non espressamente previsti dal proprio codice penale si chiama imperialismo giuridico, ossia la potestà (autoconferita) di un sistema giudiziario di processare chiunque, ovunque e comunque. Il quale è una tipica espressione dei sistemi dittatoriali.

Non solo. Scorrendo l'elenco di accuse redatto da Manhjubi troviamo di tutto: oltre al ripetuto tentativo di assassinare Gheddafi, Rasmussen sarebbe responsabile di "deliberata aggressione contro civili innocenti", "assassinio dei bambini", e per aver cercato di “rovesciare il regime libico" e di "prendere in consegna le ricchezze del Paese".

...Più o meno le cose che qualunque tribunale al mondo potrebbe rimproverare allo stesso Gheddafi. Il quale ha sempre un posto in prima fila al Tribunale dell'Aja ad aspettarlo.

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