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 Home page > Attualità > Mondo > Libia - Vai avanti te, figlio mio!

Libia - Vai avanti te, figlio mio!

Il Rais libico non mostra di avere la dignità che è riuscito a mostrare fino all’epilogo Mubarack. Nel discorso alla nazione non appare ma si presenta il figlio Saif, fuori dalla scena dal 2009.

Nel momento acuto della crisi, mentre si rincorrono le voci della sua fuga verso l'amico Chavez e le conseguenti smentite ufficiali, lo sporco incarico del discorso alla nazione lo delega al figlio Saif.

Scelta curiosa visto che veniva considerato "in disgrazia" agli occhi del padre per le richieste di apertura democratica, le battaglie per il riconoscimento dei diritti umani in Libia e le richieste di trasparenza negli atti del governo libico inclusi chiarimenti sulla strage nel carcere di massima sicurezza Abu Salim nel 1999, scelte che portarono alla chiusura della sua TV "Al Libiya" nel 2009. D'altra parte, nonostante gli otto figli, papà Gheddafi non aveva troppa scelta. Non poteva certo farsi rappresentare dal psichicamente instabile Hannibal o dal compromesso Mutassim già consigliere per la sicurezza nazionale.

Sorprendono i toni di Saif che unisce solide considerazioni sulla struttura nazionale della Libia, composta essenzialmente da clan tribali riuniti fra loro dagli interessi petroliferi, a sorprendenti dichiarazioni su presunti complotti esterni contro la sua nazione che avrebbero sobillato "pochi giovinastri drogati" ai disordini. Saif non si è fatto nemmeno mancare un richiamo storico ma attualmente fuori luogo, esprimendo la volontà di "non lasciare la sua terra nelle mani degli intrallazzatori e degli italiani" (Fonte BBC News cfr. http://www.youtube.com/watch?v=qQ7mUrfrwjE)



A questo punto possiamo immaginare che Mu'ammar abbia deciso di tirare fuori dalla naftalina il figlio dalla faccia presentabile e dai trascorsi di paladino della democrazia per cercare, sfruttando anche le paure del suo popolo, di ricucire con una mossa a sorpresa lo strappo che ormai (visto il numero di vittime ormai pressochè accertato della violenta repressione) è diventato altrimenti insanabile preparando una successione "morbida" del potere.

Altra ipotesi possibile, per quanto al momento a qualcuno potrebbe sembrare "fantapolitica", è che il Rais sia effettivamente fuggito o peggio sia stato "tolto di mezzo" aprendo una sanguinosa lotta per la successione fra i figli.

Intanto dalla nostra sponda del Mediterraneo stiamo a guardare, non ci sbilanciamo e ci anestetizziamo allegramente, felici di un bellissimo Sanremo dai grandi ascolti, sbirciando nelle mutande di Berlusconi e producendo energia eolica con le chiacchiere dell'opposizione "Teddy Bear", tutte cose più che sufficienti ai nostri fabbisogni reali.

I commenti più votati

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.72) 21 febbraio 2011 11:20
    Claudio Cilli

    E’ proprio bello vivere in un Paese libero e democratico, dove l’informazione è imparziale ed obiettiva, senza condizionamenti politici.


    Mentre Repubblica e questo sito riportano le preoccupanti notizie che giungono dai paesi africani, il giornale radio Rai questa mattina diceva che in Libia la situazione è complessa ma sotto controllo, e che chi è scappato lo ha fatto per sua scelta, ma non certo perché costretto dalle circostanze o dalla paura. Oggi a Tripoli c’è una bella giornata di sole! Praticamente, a detta del nostro Ministero della Propaganda, si tratta di scaramucce inoffensive, ma tutto si risolverà per il meglio.

    Mi ricorda ciò che mio nonno mi raccontava: mentre la radio fascista inneggiava alle vittorie dei nostri impegnati al fronte e alla prosperità economica della nazione, le uniche notizie vere ci venivano dalle radio estere captate clandestinamente.

    Corsi e ricorsi storici... sempre attuale G.B.Vico, non c’è che dire!

Commenti all'articolo

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.72) 21 febbraio 2011 11:20
    Claudio Cilli

    E’ proprio bello vivere in un Paese libero e democratico, dove l’informazione è imparziale ed obiettiva, senza condizionamenti politici.


    Mentre Repubblica e questo sito riportano le preoccupanti notizie che giungono dai paesi africani, il giornale radio Rai questa mattina diceva che in Libia la situazione è complessa ma sotto controllo, e che chi è scappato lo ha fatto per sua scelta, ma non certo perché costretto dalle circostanze o dalla paura. Oggi a Tripoli c’è una bella giornata di sole! Praticamente, a detta del nostro Ministero della Propaganda, si tratta di scaramucce inoffensive, ma tutto si risolverà per il meglio.

    Mi ricorda ciò che mio nonno mi raccontava: mentre la radio fascista inneggiava alle vittorie dei nostri impegnati al fronte e alla prosperità economica della nazione, le uniche notizie vere ci venivano dalle radio estere captate clandestinamente.

    Corsi e ricorsi storici... sempre attuale G.B.Vico, non c’è che dire!

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