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Napoli Milionaria: Eduardo approverebbe

Quasi incidentalmente mi sono trovato "irretito" (la scelta del termine non è casuale) nelle maglie della Rete ammiraglia della Rai; quella Rai Uno capace di proporci i più velenosi rospi della melmosa palude dell'Informazione come se fossero i più fascinosi principi. Ma stavolta il putrido acquitrino è stato capace di proporre qualcosa di veramente sorprendente.

Mi riferisco alla "Napoli Milionaria" tracciata dall'ispirata mano di Eduardo De Fiippo nel 1945 e tuttora attuale nel tratteggio dei personaggi e delle situazioni. Le rivisitazioni dei classici raramente riescono a soddisfare, in parte per la grandezza degli originali, in parte per le troppe concessioni al gusto dell'epoca delle nuove versioni e per qualche verso anche per la responsabilità individuale degli spettatori che portano elementi affettivi che tendono a creare resistenza nei confronti di nuove letture.

Ma stavolta il miracolo è avvenuto! Se ci sia la mano del buon San Gennaro dire non saprei ma certo grande parte del merito dobbiamo darlo al "maturo scugnizzo" Massimo Ranieri che ha portato un'interpretazione della commedia che avrebbe sicuramente trovato l'approvazione burbera del grande Eduardo.

Del talento sulle scene di Ranieri, al di là delle capacità canore, ne eravamo consapevoli fin dai tempi del Metello diretto da Bolognini ma qui riesce in un'operazione impossibile, quella di non farci rimpiangere De Filippo nei panni di Gennaro Iovine.

Massimo si attiene strettamente all'impostazione eduardiana pur riuscendo, sotto l'attenta regia di Franza di Rosa, a dare un'impercettibile seppure decisiva nota di attualità alla rappresentazione. Altrettanto nelle righe dell'interpretazione più stilisticamente corretta gli altri interpreti, dove spicca Enzo Decaro nel ruolo di Enrico Settebellezze. Chi ama il Teatro non potrà non cercare questa perla su Rai Replay.

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