• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > Liberazione forse ritorna? Sosteniamola

Liberazione forse ritorna? Sosteniamola

Non posso dimenticare quando il compagno Mangano venne in sezione a dirci: "Ora che Liberazione chiude, dobbiamo mobilitarci per risollevarla". Lui ha sempre chiamato "la sezione" la nostra sede territoriale, ultra 80enne come era, e non conosceva mica Liberazione.it. Sistematicamente cercava l'edicola con il quotidiano Liberazione e quando scomparve dalle edicole: "Per ora leggerò solo Il Fatto". Un giorno insistette fortemente che dovessimo fare una sottoscrizione per il giornale, ma noi sapevamo che era oramai tardi: nonostante tutto provammo ad accontentarlo ugualmente, poco convinti. Gli sforzi della raccolta fondi, lanciata dal direttore Dino Greco tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012, non sono stati sufficienti a risanare i bilanci, ma solamente a prolungare la lunga agonia del giornale con articoli online ed edizioni in pdf.

È il 20 gennaio del 2012 quando la direzione annuncia "Da oggi e fino alla data dell'incontro (che mi auguro prossimo) presso la Regione, convocato per esaminare la richiesta di cassa integrazione avanzata dalla Mrc al fine di evitare il tracollo finanziario e il fallimento sicuro di Liberazione e dello stesso partito che la edita, tutte le pubblicazioni del giornale sono sospese. Anche nella versione on line, come recita il comunicato della società. Questo epilogo - sicuramente transitorio, ma certo non meno doloroso - è stato l'esito che la direzione ha cercato in ogni modo e finchè è stato possibile di evitare, tessendo e ritessendo la trama di un equilibrio editoriale fra le più che giustificate preoccupazioni dei lavoratori per il proprio futuro e le condizioni oggettive di una situazione economica dell'azienda che non può in alcun modo sopportare il taglio del 70% delle già scarsissime risorse destinatele dal fondo per l'editoria".

Sono seguiti periodi di occupazione, presidi e infine il silenzio e una cassa integrazione a zero ore dal 19 marzo 2012.

Edizione del 12 Maggio straordinaria di Liberazione on line
Edizione del 12 Maggio straordinaria di Liberazione on line

Di pochi giorni fa il ritorno sul web l'annuncio di riorganizzare Liberazione con edizioni in pdf online dal lunedì al venerdì. A firmare il comunicato il segretario PRC Paolo Ferrero e il direttore Dino Greco: garanti della ripresa del servizio. Gli abbonamenti presto saranno di nuovo disponibili, ma ciò basterà a ridare dignità alla professionalità e ai posti di lavoro in questione?

Temiamo di no, da come si apprende dal profilo facebook di Liberazione (Liberazione Puntoit) il quale è scettico sulla vicenda, conoscendo evidentemente le enormi difficoltà economiche dell'editore M.R.C. S.p.a..

Pare che l'editore abbia presentato un progetto per la realizzazione di un prodotto on line dal costo di 586 mila euro nel 2013. Con l'obiettivo di incassare il contributo per l'editoria a fine 2014. Da Liberazione Puntoit (profilo facebook) si interrogano su come faranno ad arrivare al 2014; bisogna arrivarci economicamente. La fonte di finanziamento pare possa essere l'impegno dell'azionista unico: Il Partito della Rifondazione Comunista, che li tirerà fuori di tasca propria.

Giustamente un redattore ordinario di Liberazione, Roberto Farneti, si interroga dal profilo fb Liberazione Puntoit: 

"Se fossi un iscritto a Rifondazione comunista, qualche domanda me la porrei. Eh già, perché al direttivo del Prc fu spiegato ai militanti che bisognava rinunciare al giornale perché costava troppo. In realtà, la proposta che a suo tempo il sindacato fece alla Mrc per evitare la chiusura di Liberazione e la conseguente messa in cassa integrazione di tutti i lavoratori, aveva un costo stimato a carico dell'azienda di 60/70 mila euro al mese. A questo punto è sufficiente fare due calcoli: 65mila euro al mese moltiplicato per 9 mesi e un terzo (dal 19 marzo 2012 al 31 dicembre 2012) fa 604mila euro. La stessa cifra che ora il Prc promette di investire per fare Liberazione on line. Se però questi soldi li avessero tirati fuori nel marzo scorso, non solo il Prc avrebbe continuato ad avere il proprio principale strumento di informazione e propaganda, ma la Mrc si sarebbe pure messa in tasca il finanziamento pubblico del 2012, recuperando i soldi spesi e evitando di gettare sul lastrico 30 famiglie. E non mi si venga a dire che prima questi soldi non ce li aveva e ora ce li ha, perché la situazione patrimoniale dell'editore non è cambiata di una virgola, non è che nel frattempo hanno vinto all'enalotto." 

Chissà se le colpe del segretario Prc Paolo Ferrero e del direttore Greco siano veramente queste? Dove starà la verità dei fatti?

Il compagno Mangano che esibisce una tessera del PC degli anni 50.
Il compagno Mangano che esibisce una tessera del PC degli anni 50.

Pare intanto che l'investimento sarà fatto con i proventi della vendita dei patrimoni immobiliari.

L'ultimo breve messaggio diffuso dal profilo facebook recita "Dunque, ll 7 riapre Liberazione on line, ma finora non c'è accordo sindacale (vogliono far lavorare DUE giornalisti a rotazione). Bisogna capirli, hanno bisogno di strumenti di propaganda per tirare la volata a quello piscopatico di Ingroia." (cosa vorrà dire piscopatico?)

Centreranno forse alcune affermazioni dell’ex pm di Palermo Ingroia che, in occasione della sentenza sulla Diaz dello scorso luglio, avrebbe definito "normale" la solidarietà dimostrata dall’ex capo della polizia e responsabile dei fatti di Genova Gianni De Gennaro agli agenti condannati in cassazione per le violenze del G8 genovese del 2001. Dichiarazioni discusse dal pm catanese Goffredo D'Antona di Avvocati Liberi che non ha ben accolto la candidatura dell'ex pm con le aree e i movimenti di sinistra in appoggio ad Ingroia.

Chissà il compagno Mangano come si rivolterà nella tomba a sentire di questa sconfortante questione, dove si perde la cognizione e la dignità del lavoro e dell'amore per l'ideale. Lui almeno non ha avuto il dispiacere di assistere alla fine dell'ultimo giornale comunista a tiratura nazionale. Noi forse avremo il piacere di lottare per i nostri amici e compagni della redazione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares