Lettera all’Italia da un Farabutto

Cara Italia,

mi chiamo Farabutto. Sono sciocco, vanesio, e senza il senso del reale. Non ho lavorato mai, e quando l’ho fatto, l’ho fatto di malavoglia e approssimativamente. Ho sempre sfruttato gli altri, ho approfittato della buona fede e della laboriosità. Sono buonista e imbecille, vuoto e presuntuoso, non ho alcun valore anche se fingo di essere pensoso e colto.

Giusta la domanda che ti fai, cara Italia! "Come hanno fatto (gli Italiani) a portarmi fino a questo punto?": siamo stati molto bravi, vero? Mentre gli Italiani (gli altri!) lavorano, risparmiano, cercano di andare avanti nonostante tutto, noi, un manipolo di corrotti, ladri e farabutti, ti abbiamo divorato.

Siamo stati bravi, non c’è che dire! Li abbiamo distratti con Belen, con Donnarumma, con i “rottamatori”, abbiamo distrutto la Scuola, la Giustizia, l'Onestà, la Serietà, l'Etica, e abbiamo fatto un patto con il diavolo perché facesse vivere molto a lungo questi “vecchi millantatori”, come li chiami tu… Longevi e protervi, ancora esternano e non si ritirano mai!

Ci stiamo riuscendo, a impadronirci di te e a rendere schiavi gli Italiani! Basta poco, ancora, e ce l’avremo fatta senza neanche troppi sforzi.
Ma oggi… scrivi una lettera agli Italiani! E su FB qualcuno la condivide! Ma chi sono? Cosa vogliono? E adesso la nostra risposta appare pure qua, perché questa Lucia Talarico non ha di meglio da fare che darle risonanza! Ma chi è? Cosa vuole?

Vuoi vedere che questo sarà il sassolino dentro l’ingranaggio e da qui nascerà la valanga?
Accidenti, Italia! Questo non lo avevamo preventivato!
Firmato: I farabutti

Lucia Talarico