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Le disavventure oltreoceano del catalizzatore di energia e-cat

Il parco delle bufale - Nel gennaio 2011, l'ing. Rossi faceva una prima dimostrazione per la stampa del catalizzatore di energia, detto e-cat, le cui reazioni nucleari a bassa energia, o fusione fredda, producevano in uscita da 200 a 6 volte l'energia in ingresso. 

Finalmente - informavano FocusGreenstyle22 passi e circa 80 siti per il mondo - era risolto il problema delle risorse energetiche e garantito uno sviluppo sostenibile per tutti.

Riassumiamo gli ultimi sviluppi. Il 14 luglio 2011, in un'intervista con Sterling Allan - titolare di un'agenzia di notizie su energie alternative e promotore dell'e-cat negli Stati Uniti - l'inventore dichiarava di avere una fabbrica per produrre l'e-cat in una località segreta della Florida. Il 14 gennaio scorso confermava che l'e-cat sarebbe stato prodotto in Florida e che la sua azienda americana, la Leonardo Corporation, di aver già inviato alcuni prototipi per uso domestico agli Underwriter's Laboratories (UL) con i quali stava già lavorando per ottenere la certificazione necessaria all'avvio della produzione "di un milione di esemplari all'anno". 

20111110Allan-ObamaGoesToMars

In febbraio Gary Wright, un cittadino del Nevada affetto da molte ansie, inviava una documentazione sulle suddette attività alle autorità preposte a tutelare la salute dei residenti dalle radiazioni conseguenti a reazioni nucleari. Il signor Wright non era riuscito a trovare la fabbrica né informazioni sulle sue misure di sicurezza. Sospettava pertanto l'ing. Rossi di aver commesso una serie di reati ("felonies") e chiedeva allo State of Florida Bureau of Radiation Control di avviare un’inchiesta. Studiata la documentazione, il responsabile del Bureau chiedeva a un ispettore della Nuclear Regulatory Commission di andare dall'ing. Rossi, nella sede dell’azienda a Miami. Resoconto dell'ispettore:

Ho parlato con il Dr. Rossi della costruzione e operazione del suo congegno E-cat. Ha affermato che gli ingredienti attivi sono il nichel e una tavoletta contenente un composto che rilascia idrogeno durante il processo. L'energia termica in uscita è sei volte l'energia elettrica in ingresso. Egli riconosce che durante il processo non avvengono reazioni nucleari e che nel congegno si producono soltanto fotoni a bassa energia tra i 50 e i 100 keV. Non sono rilevate radiazioni superiori a quelle ambientali quando il congegno è in funzione. Siccome il congegno non è un reattore nucleare, non rientra nella giurisdizione della Nuclear Regulatory Commission. Siccome materiali radioattivi non sono usati per la sua costruzione né sono generate scorie nucleari, il congegno non rientra nella giurisdizione del Bureau. Attualmente, tutta la produzione, distribuzione e uso di detti congegni avvengono oltremare. Il Dr. Rossi ha organizzato un incontro con gli Underwriter Laboratories (UL) per ottenere l'approvazione a produrli negli Stati Uniti. Ho ringraziato il Dr. Rossi per il tempo che mi ha concesso.

Il 9 marzo, l'ispettore chiude l'inchiesta:

Rapporto finale su caso radiologico
Un'asserzione riguardante la Nuclear Regulatory Commission ci è stata trasmessa per un'inchiesta. Viene asserito che il proprietario sta costruendo un reattore a fusione fredda senza componenti radioattivi che una volta in funzione emette raggi gamma a 511 keV, potenza ignota. L'ispettore ha parlato con il proprietario e appurato che tutta la produzione, distribuzione ed uso di tali congegni avviene oltremare, quindi non è richiesto alcun intervento. Il proprietario cercherà di ottenere l'approvazione degli Underwriter Laboratories (UL) per la produzione negli Stati Uniti quando verrà il momento. Nessun'altra azione verrà intrapresa in merito a questo caso.

I documenti dell'inchiesta sono pubblici, come previsto dalla Sunshine Law della Florida.

Il 10 marzo, Sterling Allan pubblica un articolo sulle "palesi bugie" dell'ing. Rossi che inserisce nelle "avvertenze per i compratori". Lo stesso giorno, l'ing. Rossi pubblica la "rassegna di marzo" in cui conferma la collaborazione in corso con gli UL e l'indomani conferma anche la visita dell'ispettore e l'esistenza della fabbrica in un luogo segreto della Florida. Con il presente aggiornamento, la custode spera di aver fatto cosa gradita ai lettori che hanno prenotato l'e-cat per uso domestico. (1) Cronologia degli eventi

 (di Sylvie Coyaud)

* Crediti immagine: dalla rivista di Sterling Allan, novembre 2011.

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.196) 15 marzo 2012 12:37

    Beh, io ero rimasto al punto in cui Rossi stava cercando di allestire una linea di produzione robotizzata, negli USA. Che poi avesse già individuato il luogo è possibile, ma al momento la produzione dei ’proptotipi’ è verosimilmente avvenuta in Emilia Romagna (vedi il rettore da 0,5 MW), quindi oltremare. Non vedo palesi contraddizioni con quanto asserisce Rossi. Non credo abbiamo avviato la produzione, penso siano in fase di ingegnerizzazione e forse anche in difficoltà economiche, che ovviamente uno cerca di dissimulare per ovvii motivi. Il gonfiarsi un po’ il petto è probabilmente una palese pretattica, prevedibilissima, sia per scoraggiare concorrenti, che per attrarre potenziali investitori. Io non ho preordinato l’e-cat, ma mi risulta che la prenotazione sia gratuita e non impegnativa, praticamente più un’indagine di mercato, un sondaggio, che non un’operazione economica. Mi sorprende motlo di più che si cerchi di indagare poco o niente e si lasci completamente solo un personaggio, sia pure discusso e discutibile, ma che sta portando avanti una ’potenziale rivoluzione’. Mi sembra che quasi tutte le energie potenti siano spese o ad azzerarne l’accesso ai media più influenti, o far trapelare insinuazioni e notizie atte fargli terra bruciata intorno. Forse se lo merita, ma mi sembra tanto un attacco ’a prescindere’ dalla realtà dei fatti. Non che non ci fosse da aspettarselo. Io mi auguro che Rossi, Defkalion, i piezonuclearisti, o chiunque sia, vengano finalmente messi in condizioni di lavorare con un minimo di risorse e di collaborazione. Ne va del futuro di questo mondo e al momento non ne abbimo altri, mi pare ! Un saluto a tutti :)

  • Di (---.---.---.196) 15 marzo 2012 15:36

    Capisco i dubbi, ma in realtà di innovatori con problemi economici ce ne sono stati più d’uno. Meucci fu oscurato da Bell, perchè non aveva i mezzi per difendere i suoi diritti sul telefono. Marconi riuscì e comunque non in Italia, grazie ai buoni uffici della sua famiglia con eminenti personalità inglesi e anche grazie al sostegno economico della famiglia stessa. L’invenzione del millennio è tale solo se vista dal punto di osservazione della gente ’comune’. Per la grande finanza e per gli ordinamenti geopolitici, un qualcosa in grado di sovvertire completamente gli equilibri energetici mondiali, altri non è che la ’disgrazia del millennio’ ed era facile prevedere una levata di scudi. Magari sarà anche una bufala, ma nè Rossi, nè Defkalion, per adesso, hanno tentato farsi finanziare con sodli pubblici e, come sottolineavo nel mio primo commento, neppure con quelli dei preordini. Anzi mi sembrano piuttosto decisi a lavorare il più coperti possibile, mantenendo vivo l’interesse, ma decisi a non scoprire le proprie carte per non favorire eventuali concorrenti. Il sospetto che ho, è che la tecnolgia sia relativamente banale, quasi non brevettabile, se non per taluni aspetti marginali e abbastanza agevolmente aggirabili e pertanto la mossa quasi obbligata è di irrompere sul mercato con una forza d’impatto tale da rendere difficile l’organizzarsi di una reale concorrenza. In pratica, credo che sia Rossi, sia Defkalion, stiano cercando, con le proprie forze e con lo stesso buon diritto con cui la formula della Coca Cola viene mantenuta segreta (eppure nessuno dubita che la Coca Cola esista ;) ) di arrivare ad acquisire in tempi rapidi, grosse fette del mercato dell’energia. Si mormora che un certo Mattei abbia fatto una brutta fine per uno sgarbo simile (avete presente?). Io penso che di rogne ne avranno a non finire e se ne avranno non moltissime, sarà grazie alla sottovalutazione del pericolo che la tecnologia delle LERN potrebbe rappresentare.
    Poi mi chiedo perchè uno scienziato come Focardi, dovrebbe giocare la sua reputazione per sostenere una ’bufala’. Mica siamo in ’Amici miei’, o nella storia delle false teste di Modigliani. A chi giova questa cosa? Non sono stai dati finanziamenti pubblici e dal punto di vista accademico rende molto di più fare inutile e costosissima ricerca su soluzioni inapplicabili, che non giocarsi la reputazione su temi così scottanti. Può darsi che la tecnologia abbia ancora dei problemi, o al limite che non funzioni affatto, oppure che le modalità con cui si sta cercando di sfruttarla siano confuse o inadeguate, ma al momento sembra che i due principali protagonisti ci credano fermamente. Avranno bevuto? Può darsi ;)

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.196) 15 marzo 2012 12:37

    Beh, io ero rimasto al punto in cui Rossi stava cercando di allestire una linea di produzione robotizzata, negli USA. Che poi avesse già individuato il luogo è possibile, ma al momento la produzione dei ’proptotipi’ è verosimilmente avvenuta in Emilia Romagna (vedi il rettore da 0,5 MW), quindi oltremare. Non vedo palesi contraddizioni con quanto asserisce Rossi. Non credo abbiamo avviato la produzione, penso siano in fase di ingegnerizzazione e forse anche in difficoltà economiche, che ovviamente uno cerca di dissimulare per ovvii motivi. Il gonfiarsi un po’ il petto è probabilmente una palese pretattica, prevedibilissima, sia per scoraggiare concorrenti, che per attrarre potenziali investitori. Io non ho preordinato l’e-cat, ma mi risulta che la prenotazione sia gratuita e non impegnativa, praticamente più un’indagine di mercato, un sondaggio, che non un’operazione economica. Mi sorprende motlo di più che si cerchi di indagare poco o niente e si lasci completamente solo un personaggio, sia pure discusso e discutibile, ma che sta portando avanti una ’potenziale rivoluzione’. Mi sembra che quasi tutte le energie potenti siano spese o ad azzerarne l’accesso ai media più influenti, o far trapelare insinuazioni e notizie atte fargli terra bruciata intorno. Forse se lo merita, ma mi sembra tanto un attacco ’a prescindere’ dalla realtà dei fatti. Non che non ci fosse da aspettarselo. Io mi auguro che Rossi, Defkalion, i piezonuclearisti, o chiunque sia, vengano finalmente messi in condizioni di lavorare con un minimo di risorse e di collaborazione. Ne va del futuro di questo mondo e al momento non ne abbimo altri, mi pare ! Un saluto a tutti :)

  • Di (---.---.---.22) 15 marzo 2012 13:25

    Problemi economici????? Ma se avesse fatto l’ invenzione del millenio che problemi economici dovrebbe avere. Ci sarebbero aziende che lo ricoprirebbero d’ oro. Siamo seri per favore. Quello non ha niente in mano e dati i suoi precedenti sarebbe d’ obbligo provare la sua serietà. Avrei dubbi con un incensurato figuriamoci con uno con precedenti come i suoi

    • Di (---.---.---.196) 15 marzo 2012 15:36

      Capisco i dubbi, ma in realtà di innovatori con problemi economici ce ne sono stati più d’uno. Meucci fu oscurato da Bell, perchè non aveva i mezzi per difendere i suoi diritti sul telefono. Marconi riuscì e comunque non in Italia, grazie ai buoni uffici della sua famiglia con eminenti personalità inglesi e anche grazie al sostegno economico della famiglia stessa. L’invenzione del millennio è tale solo se vista dal punto di osservazione della gente ’comune’. Per la grande finanza e per gli ordinamenti geopolitici, un qualcosa in grado di sovvertire completamente gli equilibri energetici mondiali, altri non è che la ’disgrazia del millennio’ ed era facile prevedere una levata di scudi. Magari sarà anche una bufala, ma nè Rossi, nè Defkalion, per adesso, hanno tentato farsi finanziare con sodli pubblici e, come sottolineavo nel mio primo commento, neppure con quelli dei preordini. Anzi mi sembrano piuttosto decisi a lavorare il più coperti possibile, mantenendo vivo l’interesse, ma decisi a non scoprire le proprie carte per non favorire eventuali concorrenti. Il sospetto che ho, è che la tecnolgia sia relativamente banale, quasi non brevettabile, se non per taluni aspetti marginali e abbastanza agevolmente aggirabili e pertanto la mossa quasi obbligata è di irrompere sul mercato con una forza d’impatto tale da rendere difficile l’organizzarsi di una reale concorrenza. In pratica, credo che sia Rossi, sia Defkalion, stiano cercando, con le proprie forze e con lo stesso buon diritto con cui la formula della Coca Cola viene mantenuta segreta (eppure nessuno dubita che la Coca Cola esista ;) ) di arrivare ad acquisire in tempi rapidi, grosse fette del mercato dell’energia. Si mormora che un certo Mattei abbia fatto una brutta fine per uno sgarbo simile (avete presente?). Io penso che di rogne ne avranno a non finire e se ne avranno non moltissime, sarà grazie alla sottovalutazione del pericolo che la tecnologia delle LERN potrebbe rappresentare.
      Poi mi chiedo perchè uno scienziato come Focardi, dovrebbe giocare la sua reputazione per sostenere una ’bufala’. Mica siamo in ’Amici miei’, o nella storia delle false teste di Modigliani. A chi giova questa cosa? Non sono stai dati finanziamenti pubblici e dal punto di vista accademico rende molto di più fare inutile e costosissima ricerca su soluzioni inapplicabili, che non giocarsi la reputazione su temi così scottanti. Può darsi che la tecnologia abbia ancora dei problemi, o al limite che non funzioni affatto, oppure che le modalità con cui si sta cercando di sfruttarla siano confuse o inadeguate, ma al momento sembra che i due principali protagonisti ci credano fermamente. Avranno bevuto? Può darsi ;)

  • Di (---.---.---.103) 15 marzo 2012 17:25

    Dalle scarse informazioni trapelate, una (riportata come dichiarata da Rossi) dice che il modulo da 10 Kwh necessita di 2,7 Kwh di energia elettrica. Ne deriva un COP di 3,7, ma tenendo conto che per produrre l’energia elettrica con i mezzi attuali il rendimento è il 50% massimo, ne risulta che per avere 10 Kwh di acqua calda (o vapore) si consumano 5,4 Kwh di energia termica da combustibili fossili, per cui il COP equivalente diventa 1,85, cioè pari a quanto fornisce una caldaia a pompa di calore (COP 1,85), che usa direttamente combustibile fossile. Non capisco quindi il grande vantaggio che può dare un modulo da 10 Kwh.

    Diverso è il discorso se si parla di moduli in grado di utilizzare turbine o motori termici, che associati ad alternatori possano produrre l’energia elettrica necessaria per mantenere il modulo stesso. Ma comunque, per ottenere un surplus di energia elettrica è necessario che il COP superi di molto il fattore 3 essendo il rendimento dei motori termici a queste relativamente basse temperature al massimo il 30%. 
    In altre parole il modulo da 10 Kwh non è molto appetibile con il COP pari a 3,7, mentre lo sarebbe di più con il valore 6, più volte dichiarato dal Rossi stesso. 
    I moduli di grandi dimensioni per la produzione di energia elettrica devono forzatamente avere un COP molto alto, altrimenti l’energia elettrica prodotta servirebbe solo per autosostenere il modulo stesso e il LERN perderebbe tutto il suo fascino. 
    • Di (---.---.---.196) 15 marzo 2012 19:59

      In effetti c’è da sperare che i numeri migliorino, ma l’ingegnerizzazione e lo sviluppo sono sempre successivi all’introduzione di un nuovo prodotto.
      Tra l’altro, se ho capito bene, potrebbe esserci una difficoltà a mantenere la reazione sotto controllo, nel senso che, da quello che dichiarava anche il prof. Focardi, l’e-cat dovrebbe essere in grado anche di autosostenersi, ma solo a regime pieno. Penso che il problema del consumo di corrente sia dovuto alla volontà di farne un apparecchiatura a potenza modulabile, per renderla idonea alla produzione, in primo luogo, di acqua calda sanitaria e poi anche per permettere una regolazione della temperatura ambiente, nella funzione riscaldante. Non sono affatto sicuro di aver capito bene, ma penso che dovremo aspettare un bel po’ prima di avere le idee più chiare, dando ovviamente per buono che il tutto funzioni, in un modo o nell’altro.

    • Di (---.---.---.29) 16 marzo 2012 01:25

      Una domanda tecnica... ma se il coso necessita 2.7 kWh per produrne 10... dovrebbe essere necessario solo allapartenza perchè poi si autoalimenta no? Cioè accendo il motore a benzina, gli do i 2.7 kWh, poi a regime lo spengo e il coso va avanti da solo.
      Una volta sono andato a visitare una centrale idroelettrica. C’erano due grosse turbine Francis e una microscopica Pelton, che serviva a fare partire le grandi turbine Francis e poi veniva spenta. Insomma come il motorino di avviamento. Il Concetto mi sembra simile.
      C’è qualche ingegnere in giro?

  • Di Geri Steve (---.---.---.231) 15 marzo 2012 21:33

    Dal punto di vista della fisica teorica la questionè semplice:
    nessuno ha mai dimostrato che la fusione fredda (in senso lato) sia impossibile e nessuno ha mai dato una dimostrazione -riconosciuta tale- di come questa potrebbe avvenire.

    Dal punto di vista della fisica sperimentale la questione è molto meno semplice, ma si può riassumere dicendo che perlomeno sulla riproducibilità degli esperimenti non c’è ancora accordo.

    Dal punto di vista sociale ci sarebbe da aggiungere che quel Rossi è già stato condannato per invenzione-truffa, il che autorizza il sospetto che stia preparando il suo bis.

    Io non ho nessuna sfera di cristallo, ma considero molto positivo che si sperimenti in un campo che potrebbe essere di grande utilità, anche se appare poco probabile.

    Le aspettative miracolose però creano soltanto rumore: è bene ricordarsi quanta gente ha creduto che bravi alchimisti celassero il segreto della trasmutazione in oro...

  • Di (---.---.---.31) 16 marzo 2012 04:26


    L’alchimia esiste e funziona, senno come avremmo gli elementi creati in laboratorio o le razioni temo-nucleari?. Vi ricordate "Nulla si crea e nulla si distrugge" legge di pochi anni fa, ma ormai dimenticata. La scenza e’ come una cipolla, e per conoscerla sappiamo vagamente che in una citta’ c’e’ un tale che forse coltiva le cipolle e che pero’ non sappiamo esattamente di che verdura parliamo. Cio’ che e’ incredibile e il ruolo del CERN, spendono tanti di quei fondi che ci potremmo mantenere la sanita’ del meridione, ma poi, tocca ai signor nessuno come per esempio NIKOLAS TESLA, e tanti che dal nulla hanno creato tantissimo e poi sono stati fregati dai soliti furbi. Ma il CERN non pare produca gran che in termini giusti, certo e’ questione di tempo, ma sembra piuttosto come un ministero italiano, dove si parla, si mangia e per lavorare c’e’ tempo.
         A proposito di scienza e storia ho letto un libro che parla della casta dei ricercatori scientifici e della loro nuova religione, "Quando Dio non era solo", lo consiglio. Gian.

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