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Home page > VIDEO TV > Attualità > Le Pussy Riot tornano con un video messaggio ai VMA 2012

Le Pussy Riot tornano con un video messaggio ai VMA 2012

Ieri sera agli Mtv Video Music Awards 2012 non potevano certo mancare. E allora ecco che le Pussy Riot continuano a creare scalpore. La punk band russa ha presentato, proprio alla celebre premiazione tenutasi a Los Angeles, un nuovo video messaggio in cui ribadisce le idee e i principi anti-Putin che hanno reso famoso il gruppo.

Le cantanti, coperte dagli ormai celebri passamontagna colorati, si calano da un palazzo e danno fuoco, non a caso, alle immagini di Alexander Lukashenko e di Putin e reclamano: “Combattiamo per il diritto di cantare, pensare e criticare per essere musicisti e artisti pronti a fare qualunque cosa per cambiare il proprio Paese. Non importa quale sia il rischio, noi andremo avanti con la nostra battaglia musicale in Russia”.

L’iniziativa ha voluto rappresentare un ringraziamento che le 5 ragazze hanno dedicato a tutti coloro che, in tutto il mondo si sono mobilitati in loro difesa, star della musica incluse.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.198) 7 settembre 2012 17:44

    Certo che queste stronze hanno dietro qualcuno con cargo pieni di denaro da elargire al mainstream, chiamarla punk band è come dire che Gabriele Paolini è un autorevole opinionista, ma l’importante è che Putin sia cattivo e che invece MTV le ha addirittura pubblicizzate sia la libertà (libertà di lobotomizzare i suoi telespettatori). Dietro al passamontagna poi potrebbe esserci di tutto, magari qualcuno che la Russia non l’ha mai vista manco in foto, ma storpia la pronuncia volutamente per fare sembrare il tutto più realistico. "Evil man" a Putin, mentre invece il buon Obama con i droni distribuisce una vita migliore (miglior vita) in giro per il mondo. "Combattiamo per il diritto di cantare", pardon, abbaiare. Perché non parlate del video dove una di queste mentecatte ruba un pollo al supermercato infilandoselo nella sua cloaca riproduttiva? E’ su youtube. O della meravigliosa performance al museo, dove quell’orgia di cui una delle utili idiote arrestate era co-protagonista? Se quel giorno foste stati un quel museo, magari con vostro figlio cosa avreste dovuto dirgli, che stavano facendo finta? La verità è che ovunque, un terzetto di invasate idiote che si mette a latrare contro un capo dello Stato in un luogo sacro avrebbe subito pene probabilmente ben peggiori. Soros ringrazia, un nuovo brand: Pussy Riot, come De Puta Madre...

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