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La settimana dei mercati finanziari

La speculazione attacca e affonda la Borsa italiana che chiude una seduta drammatica con l'indice FtseMib in ribasso del 3,4%.

"E' in corso un attacco all'Italia, c'è un'evidente manovra speculativa, ma non sappiamo perchè ora" , si legge in un comunicato della CONSOB che apre una indagine ufficiale sulle speculazioni di questi giorni.

Per quanto anche le altre Borse mondiali siano finite in calo, dopo il dato molto negativo sull'occupazione Usa, ormai non ci sono più dubbi sul fatto che la speculazione internazionale abbia messo nel mirino l'Italia.

Questo l'andamento delle altre Borse europee: Londra è scesa dell'1%, Parigi -1,5%, Francoforte -0,9%. Forte ribasso a Madrid -2,7%. Per i mercati mondiali il dato sull'occupazione Usa è stato una doccia fredda: a giugno il numero degli occupati è salito solo di 18mila unità, contro le 105mila previste in media dagli economisti. In Europa, sprofondano i titoli finanziari, in particolari i bancari, con gli istituti di credito che segnano nuovi record negativi.

Le vendite si sono accanite sui titoli azionari italiani e sui titoli di Stato, con il rendimento del Btp decennale salito di 10 punti base al 5,26% e lo spread con il Bund tedesco ampliato al nuovo massimo storico (dalla istituzione dell'euro) di 245 punti base. Oggi il rendimento del Bono, il bond decennale spagnolo, è salito di 6 punti base, meno del Btp.

Sono scesi, invece i rendimenti di Germania (-12 punti), Francia (-6 punti) e Gran Bretagna (-9 punti). L'euro è sceso nei confronti del dollaro a 1,425, da 1,436 di venerdì sera, ed è precipitato nei confronti del franco svizzero, salito a 1,1939 da 1,2128 (+1,4%). Unicredit (UCG.MI) accusa le maggiori perdite, archiviando la seduta in ribasso del 7,85%, in quanto è l'unica a non aver ancora annunciato un aumento di capitale. INTESA SANPAOLO (ISP.MI) ha perso il 4,56%, segnando un minimo intra-day a 1,632 euro, il livello più basso da marzo 2009.

UBI (UBI.MI) (-5,84%) e BANCO POPOLARE (BP.MI) (-6,46%) hanno segnato i nuovi minimi storici durante la seduta odierna, rispettivamente a 3,568 euro e 1,4 euro.
Giù anche gli assicurativi, con GENERALI (G.MI) a -4,4%.
Il ribasso maggiore però lo registra ancora una volta FONDIARIA SAI (FSA.MI) (-7%), sotto aumento di capitale.
Nell'ultimo giorno in cui si possono negoziare i diritti, questi hanno perso il 31,56% a 0,924 euro.
Analoga situazione per MILANO ASSICURAZIONI, col titolo (MI.MI) che ha perso oltre l'8% e i diritti a -67,39% a 0,03 euro. Oltre ai finanziari, in forte calo c'è anche ANSALDO STS (STS.MI), che ha ceduto il 7,27%. Fiat (F.MI) -3,2%, Finmeccanica (FNC.MI) -3,2%, StM (STM.MI) -3,5%.

Di Sauro Dozzini, consulente creditizio

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