• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca Locale > La riqualificazione Tor Bella Monaca: spot o vera speculazione (...)

La riqualificazione Tor Bella Monaca: spot o vera speculazione edilizia?

La scorsa estate il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha lanciato il suo piano per la riqualificazione del quartiere di Tor Bella Monaca, alla periferia est della città. Un quartiere sorto negli anni '80 per far fronte alla cronica carenza di alloggi di edilizia popolare; pianificato ed edificato, nella sua quasi totalità, con intervento pubblico.
Il progetto esposto dal sindaco prevede la demolizione di 14 "torri" di 15 piani ciascuna (colpevoli di rappresentare un esempio urbanistico di stampo socialista) ed il trasferimento delle persone che vi abitano in nuove costruzioni di 4/5 piani.

Quando il progetto è stato presentato per la prima volta si è pensato quasi ad uno scherzo, in considerazione anche dello stato delle finanze capitoline, ma nei mesi successivi il sindaco ha esplicitato meglio il suo piano: realizzare l'operazione "a costo zero", consentendo l'ingresso di privati che, in cambio della loro opera di demolizione e ricostruzione, verrebbero ricompensati tramite la cessione di "cubatura premiale", un modo elegante (ma un po' criptico) per dire che verrà consentito loro di edificare altri immobili destinati ad essere immessi sul mercato.

Premesso che non vedo come la città di Roma, con circa 30mila persone a rischio sfratto, possa permettersi di demolire delle abitazioni (brutte quanto si vuole, ma pur sempre abitazioni) e detto che il tanto sbandierato confronto con i residenti si è risolto finora in sonore contestazioni, torniamo a valutare il progetto, non più sulle parole del sindaco, ma su quanto scritto nella pagina web del dipartimento programmazione ed attuazione urbanistica del sito di Roma Capitale .

Una variante urbanistica del piano di zona consentirà di TRIPLICARE la capacità edificatoria che passerà dagli attuali 62mila metri quadrati di SUL (superficie utile lorda) a circa 185mila metri quadrati e porterà il quartiere ad estendersi su una superficie incrementata del 24,4%, passando dagli odierni 77,7 ettari a 96,7 ettari; mentre le cubature complessive saliranno da 228mila a 678mila (450mila metri cubi di "cubatura premiale"), portando la popolazione residente dagli attuali 28mila abitanti a 44mila abitanti.

Tutto questo, che anche ai più sprovveduti non può non apparire come un regalo (sostanzioso) ai costruttori, per il sindaco Alemanno è riqualificazione del territorio.

Che senso ha parlare di riqualificazione quando si riducono quasi a zero i fondi per interventi sociali in un contesto di degrado e di disagio inimmaginabili? Come si fa a parlare di riqualificazione in un posto dove un'auto bruciata può rimanere in mezzo alla strada per dei mesi? Come si fa a parlare di riqualificazione quando non si forniscono adeguati servizi di trasporto pubblico, scuole, asili nido, spazi di socializzazione e tutto ciò che è di pertinenza pubblica viene lasciato all'incuria più totale? Come è possibile che un quartiere che fino ad oggi è stato e continua ad essere ignorato dall'amministrazione comunale, possa essere più vivibile e meno degradato se vi si insedia un 57% di popolazione in più?

Riqualificare significa ridare qualità all'ambiente ed alla vita delle persone. Se si vuole porre fine al degrado, è sul degrado che bisogna intervenire, in tutte le sue forme: se una strada è dissestata e sporca, bisogna ripararla e tenerla pulita; se un cassonetto per i rifiuti è rotto, va sostituito; se un impianto sportivo necessita di manutenzione, va rimesso in efficienza. Solo una politica di questo tipo può spingere gli individui a sentirsi parte di una comunità perché, come ha scritto il premio Nobel Amartya Sen, "l'individuo è ciò che gli si permette di essere".

Quindi se il sindaco Alemanno vuol fare veramente qualcosa per gli abitanti di Tor Bella Monaca, non ha che l'imbarazzo della scelta sulle cose da fare, ma francamente, favorire un'ulteriore speculazione edilizia mi sembra la meno necessaria.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares