La giostra dei finanziamenti europei

Lo scopo sociale di "Progetto Magna Graecia" è la realizzazione di un sistema per la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione ai fini della fruibilità, anche e soprattutto turistica dei siti archeologici, di cui la Calabria è ricchissima. A fine febbraio 2012 sono stati nominati i membri del consiglio d'amministrazione di quella società. Eletto in qualità di presidente l'europarlamentare Pino Arlacchi, la cui sede legale è a Cosenza.

Recuperare la storia di un glorioso passato a Crotone con finanziamenti finalizzati a questa realtà, ma che guarda caso ha la sua sede legale a Cosenza terra dei Bruzi. L'assetto societario che farà affidamento sui fondi comunitari è composto da politici della casta che sono vecchi quanto i reperti da valorizzare e da un comitato tecnico scientifico creato ad hoc per poter accendere alla congrua cifra da utilizzare.

Insomma una società da imperatori della carta bollata, alti burocrati del protocollo d'intesa, vestali dell'archeologia da scrivania e d'accordo prefettizio ad ogni piè sospinto. Un vero affaire che partendo da Crotone permetterà di sfregare la lampada di Aladino per vedere se il genio che c'è dentro si materializza o no. Intanto il Cipe che custodisce 100 milioni di euro pretende che sia propedeutico allo sblocco dei denari un processo di concertazione che si concretizzi in un accordo di programma quadro che coinvolga gli attori regionali, locali e il governo.

A Crotone rimarranno solo le briciole contenute nel palmo della mano di chi dice di amarla, questa città senza riuscire però a tenerli lontano i corvi che aleggiano sulle rovine dell'antica Kroton. Altro che cambiamenti epocali! A farla da padrona c'è una fame atavica che attiva ogni neurone del cervello per mettere in moto la macchina porta soldi.

Foto: betty x1138/Flickr