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La Repubblica di Barbara D’Urso

Il declino dell’Italia non è tanto nei 2000 miliardi di debito pubblico, nelle imprese che chiudono, e nella disoccupazione che raggiunge picchi mai registrati prima, il disastro italiano è soprattutto in una classe dirigente che non riesce a rinnovarsi ed ad emendare i propri errori. 

La deriva del nostro paese è andata plasticamente in onda ieri pomeriggio su Canale 5 durante Domenica Live quando la maschera di fondotinta di Maria Carmala D’Urso (detta Barbara) ha intervistato il mascherone di cera per eccellenza: Silvio Berlusconi. Un misto tra commedia e tragedia. Uno spettacolo raccapricciante, che in pochi minuti ha raso al suolo i due elementi fondamentali di ogni democrazia matura, quello del giornalismo (che dovrebbe incalzare e controllare il potere) e quello della politica (che dovrebbe fornire delle risposte credibili e non mentire).

Vedere l’accomodante Maria Carmela che conversa amabilmente con il suo editore, senza un minimo di contraddittorio, senza domande scomode ma passando in rassegna i soliti temi scelti da Berlusconi, è un'offesa alla dignità di ogni italiano.

Con la versione del Cav. andata in onda per un'ora e venti nel popolare salotto televisivo di Canale 5, si apre la terza repubblica nel peggiore dei mondi, inchiodando l’intero paese all’eterno ritorno di un leader che ha fatto il suo tempo. La Barbara nazionale battezza, tra risolini ed ammiccamenti, la sesta discesa in campo di Berlusconi, dando il via al bombardamento mediatico che dovrebbe portare ad un ribaltamento dei sondaggi, che attualmente vedono il centrodestra in piena crisi di consensi.

La D’Urso ha dichiarato di aver posto le domande che la gente comune avrebbe voluto porre, ma la verità è che la conduttrice insieme con lo scaltro ex premier ha cercato disperatamente di ricostruire in TV la figura di un politico delegittimato, usurato dagli insuccessi degli ultimi 20 anni, la cui immagine pubblica è compromessa irrimediabilmente sia in Italia che all’estero.

Dietro le solite promesse elettorali del Cavaliere non c’è nulla, o quasi. Ci sono le consuete recriminazioni contro la magistratura, gli stanchi attacchi ai comunisti, la patetica storia d’amore di un quasi ottantenne per una ventenne, che un tempo avrebbe fatto scandalo ed adesso fa solo pena. Francesca Pascale, che Barbara ha presentato orgogliosa come la nuova compagna napoletana del capo sembra la sola che ancora ci creda. Anche se forse non sarà l’unica, speriamo che sempre meno gente ci caschi un’altra volta. Nonostante l’effetto Barbara, nonostante l'effetto Silvio.

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