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La “Barcaccia” d’Italia che affonda

Settembre 2014, una foto. Immortala un “samaritano“, Ignazio Marino, sindaco della Capitale, con tanto di fascia tricolore istituzionale, che inaugura il restauro della “Barcaccia” la fontana di Pietro Bernini a Piazza di Spagna, zampillante d’ acqua nella città eterna. 

Assalita dai vandali, sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine, oggi presenta danni indelebili e permanenti.

Questo si, indigna l’umanità di tutte le epoche.

Però, le cose dell’Italia.

Tutti ad aspettare un Marino sfasciato -non più sindaco- dopo gli scandali di Mafia Capitale, e quella foto diventare il ricordo di uno fra i peggiori sindaci della città eterna, a detta di buona parte dei romani, invece Marino resta al suo posto, mentre la Barcaccia non navigherà più in Piazza di Spagna, almeno nel suo compiuto splendore.

La sorte è ironica. Narra di un presente mitico che si trasforma, magicamente e tristemente, nella metafora più profonda dell’Italia.

Una barca che fa acqua da tutte le parti.

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