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L’incredibile storia dell’uomo che non poteva morire

Questa si che è una storia che merita di essere raccontata.
Arriva in Europa grazie a The Guardian e proviamo a riassumerla.

Tsutomu Yamaguchi si trovava Il 6 agosto del 1945 ad Hiroshima per una trasferta di lavoro (era progettista di petroliere). Quel giorno un aereo statunitense, il tristemente famoso Enola Gay, sganciò sulla città la prima bomba atomica della storia.

Ad Hiroshima quel giorno (e nei mesi successivi) morirono 140.000 persone ma Tsutomu se la cavò con qualche bruciatura. Venne ricoverato, rimesso in sesto e due giorni dopo rimandato a casa sua... a Nagasaki!

Vi giunse giusto in tempo per trovarsi nel suo ufficio la mattina del 9 agosto.
Nessuno dei suoi colleghi credette alla storia che raccontava. Una sola bomba che aveva completamente distrutto Hiroshima. Cambiarono idea poche ore dopo quando la seconda bomba atomica della storia venne sganciata sulle loro teste.


Tsutomu per la seconda volta riportò solo lievi danni e quello che è ancora più incredibile è che il suo fisico non subì danni nemmeno negli anni successivi a causa delle radiazioni.

Oggi il signor Yamaguci è un arzillo vecchietto di 93 anni che lamenta solo una leggera sordità ad un orecchio.

Il governo giapponese gli ha finalmente riconosciuto lo status di sopravvissuto ad entrambe le bombe atomiche (prima concesso, poi revocato, ora nuovamente concesso) e per questo prenderà una sovvenzione.

Sarebbe da studiare la composizione biologica del corpo del signor Yamaguci... o quantomeno la sua dose di fortuna.

Qui la casa originale di questo articolo.

(credits foto: Giampaolo Macorig)

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