• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > L’incoerenza del killer Santanché (e dell’impunità del mandante)

L’incoerenza del killer Santanché (e dell’impunità del mandante)

 

Daniela Santanchè dichiara a Luca Telese del Fatto Quotidiano che per questo governo è «pronta a fare la killer». Mica come i finiani, che «hanno tradito gli elettori che li hanno votati».

Bene: per prima cosa lei alle elezioni del 2008 non fu nemmeno eletta, perché la sua lista, La Destra-Fiamma Tricolore, ottenne il 2,4% alla Camera e il 2,1% al Senato, ben al di sotto delle soglie di sbarramento imposte dal “porcellum” (rispettivamente, 4% e 8%). E ora, nonostante questo, siede come sottosegretario all’Attuazione del programma in un governo composto da una coalizione contro la quale aveva addirittura presentato una candidatura alla Presidenza del Consiglio alternativa a quella del suo leader, Silvio Berlusconi. E gli elettori che l’avevano votata contro Pdl e Lega, loro non sono stati traditi?

Come seconda cosa, questo è il modo in cui “crede nella forza dei valori”:

 

O, più nel dettaglio, questo.

Certo, delle incoerenze dei finiani si potrebbe scrivere un libro, ma che a fare propaganda sulla coerenza elettorale, a fare il killer, sia stata reclutata proprio Daniela Santanchè testimonia forse più di qualunque lodo Alfano il senso di impunità e lo scarso rispetto dell’intelligenza degli italiani del mandante.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares