• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > L’effetto Berlusconi non tira più

L’effetto Berlusconi non tira più

Alle elezioni amministrative di domenica e lunedì Berlusconi aveva chiesto un referendum sulla sua persona e sul governo. E per la priva volta a memoria di elettore medio ha perso sonoramente.

Il centro sinistra vince a Torino e a Bologna e guadagna ballottaggi importantissimi come a Milano e Napoli.

 

Il Cavaliere aveva fatto ricorso a tutti i mezzi leciti ed illeciti per raggiungere una vittora al primo turno a Milano, ma ha mancato il bersaglio clamorosamente. La lotta ai comunisti, alle procure rosse, le promesse evanescenti e i toni alti non pagano più come un tempo e gli effetti sono devastanti. Il centrodestra scricchiola e scricchiola il trono del suo monarca.

La situazione per il partito del premier non è facile. Il pdl nelle regioni del nord è fagocitato dalla Lega, al centro la competizione avvantaggia il Partito Democratico mentre al sud non raggiunge i risultati che si augurava ed e’ insidiato dal terzo polo.

 

Un dato sembra incontrovertibile soprattutto analizzando i numeri di Milano, la creatura mediatica Berlusconi non tira più. Gli elettori sono stanchi della sua figura, della sua dialettica ma soprattutto delle sue idee e trovate politiche. Alle scorse comunali come capolista del Pdl aveva ottenuto 53 000 preferenze, questa volta sara' un miracolo se raggiungera' quota 20 000.

 

Insomma quello che fino a pochi mesi fa sembrava impensabile si e’ avverato. In italia il vento che soffiavava incessantemente da centodestra ha perso intensita’ , sembra che l’elettorato moderato sia disgustato dagli eccessi populisti . Lo scontro permanente ha perso appeal sul cittadino medio, che chiede risposte concrete e non si acconta piu’ dei proclami a reti unificate, tipici del clima di fine impero in cui viviamo.

 

Questa tornata elettorale sembra confermare alcune tendenze tipiche del voto degli italiani:

 

- le grandi citta’del nord rimangono di orientamento progressista, basti vedere I buon risultati del PD a Milano e Torino.

- Le regioni rosse tengono. Nonostante l’attacco della Lega e le prove non esaltanti a Bologna. La sinistra rimane il dominus in Emilia, Toscana, Umbira e Marche, nonostante l'insidia grillina.

- La destra non riesce a sfondare in una citta’ complicata come Napoli, nonostante il pasticcio delle primarie del Pd e le amministrazioni quasi fallimentari di Bassolino e Jervolino.

 

Si rivelano pero’ anche segnali inaspettati che fanno emergere movimenti interni al corpo elettorale:

 

- La debolezza inattesa della principale forza di centro destra. Il pdl e’ in calo in tutte le realta’, solamente in alcuni comuni la propria perdita di consensi e’ stato recuperata dal partito di Bossi.

- La lega Nord frena la propria marcia trionfale e nonostante le sue politiche di lotta e di governo, il risultato non puo’ soddisfare i padani, che si aspettavano uno sfondamento in citta’ come Bologna e Milano

- Il terzo polo anche se non decolla, rappresenta una spina nel fianco del centrodestra. Era la prima volta che UDC Api e FLI si presentavano unite ed il 5,5% a Milano ed il 10% a Napoli rappresentano un buon inizio.

- L’affermazione dell’antipolitica, che diventa nonostante i politologi sempre piu’ politica. La buona prestazione del movimento 5 stelle e la performance inaspettata di De Magistris a Napoli non fa che irrobustire il fronte delle forze antisistema, provocando ripercussioni sui due principlai partiti del bipolarismo italiano : il Pdl ed il Pd.  

 

Il 16 maggio comunque vadano i ballottagi e’ una data che segnera’ un epoca. E’ finito un ciclo. Il duo Pdl Lega se non implodera’ nei prossimi giorni, dovra’ escogitare nuove strategie per tenersi in sella del potere nazionale e locale, dovra’ sottoporsi ad estenuanti sedute psicanalitiche per comprendere cio’ che e’ accaduto. Per un leader come Berlusconi , ottimista incallito, incapace di ammettere i propri errori sara’ un esercizio difficile  forse impossibile. Siamo all’inizio della fine della banda Berlusconi Bossi Santanche'. L'Italia di oggi almeno a Milano e' un Italia diversa, e cio' fa ben sperare.

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.86) 17 maggio 2011 15:40

    Io non vorrei mitizzare la razionalita’ dell’elettore italiano, ma non posso credere che lo stop a Berlusconi sia venuto dal vento, dalla stanchezza della sua figura, dal disgusto per gli eccessi populisti e da mancate sedute di psicoanalisi!

    Secondo me esistono anche degli elettori razionali che, a Nord come al Sud, si sono convinti che un Berlusconi che cura i suoi sporchi interessi personali e manda a picco il paese non va bene, e che si deve cambiare.

    Ci sono stati due segnali molto importanti, durante la campagna elettorale, segnali che secondo me buona parte dell’elettorato ha ben compreso, ma non ha reagito come Berlusconi si aspettava.

    I due segnali sono stati di puro stampo mafioso, cioe’ : “sostenetemi che io faccio favori, soprattutto illeciti, agli amici che mi sostengono” e si sono concretizzati in due messaggi;

    primo : vi do’ in affitto le spiagge dell’Italia per novant’anni (poi ridotti a venti per pressione di Napolitano)

    secondo : fermero’ le ruspe che devono abbattere la case costruite abusivamente e insanabili.

    Io credo che parte dell’elettorato abbia pensato che era giunta l’ora di respingere questi messaggi, per il bene collettivo dell’Italia e delle generazioni future, indipendentemente dalla faccia di Berlusconi, dalla forza e dalla violenza della sua propaganda.

    Mi illudo? Sono temi troppo politici per elezioni amministrative?

    Forse, ma allora come si spiega che i Sardi si siano mobilitati per andare a votare e per votare no alle centrali nucleari? E che gia’ che c’erano non hanno riconsegnato, almeno al primo turno, lìamministrazione di Cagliari al centrodestra? E’ stato perche’ tirava di maestrale e non di ponentino?

    Geri Steve

  • Di pv21 (---.---.---.185) 17 maggio 2011 19:59

    Si fa sera >

    Rispetto al 2006 la Moratti ha avuto 80mila voti in meno ed il Pdl quasi 24mila in meno della ex Forza Italia.
    Lassini, con la sua campagna anti Pm, ha raccolto 872 voti (0,12%).

    Il 17 aprile, caldeggiando la Moratti, Berlusconi aveva pronosticato un “test nazionale per il governo” e, nel suo ultimo appello, ha chiesto “non meno di 53mila preferenze” per non vedere il suo funerale. Ha ottenuto la metà dei consensi avuti nel 2006.

    Il tempo è galantuomo. Non cancella le Voci dentro l’Eclissi di uomini esempio di coerenza e impegno civile …

  • Di (---.---.---.22) 18 maggio 2011 14:04

    In Italia, purtroppo, l’ignoranza regna sempre più sovrana. Stiamo vivendo una presidenza del consiglio con a capo Berlusconi, un amico di mafiosi e camorristi, un delinquente, pervertito, bugiardo e ladro. Metà del popolo italiano gli va dietro, fiducioso, speranzoso, alleviato da quel suo smagliante quanto falso sorriso, un’arma mediatica con cui il cavaliere è sempre pronto a minimizzare i problemi e nascondere la verità delle cose e la natura delle trame politico-economiche più subdole. Sveglia popolo italiano, sveglia... o avete bisogno di un duce per farvi rigare dritto e poi dire ai vostri futuri nipotini "quando c’era il duce i treni arrivavano sempre in orario e c’era ordine"... ma per favore, i regimi prendono piede quando la gente è così pecora, così schiavizzata ed inutile, da aver bisogno del bastone per rigare dritto; la dittatura, su cui posa le radici l’estrema e anche la meno estrema destra, è l’apoteosi della debolezza di un popolo e dell’arroganza di chi è accecato dalla sindrome del potere. 

    Due articoli per aiutarvi a conoscere di più:

    1) Come il Governo filtra le notizie di giornali e telegiornali: http://wp.me/p19KhY-2v

    2) Il fascicolo che vi dice perché Berlusconi deve smettere di avere voce nel governo italiano: http://wp.me/p19KhY-bx

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares