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L’artista cinese Ai Weiwei detenuto per motivi politici

L’artista cinese Ai Weiwei è detenuto da Domenica 3 Aprile 2011 quando le autorità della Repubblica Popolare Cinese lo hanno arrestato. L’arresto è avvenuto nei pressi dell’aeroporto quando, l’artista di alto profilo e critico della prima ora del Governo cinese, tentava di raggiungere Hong Kong.

Molti avvocati e ong per i diritti umani denunciano come questo arresto si aggiunge alla lista delle numerose detenzioni politiche di questi mesi.

“L’arresto di Ai Weiwei riflette una nuova escalation della già grave repressione in corso” ha detto Sophie Richardson, direttore di Human Rights Watch in questa materia per l’Asia. “Solo la pressione internazionale può aiutare Ai Weiwei in questo momento”.

Non è stata data nessuna motivazione per l’arresto di Ai Weiwei dalle autorità cinesi. L’unico motivo sembra essere quello politico. Ai Weiwei non sembra nemmeno aver partecipato alle manifestazioni della “rivoluzione dei gelsomini” che hanno scosso il paese in queste settimane.

“Ai Weiwei non era nemmeno coinvolto nell’organizzazione delle proteste dei ‘gelsomini’. Non ci sembrano essere ragioni per la sua detenzione” ha dichiarato Sam Zarifi, direttore per l’Asia di Amnesty International. I motivi? Secondo il rappresentante dell’ong “è gia da tempo che le autorità cercano di diffondere il messaggio che il tempo per il libero dissenso si è concluso”.

Ai Weiwei, nato nel 1957, è l’emblema di una cultura che da millenni vive nel paese della grande muraglia. Il suo lavoro comprende opere di scultura, architettura, fotografia e pittura che associa ad una dura critica al governo cinese (con cui ha comunque lavorato per alcuni anni).

Articolo distribuito attraverso la licenza CC by-nc-sa iesperanto.eu

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