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L’Italia sia parte integrante della francofonia

L’Italia a livello nazionale non fa parte dell’organizzazione internazionale della Francofonia, eppure è una Nazione con una antica tradizione di studio della lingua francese e, in una sua regione, la Valle d’Aosta, il francese è lingua ufficiale. Inoltre, gli ultimi anni, a seguito dei vari flussi migratori, hanno fatto si che nel nostro Paese sono cresciute molto comunità le cui Nazioni di origine sono appartenenti a pieno titolo dell’Organizzazione Internazione della Francofonia.

Aderire alla Francofonia sarebbe vantaggioso per il nostro Paese sotto molteplici aspetti, non ultimo quello economico e commerciale aprendo anche all’Italia un mercato vasto e che conta più di 200 milioni di persone sparse sui cinque continenti. Oltre a questioni commerciali vi sono anche motivazioni di stimolo e nuove possibilità di lavoro per i nostri giovani che vedrebbero apririsi nuove possibilità professionale o di arrochimento culturale e formativo. Per queste ragioni gli “Incontri Culturali Franco-Italiani” avanzano al Governo italiano la richiesta affinchè anche l’Italia aderisca all’Organizzazione Internazionale della Francofonia.


Gli "Incontri Franco Italiani" non sono una nuova associaizone ma, partendo dall'Associazione Culturale Euromediterranea, vogliono sviluppare in accordo con singole persone , associazioni , enti culturali , enti locali dei momenti di approfindimento, divulgazione e consocenza delle Nazioni o delle Comunità che si riconsocono nei valori della francofonia. La parte centrale e dominante sarà ovviamente rappresentanta dal cementare i legami tra Italia e Francia ma, proprio per la natura aperta e per i valori a cui si ispira il progetto "Incontri Franco Italiani" mira a essere un momento aggregativo e di conoscenza con le singole comunità dei Paesi che oggi fanno parte del grande universo della francofonia. Un modo per aprire sempre di più le nostre realtà ed i nostri paesi nei quali vivono sempre di più nazionalità diverse molte delle quali però accomunate da una appartenza al modo francofono. Basti solo a titolo di esempio ricordare le comunità marocchine, egiziane o, per rimanere tra quelle comunitarie la romena. Sono tutte comunità che per presenza numerica rappresentano una parte significativa nel nostro territorio ed i Paesi di orgine di questi "nuovi italiani" si riconsocono pur essendo diversi per lingua o credo religioso nei valori di libertà e democrazia sostenuti dalla francofonia. Attraverso gli "Incontri Franco Italiani" si vuole contribuire a rafforzare non solo i vincoli di amicizia tra i Popoli ma a far conoscere e divulgare in Lombardia la storia, gli usi ed i costumi di queste comunità ( e di tante altre) che vivono accanto a noi. Questo obbiettivo di essere un ponte tra questi "nuovi italiani" si vuole portarlo a compimento attraverso i valori professati dalla francofonia

Foto: OIF.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.66) 16 dicembre 2014 09:20

    Mi sembra un’idea geniale, per sottolineare una volta di piu’ che l’Italia va considerata una ex colonia francese (dai tempi di Carlomagno fino a Napoleone). Ma per favore!!! Sono Mazziniano e rispettando tutte le nazionalita’, vorrei non veder svenduta la mia per motivi economici. Ciao a tutti Paolo Diamante Roma

  • Di (---.---.---.153) 16 dicembre 2014 11:29

    Idea geniale per sottolineare che l’Italia conta meno di niente e, invece di apprezzare la sua propria lingua, si mette prona ad apprezzare quella altrui. Il tutto presentato in un articolo contenente errori di ortografia e grammaticali. Siamo messi bene.

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