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L’Ente Spaziale Europeo conferma la sua vocazione per la ricerca di base

Il 16 marzo 2009 sarà messo in orbita il satellite GOCE per accurati studi sul campo gravitazionale terrestre.

Esiste una ricerca spaziale "chiaccherata", un miscuglio di fantascienza, mercato spaziale e guerre stellari "da fuori porta" ma l’ESA si sta imponendo nella ribalta spaziale con ricerche che, al di fuori del clamore mediatico, rappresentano delle pietre miliari per la ricerca di base.

La missione affidata a GOCE (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer), un satellite costruito da 40 aziende europee sotto la supervisione della italiana Thales Alenia Space che avrà come obbiettivo quello di fornire una mappa minuziosa del campo gravitazionale terrestre.

La gravità è una delle quattro interazioni fondamentali che regolano l’intero universo. Nella meccanica classica la gravità risulta essere una forza conservativa, detta forza peso, che si manifesta fra corpi dotati di massa. Quindi ogni corpo che si trova sulla Terra viene attratto verso il suo centro con una forza P= mg ( dove m indica la massa e g l’accellerazione di gravità pari a 9,8m/sec2). Ma la gravità terrestre è una forza che non è uniforme in ogni luogo del pianeta, prima di tutto a causa della forma a geoide del pianeta (rigonfiamento equatoriale), quindi anche a causa della struttura del tipo di sottosuolo: faglie, caverne, montagne, bacini idrici sommersi, diversa composizione e densità delle rocce. Per questo motivo è necessario fare una mappatura accurata del campo gravitazionale terrestre che permetterà così di effettuare anche misurazioni molto più precise: l’altezza dell’Everest fatta fino ad oggi anche con i satelliti Gps non è sufficientemente precisa perché è riferita al livello del mare (come quota 0) , ma anche la superficie marina si deforma a seconda della forza di gravità locale: negli oceani esistono "colline" e "avvallamenti" con differenze che raggiungono i 40 metri.

Il satellite GOCE dell’ESA ( Ente spaziale europeo ) è pronto per essere lanciato.

Dopo il rinvio per i guasti verificati al vettore Rockot in ottobre 2008, finalmente la missione avrà inizio con partenza il 16 ottobre 2009 dal Cosmodromo Plesetck nel nord della Russia

Il satellite, lungo 5 metri orbiterà a 250 km dalla Terra ed uno dei suoi fondamentali obbiettivi sarà quello di fornire agli scienziati dati certi sul campo gravitazionale terrestre che apriranno nuove possibilità di approfondimento nei campi della oceanografia, della fisica dei solidi, della geodesia, nelle ricerche marine ed anche nel campo delle variazioni climatiche in atto.

Goce è dotato di una forma aerodinamica, dal momento che in una orbita così bassa è ancora notevole l’attrito dei gas atmosferici, questo satellite è il primo ad utilizzare la tecnologia del gradiometro nello spazio. Il principio comprende la misurazione delle differenze di accelerazione su distanze brevi tra un insieme di masse di prova all’interno del satellite che rispondono a piccole variazioni nella ’spinta gravitazionale’ della Terra, durante il viaggio lungo il suo percorso orbitale.

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