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 Home page > Tribuna Libera > Italia: una malata terminale?

Italia: una malata terminale?

La classe politica italiana è un grande cancro che sta uccidendo la Nazione, i cittadini corrotti e quelli corruttibili sono le metastasi che alimentano o che alimenteranno questo cancro, la società civile è stata imbalsamata dai media e sottomessa dai politicanti che hanno pervaso il tessuto sociale ed economico devastandolo in profondità.

Siamo caduti in un grande letargo che dura da oltre quarant’anni, al momento del voto non riusciamo ad astenerci e almeno in parte si sceglie di votare per il meno peggio, restando però ogni volta delusi e traditi.

Qualcuno vuole rottamare i vecchi della politica, facendo credere che solo per motivi anagrafici siamo arrivati a questa situazione, illudendo i tele-cittadini che svecchiando la classe dirigente, il malaffare e la corruzione si fermeranno.

Si può sconfiggere un cancro?

La chemioterapia distrugge le cellule malate, ma anche alcune di quelle sane.

Se non si troveranno uomini e donne disposti a sacrificarsi e spezzare quei fili sottili che i potenti utilizzano per manovrare l’umanità, la fine arriverà presto.

I commenti più votati

  • Di Marvin (---.---.---.250) 19 settembre 2010 16:38
    Marvin

    Alle urne o nelle urne: ecco il dilemma.

    Se vuoi far nascere qualcosa di nuovo, devi far morire qualcosa di vecchio.

    Ora il guaio è proprio questo: nessuno vuole morire.

    Il primo a morire dovrebbe essere il mostro che ha pervaso ogni singola coscienza, purtroppo però è un mostro con troppe teste: egoismo, avidità, cupidigia, ingordigia, prepotenza, odio razziale, intolleranza, sopraffazione, corruzione, invidia, ecc.

    Il secondo a morire dovrebbe essere l’uomo vecchio, che ha fatto il suo tempo e volente o nolente ora se ne deve andare, insieme a tutta la sua cricca, purtroppo però si continua ad usare quel viagra multiuso: nella politica, nella chiesa, nelle istituzioni, nei media, nella magistratura.

    Il Paese è un vecchio decrepito, con un piede nella fossa, e la poca linfa vitale, costituita dagli ex esseri umani, non ha coraggio, non ha i mezzi, non ha risorse, continua a coltivare il proprio piccolo orticello, ormai pieno zeppo di rifiuti tossici e pervaso da tanto percolato.

    Il grande ingranaggio del Sistema economico-politico-religioso schiaccia le masse, che pur sapendo di essere esse stesse il lubrificante di quel Sistema, non riescono a sottrarsi e si recano ancora a votare nonostante i sistematici tradimenti di tutti gli schieramenti.

    Loro ci vogliono mandare alle urne, noi invece dovremmo metterli nelle urne: sono tutti sepolcri imbiancati, chi non è ancora corrotto è solo per mancanza di una buona occasione.

     

Commenti all'articolo

  • Di Marvin (---.---.---.250) 19 settembre 2010 16:38
    Marvin

    Alle urne o nelle urne: ecco il dilemma.

    Se vuoi far nascere qualcosa di nuovo, devi far morire qualcosa di vecchio.

    Ora il guaio è proprio questo: nessuno vuole morire.

    Il primo a morire dovrebbe essere il mostro che ha pervaso ogni singola coscienza, purtroppo però è un mostro con troppe teste: egoismo, avidità, cupidigia, ingordigia, prepotenza, odio razziale, intolleranza, sopraffazione, corruzione, invidia, ecc.

    Il secondo a morire dovrebbe essere l’uomo vecchio, che ha fatto il suo tempo e volente o nolente ora se ne deve andare, insieme a tutta la sua cricca, purtroppo però si continua ad usare quel viagra multiuso: nella politica, nella chiesa, nelle istituzioni, nei media, nella magistratura.

    Il Paese è un vecchio decrepito, con un piede nella fossa, e la poca linfa vitale, costituita dagli ex esseri umani, non ha coraggio, non ha i mezzi, non ha risorse, continua a coltivare il proprio piccolo orticello, ormai pieno zeppo di rifiuti tossici e pervaso da tanto percolato.

    Il grande ingranaggio del Sistema economico-politico-religioso schiaccia le masse, che pur sapendo di essere esse stesse il lubrificante di quel Sistema, non riescono a sottrarsi e si recano ancora a votare nonostante i sistematici tradimenti di tutti gli schieramenti.

    Loro ci vogliono mandare alle urne, noi invece dovremmo metterli nelle urne: sono tutti sepolcri imbiancati, chi non è ancora corrotto è solo per mancanza di una buona occasione.

     

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