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 Home page > Tribuna Libera > Intercettazioni telefoniche sul caso Marcegaglia e il mio libero (...)

Intercettazioni telefoniche sul caso Marcegaglia e il mio libero pensiero!

Care teste di capra, come ben sapete io cerco sempre di riflettere insieme a voi e al costo di risultare presuntuoso vorrei cercare di far sviluppare il libero pensiero. E quando dico libero, intendo proprio il vero significato della parola: libero da ogni costrizione ideologica, da ogni pregiudizio e soprattutto libero dai giochi che ci propinano i mass media. Compresi i programmi definiti liberi di Santoro.

Intravedo un gioco raffinatissimo del Potere che va al di sopra dei contrasti legittimi tra partiti e anche giornalisti. Io sono da sempre schierato, ma dalla parte delle persone confinate agli estremi della Società.

Se vi domando a voi lettori chi secondo voi siano i giornalisti servi del Padrone, voi in automatico mi risponderete che ovviamente sono Feltri, Belpietro oppure un Sallustri.

Certo che loro sono dei servi, ma come lo sono anche tutti gli altri giornalisti che scrivono per altri quotidiani importanti come la Repubblica ad esempio. I primi servi dell'imprenditore Berlusconi, i secondi dell'imprenditore De Benedetti. Due imprenditori che influiscono sulla società e che prendono tanti soldi pubblici per finanziare i loro imperi.

Tutti questi giornalisti non rappresentano il libero pensiero, ma quel pensiero unico che si raggruppa nel "antiproberlusconismo". Perdonatemi che abbia coniato questo termine che non esiste nella grammatica italiana, ma all'Incarcerato so che concederete questa licenza poetica.

In questi giorni è scoppiato il caso Marcegaglia e ascoltando le intercettazioni pubblicate mi viene proprio da sorridere. Quale sarebbe lo scandalo? Spero che non si riferiscano alla conversazione tra il giornalista Porro e il portavoce della Mercegaglia perché veramente poi rischiamo di sfociare nell'ipocrisia!


Se a me mi intercettassero tutte le telefonate che ho fatto con amici giornalisti che mi stanno aiutando per l'indagine sul caso Niki Aprile Gatti ci sarebbe da accapponare la pelle allora. E non immagino una telefonata di Travaglio quando deve scrivere un pezzo su Berlusconi! E ripeto, non c'è nulla di male.

Lo scandalo sarebbe un altro metodo Boffo o Fini? Forse, ma io ci credo alla libertà di stampa e se vogliono pubblicare qualcosa sulla Marcegaglia io certamente non faccio il censore. E quando la Magistratura ordina la perquisizione di qualsiasi giornale, beh io mi inquieto perché a me evoca un qualcosa di poco piacevole. Soprattutto se la perquisizione è basata su quella telefonata.

Il gruppo Mercegaglia risulta sotto indagine, per questo sono uscite fuori queste intercettazioni. Molto probabilmente era sotto controllo il telefono di Rinaldo Arpisella, il portavoce della Marcegaglia.

Ma queste cose sinceramente non mi entusiasmano. Sono altri i giochi.

Perché parlo di un gioco raffinatissimo del Potere? Vi rispondo in due parole!
Cosa è accaduto di concreto? La massa "antiproberlusconiana" ha riabilitato un personaggio ambiguo come Fini e adesso si rischia di riabilitare la Marcegaglia! Rappresentante della Confindustria, uno dei poteri forti che stanno distruggendo con la complicità della FIAT lo Statuto dei lavoratori e riducendo i nostri diritti fino all'osso.

Ho una strana sensazione. Ci stessimo preparando già al dopo Berlusconi passando al cosiddetto "Governo Ponte" come quando si passa da una Dittatura ad una democrazia limitata mantenendo gli stessi personaggi ai vertici? Ovvero un Governo apparentemente soft con all'interno (o all'esterno) un Fini, un Montezemolo o un Profumo?

Il tempo ci risponderà! Ma non saranno tempi migliori.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.152) 11 ottobre 2010 12:55

    Caro incarcerato , spero soltanto di nome ma non di fatto , se volevi sostenere che nessun giornalista e’ casto e puro come una verginella non serviva che ti rivolgessi agli ipotetici lettori del tuo articolo con un epiteto del genere . Potrebbe essere inteso anche in senso autobiografico .

    Ho anche seri dubbi che tu stesso possa essere totalmente esente da costrizioni ideologiche . 
    Come in tutte le cose della vita il passaggio dal bianco al nero e’ fatto da innumerevoli sfumature di grigio ; cosi’ nel mestiere di giornalista tra un Padellaro e un Porro (tanto per fare due esempi) io non ho dubbi nel scegliere il primo .
    Sulla sostanza nulla da obiettare .

    paolo
    • Di l’incarcerato (---.---.---.231) 11 ottobre 2010 16:56
      l'incarcerato

      Caro Paolo, sicuramente anche io non sono totalmente esente da alcune costrizioni. Come non sono esente dal male, come ben sai il bene assoluto non esiste in ognuno di noi. Io però cerco di ragionare il più possibile, al livello individuale intendo.
      Scusami Paolo ma sei obbligato a scegliere tra due giornalisti? Io no. Se dovessi essere obbligato opterei per la terza opzione: alcuni free-lance che non dipendono da nessuno, non guadagnano sempre, rischiano anche la vita e soprattutto sono liberi da certi schemi.

      Io sono per quei giornalisti che pur di perdere i lettori raccontano la verità e non in funzione del numero di ipotetici lettori. Anche il Fatto non è esente da questo gioco. Purtroppo.

  • Di pv21 (---.---.---.173) 17 ottobre 2010 11:45

    Il Giornale, Libero ... hanno stigmatizzato il fatto che la Marcegaglia non si sia rivolta a Feltri dopo il "cazzeggio" di Porro. Nulla dicono sul perchè, ad agosto 2009, l’allora Direttore di Panorama (Belpietro) non abbia telefonato alla Marcegaglia dopo le "minacce" di Arpisella. Ora la Marcegaglia ha preferito sollevare dall’incarico Arpisella. Domanda. Per gli operatori dell’informazione non vale il principio della reciprocità? Quando si perde il senso di Parola e Merito si aggiungono pennellate al Dossier Arroganza ...

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