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Intercettazione Cappellacci/Fusi: "l’unico limite della Sardegna: i sardi"

Imbarazzante colloquio telefonico tra Veridini (coordinatore PdL), l’imprenditore toscano Riccardo Fusi e il Governatore della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, alla luce dello scandalo appalti riguardanti il G8 della Maddalena. Ecco riportato uno stralcio delle numerose pagine dell’inchiesta:
 
Verdini: «Ti passo il presidente della Sardegna... che è un amico... quello che tu mi avevi detto che volevi salutare... te lo passo e poi dopo fisso un incontro con lui».
Cappellacci: «Piacere ti conoscerti».
Fusi: «Anche a me».
Cappellacci: «E poi abbiamo un caro amico comune.... quindi per la proprietà transitiva ... c’abbiamo un’amicizia».
Fusi (ridendo): «Te hai anche una bellissima terra...».
Cappellacci: «È la più bella d’Italia ... non una “bellissima terra”. Semplicemente la più bella d’Italia».

Fusi: «Io sono innamorato di quella terra lì». (Cappellacci ride). Un po’ meno dei sardi...».
Cappellacci: «Guarda... sfondi una porta aperta... perché ho la consapevolezza del vero grande limite della Sardegna: noi sardi. E quindi...» (ride ancora) I due si salutano, non prima che il Presidente, ricambiato da un laconico «grazie», abbia detto: «Spero di poterti conoscere presto di persona». La conversazione tra Fusi e Verdini riprende. Ma parlano ancora di Cappellacci.
Verdini: «C’avrebbe delle aragoste pronte...».
Fusi: «Si va in elicottero a prenderle...».
Verdini: «Non “a prenderle”. Si va a mangiarle là. Non le dà».
Fusi: «Non le dà?».
Verdini: «Le devi mangiare sul luogo...».
 
Questa parentesi va a situarsi all’interno degli allegati agli atti delle indagini che la Magistratura sta conducendo sui rapporti Stato, Protezione Civile e Imprenditori, che hanno portato l’assegnazione di appalti e l’utilizzo di soldi pubblici in cambio di alte somme di denaro e favori a sfondo sessuale, coperte dallo “stato d’emergenza”. Cappellacci riprende così una delle vecchie battute e convinzioni di alcuni continentali, quella dell’isola come un paradiso estivo il cui unico “vero grande limite sono i sardi”. Da sardo posso dire che, a giudicare dal fatto che lo hanno votato, direi che ci ha azzeccato.
 
Lascio a voi eventuali commenti.

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