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In forse lo storico FKK della Bassona a Ravenna

Le cose strane in una città storica, in una città d’arte, candidata a divenire "Capitale europea della Cultura" fanno restare allibiti. Eppure a Ravenna, città e provincia son rette da una giunta di centro sinistra, una giunta in apparenza progressista, mentre invece...

In forse lo storico FKK della Bassona a Ravenna

Ravenna - La città è in apprensione in questi giorni per la scomparsa della giovane 22enne paracadutista dell’Esercito Italiano, che dopo un lancio effettuato durante una prova addestrativa da aereo privato, forse trasportata dal vento forte si sarebbe persa in una zona a sud della città fitta di laghetti molto profondi e pinete. Le ricerche continue da parte delle istituzioni e volontari della Protezone Civile hanno finora dato esito negativo e si teme oramai il peggio per la soldatessa di origini meridionali.
 
L’altra Ravenna, quella politica invece, è alle prese con due questioni che da vario tempo dividono la città: la prima è quella della Moschea per la numerosa comunità Islamica qui residente. Sembrava già cosa fatta, il Comune aveva concesso le regolari licenze edilizie, giunti anche i pareri favorevoli degli altri Enti preposti a tale giudizio, ma un intoppo pare essere all’orizzonte, vouto da quel Alvaro Ancisi, capogruppo di minoranza a Palazzo Merlato, che le tenta tutte per non vedere erigere i due minareti in zona commerciale e piccolo industriale delle Bassette a nord della città dei mosaici.
 
"Ancisi è un duro" dicono nei bar del centro e sicuramente farà allungare i tempi per la costruzione di questo tempio. La testardaggine di questo politico vuole far sì che la Moschea non venga costruita in zona Bassette ma altrove, facendo notare alla locale amministrazione comunale un’analogo diniego avvenuto della città di Parma. L’assessore all’urbanistica Gabrio Maraldi fa sapere però "qui ogni procedura è stata rispettata, non vi è alcuna concessione in deroga con tutta la procedura del caso". "Si vedrà" dicono quelli della Lista per Ravenna.
 
L’altro caso inquietante e quello relativo al campo nudisti della Bassona, lo storico FKK situato in una paradisiaca zona di mare ancora vergine tra la foce del Bevano e Lido di Classe, alle ultime propaggini del Comune di Ravenna. Qui sta per essere messo a punto un nuovo regolamento che limita l’accesso alle pinete del demanio, e qui in particolare ne sarebbe "limitato" l’accesso alla pineta Ramazzotti, situata fra la foce del Bevano e Lido di Dante. In pratica sarà acconsentito il solo transito attraverso la battigia, con interi tratti di spaggia ancora vergine, cui è vietato sostare.
 
Un annuncio questo che arriva dal Corpo Forestale dello Stato nella persona del suo comandante Giovanni Nobili, che ha la responsabilità dell’ufficio per la bio-diversità di Punta Marina Terme.
 
In sostanza l’alto funzionario fa capire che "l’attraversare questa pineta da Milano Marittima a Ravenna, costituisce per l’eco sistema un punto molto delicato, che comprende oltre alla fascia di pini marittimi e sottobosco, anche un esteso cordone di dune, all’interno di un’area ambientale di grande pregio... ed ampliamente tutelata".
 
La colpa di tutto ciò è dovuta alla eccessiva presenza nel sentiero pinetale di troppi guardoni, che a volte vengono "scovati" a compiere atti non proprio puri. Questo il male che mette a rischio questo storico campo di nudisti, scoperto guarda caso oltre 50 anni fa dai veri naturisti di Norvegia, Francia Germania Svizzera ed Olanda e riportato e censito su tutte le pubblicazioni del settore.
 
Ancora una volta interviene l’assessore competente Gianluca Dradi con un’idea che è quella "di differenziare le aree della pineta e dell’arenile della Bassona, fra quelle ad accesso libero ed alt più circoscritte a situazioni ambientali da salvaguardare, che saranno interdtte al pubblico e poste sotto sorveglianza."

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