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In difesa dei bambini: per Terre des Hommes Kosovo il racconto di una giornalista italiana

 

Il 20 novembre è la Giornata internazionale della Convenzione sui diritti del fanciullo. L'ONU ha stimato che i minori vittime di una qualche forma di violenza in tutto il mondo siano da 500 milioni ad 1 miliardo, ed il Kosovo nonostante la sua breve storia geo - politica, non fa eccezione. Terre des hommes da 50 anni in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento, con il progetto fotografico “Somewhere” ideato e prodotto dalla giornalista e fotografa italiana Giuseppina Pica, vuole sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della prevenzione degli abusi sui minori. In Kosovo, il 60% della popolazione nazionale è compresa tra 0 e 18 anni, il 45% della popolazione è disoccupata ed il 17% vive in condizioni di povertà estrema. Oltre alle difficoltà economiche, la relazione tra i vari gruppi etnici che vivono nel Paese è ancora molto tesa. Terre des hommes è impegnata in Kosovo da dieci anni per la costruzione di un'efficiente rete di protezione per la sicurezza dei bambini (CPSN) al fine di proteggerli dall'abbandono, l'abuso, la delinquenza, il traffico e lo sfruttamento.

“Il progetto fotografico è volto a sensibilizzare contro lo sfruttamento dei bambini, in particolare dei bambini RAE (Rom, Ashkali, Egypt), Albanesi e Bosniaci, categorie oggi più vulnerabili in Kosovo. Con “Somewhere” si mettono in rilievo i valori e le peculiarità dei più piccoli che non sono solo ed esclusivamente bambini sfruttati, ma riflettono e sono depositari di una bellezza rara, universale: quella infantile che i ritratti lasciano emergere. Con questo progetto Terre des hommes intende accendere i riflettori per il grande pubblico e per le istituzioni sulla condizione di grave vulnerabilità dei bambini in Kosovo oggetto di abusi e discriminazioni.” Artur Marku - Chief of Terres des hommes in Kosovo.

Giuseppina Pica giornalista e fotografa italiana originaria di Colli del Tronto (AP), da un anno residente a Pristina, il 19 novembre 2012 sarà dunque in mostra presso la Galleria del Ministero per la Cultura a Pristina capitale del Kosovo con 23 ritratti, frutto di un lavoro fotografico realizzato con il supporto del collega Adamo Campanelli a luglio 2012, durante i campi estivi organizzati da Terre des hommes per i bambini dai 6 ai 15 anni nelle quattro città principali del Kosovo: Pristina, Peja, Gjakova e Ferizaj. Il primo campo, oggetto del lavoro, è stato quello organizzato a Pristina, con la partecipazione di 546 bambini arrivati da Pristina e Fushe Kosova. La galleria di ritratti realizzati rappresenta un momento di rottura nell'immaginario collettivo che da sempre ci ha abituati all'associazione degrado – bambini rom. “Somewhere” compie un'inversione di rotta e mette in mostra unicamente dei bambini come tanti altri, che sorridono all'obbiettivo in una giornata assolata di luglio.

“Somewhere” vuole, attraverso il mezzo fotografico, cogliere l'attimo di sospensione temporale che la colonia produce sui ragazzi, vuole cogliere sì il gioco ma sopratutto vuole cogliere, il momento di normalità che viene concesso quasi non fosse un diritto, ai piccoli che crescono, consapevoli della loro infanzia solo nello spazio circoscritto di quei cinque giorni. Tutti i restanti trecentosessanta sono storia nota: la strada, la carità, i soprusi famigliari”. Giuseppina Pica

"Somewhere" è un progetto fotografico di Terre des hommes delegazione Kosovo nell'ambito del Progetto Sicurezza Protezione per i bambini, sostenuto dall'Agenzia per lo Sviluppo svizzera, l'UNICEF, GIZ e Terre des hommes. Sviluppato in stretta collaborazione con il governo del Kosovo e i Comuni. L'esposizione è inoltre inserita all'interno della Campagna Nazionale contro la tratta degli esseri umani organizzata dall'Ufficio del Coordinatore Nazionale del Kosovo contro la tratta.

Il vernissage di apertura si terrà lunedì 19 novembre 2012 alle ore 17.00 presso la Galleria del Ministero per la Cultura kosovaro a Pristina. Interverranno alla cerimonia di apertura gli alti rappresentanti del Ministero della Cultura e dello Sport, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell'Unicef, dell'Agenzia per lo Sviluppo svizzera, di Terre des Hommes e il Vice-Ministro dell'Interno Coordinatore Nazionale contro la Tratta di Esseri Umani.

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