• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Ambiente > In attesa delle eruzioni. Bertolaso parla e il Vesuvio è una (...)

In attesa delle eruzioni. Bertolaso parla e il Vesuvio è una discarica

Gentile dott. Bertolaso, sono un aspirante cittadino della Campania, e leggendo le notizie da Lei riferite sulle problematiche legate alla sicurezza delle popolazioni che vivono in un territorio come quello Vesuviano a stretto contatto con una terra infuocata nelle sue viscere, ho sentito forte l’esigenza di scriverLe.

In attesa delle eruzioni. Bertolaso parla e il Vesuvio è una discarica

Al mattino quando apro le finestre del mio balcone il mio sguardo va subito alla Montagna, che dista solo pochi chilometri e si presenta, a chi la guarda, in tutta la sua maestosità.

I miei pensieri responsabili mi dicono che sono un pazzo a restare in questi posti, con tanto fuoco sotto i piedi, però bastano pochi secondi e l’amore, per il luogo in cui sono nato e cresciuto a stretto contatto con una Natura tanto pericolosa quanto generosa per tutti i frutti che solo essa sa dare, proprio quell’amore prende il sopravvento e i miei pensieri diventano quindi irresponsabili.

Penso che chi si ostina a restare ad abitare alle falde del Vesuvio, dovrebbe firmare una liberatoria alla Protezione Civile: in caso di eruzione, si accetta di non ricevere alcun aiuto dallo Stato.

Io la firmerei subito, ma ad un patto.

Se la mia incoscienza deve ricadere su di me, perché affronto il rischio del Vesuvio, vorrei che l’incoscienza praticata dallo Stato attraverso i suoi Rappresentanti ricadesse sugli stessi.

Essi stanno martoriando quella Natura, depositando sopra quella terra infuocata, montagne e montagne di rifiuti, urbani e pericolosi, ottenendo come risultato l’avvelenamento dell’aria, del suolo e del sottosuolo, altro che eruzione, fenomeno naturale, questo al contrario è un vero e proprio cataclisma, innaturale, perchè pensato e attuato dal genere umano.

 Questa grande sopraffazione sarebbe sicuramente da combattere, ma le forze in campo sono impari: da un lato c’è l’aspirante cittadino di queste terre con le mani nude e mosso dall’amore per la sua terra, dall’altro c’è lo Stato, con tutta la sua forza e mosso dagli interessi economici che girano intorno alla Monnezza.

In queste ultime mattine non posso più aprire le finestre poiché i miasmi di quelle montagne di rifiuti mi fanno vomitare, e penso allo Stato come a un patrigno che sta avvelenando i suoi figli.

Saluti amarissimi da un Anonimo Vesuviano di Boscoreale.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares