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In Ricordo di Pierangelo Bertoli

6 anni fa moriva Pierangelo Bertoli, Eppure la sua musica soffia ancora...

Esattamente 6 anni or sono moriva questo Artista (la maiuscola non è casuale) troppo presto dimenticato dal pubblico. Uno dei massimi rappresentanti, ma sicuramente il meno conosciuto, della scuola emiliana e modenese in particolare, degno di figurare al fianco di nomi come Dalla, Guccini, Vasco o Ligabue.
Fin dal suo disco d’esordio nel 1973, pubblicato come inserto ad una rivista militante, si capisce come questo artista saprà spaziare dalla canzone a tema, politicamente schierata, alla canzone d’amore più pura. Il primo successo arriva però 3 anni dopo, anni in cui pubblica per Caterina Caselli l’album Eppure Soffia, contenente l’omonima canzone. In questa canzone c’è tutto Bertoli: impegno sociale, la canzone è un meraviglioso inno all’ecologia, romanticismo, poesia ma anche la semplicità di un autore profondamente legato alla terra e alla natura. Iniziano così anni di attività frenetica per l’autore che sfornerà, sempre in collaborazione con la Caselli, sino al 1981 un vinile l’anno. Sono di quegli anni alcune delle sue canzoni più famose: A Muso Duro, riflessione sul ruolo del cantautore; Certi Momenti, canzone pro-aborto, o almeno sulla libertà di scelta della donna e Pescatore, cantata con Fiorella Mannoia, che rappresenta la sua consacrazione anche a livello popolare.
Inizia quindi un periodo di produzione meno frenetica, seppur costante, in cui l’artista gira l’Italia in concerto; esperienza che porterà su disco nel 1986 con "Bertoli & Bertoli - Studio...Live".


Del 1988 l’album Sedia Elettrica, dove parla, per la prima volta, della sua condizione di disabile. Bertoli infatti, in conseguenza di una poliomelite avuta da bambino, è costretto su una sedia a rotelle per tutta la vita. Nel 1989, altra consacrazione a livello popolare, vince un Telegatto per uno spot televisivo della "Lega per l’emancipazione dell’handicappato".
Nel 1990, segno di un’ormai raggiunta notorietà, canta, in coppia con Elio e le storie Tese, la sigla di Mai Dire Mondiali. Dell’anno successivo invece la sua prima sorprendente partecipazione al Festival di Sanremo, con la canzone Spunta la Luna dal Monte, cantata in coppia con i Tazenda. Canzone che frutterà a Bertoli il suo primo disco di Platino e il suo maggior successo a livello commerciale. Successo che però non gli fa dimenticare quello in cui crede, e la sua vera "anima": si troverà infatti in piazza San Giovanni al concerto contro la guerra del Golfo insieme a Gino Paoli. L’anno successivo si ripresenta a Sanremo, questa volta con una canzone (Italia d’Oro) socialmente forte, di denuncia contro la mafia e le tangenti (pochi prima di Tangentopoli e della strage di Capaci).
La sua carriera proseguirà con altri 3 album inediti di cui l’ultimo, 301 Guerre Fa, pubblicato pochi mesi prima la sua morte. In questa sua ultima produzione Bertoli ci lascia con una canzone Così, lasciandoci un ricordo di sé, maturo e consapevole.

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