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Ileana Argentin e la dignità di una "disabile del cazzo"

“Falla stare zitta quell’handicappata del cazzo!” E’ questo il grido che si levava ieri dai banchi della maggioranza, mentre tentava di prendere la parola Ilena Argentin, deputata disabile eletta tra le fila del Pd.

La parlamentare democrativa voleva intervenire nel dibatto per denunciare le intimidazioni avvenute da parte del pidiellino Osvaldo Napoli nei confronti del suo assistente. Come è noto infatti dall’inzio della legislatura l’Argentin non avendo la mobilità delle mani per manifestare il proprio assenzo si avvale del supporto di un suo assistente che applaude per lei.

Ma ad alcuni mebri della maggioranza di governo questo comportamento ha dato fastidio, in quanto erano in grande difficoltà nel processo di approvazione dell’ennesima legge vergogna: l’ignobile “processo breve”.

Molti dei parlamentari del Pdl e della Lega ormai hanno perso la testa. Presi dalla foga di far passare tutte le leggi che gli vengono imposte dal proprio leader Silvio Berlusconi non guardano più in faccia a nessuno, nemmeno ad un rappresentante del Popolo che per la sua particolare condizione fisica necessiterebbe un surplus di rispetto.

Inveire contro un deputato disabile in parlamento rappresenta un altro traguardo negativo che contraddistingue le truppe berlusconiane e bossiane.

Chi ha avuto modo di ascoltare alcuni discorsi tenuti dall’Argentin in Parlamento non ha potuto far a meno di notare la propria lucidità ed intelligenza politca, la sua dignità e la sua professionalità nel ricoprire il suo altissimo ruolo nonostante le disabilità fisiche .

Solamente due forze politiche barbare, becere ed antidemocratiche come il Pdl e la Lega nord potevano assumere nei suoi confronti attegiamenti inguriosi e altamente offensivi.

A ragione ieri la deputata concludeva il suo intervento così: «Non desidero le scuse di nessuno. Credo che lei (rivoloto a Fini, ndr) mi conosca abbastanza per sapere che non strumentalizzo mai queste cose. Ma se desidero applaudire un mio avversario, lo faccio come credo e quando credo. Se non lo posso fare con le mie mani, lo faccio con le mani di chiunque». 

Dinanzi a fatti del genere non si può che constatare che i portatori del vero handicap - nel senso di mancanza - in questo caso non fisico ma morale, politico e civico non è Ileana Argentin ma i rappresentanti di forze politiche come la Lega e il PdL che pur di portare avanti I loro disegni politici traviliacano tutte le regole del vivere e del convivere civile.

Per la libertà del suo pensiero e la limpidezza della sua mente riesce difficile reputare Ileana Argentin una disabile, sicuramente, però, i seguaci di Berlusconi e di Bossi rimangono degli inguaribili “servi sciocchi”, di cui prima o poi l’Italia si dovrà liberare.

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