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Il privilegio di manifestare

Domani c’è il grande evento, e nonostante tutto la CGIL rimane l’unico sindacato confederale che ancora si distingue dagli altri due, quelli che non amano il sano conflitto sociale.

L’attuale governo, fortemente reazionario, sta distruggendo quelle poche garanzie che i lavoratori possiedono, dal testo unico sulla sicurezza fino ad arrivare ai cosiddetti scioperi virtuali.

Ovviamente la manifestazione di domani sarà piena di forze politiche variegate di sinistra, e ognuno di esse reclamerà il proprio modello economico e sociale. Le grandi fabbriche stanno chiudendo, numerosi operai rimarranno senza lavoro, altri sono in cassaintegrazione, delle piccole aziende non ne parliamo neanche.

Certo, c’è la crisi mondiale.

Ma il rimedio esiste, e invece si stanno distruggendo quegli anticorpi sociali indispensabili, come ad esempio l’intervento dello Stato. Invece di regalare i nostri soldi alle banche, le quali a sua volta le elargiscono alle imprese; oppure prendere i soldi dalle risicate pensioni e al poco Stato Sociale rimasto, che cosa si fa? L’opposto di quello che aveva fatto il Presidente Americano Roosevelt per rimediare alla crisi del’29: si privatizza!



Mi si taccerà di Comunismo, o ancora peggio di Statalismo, ma bisogna assolutamente nazionalizzare. Dalle Banca fino alle grandi imprese che stanno frammentando il lavoro. Quest’ultimi appaltano tutto a piccole società, con il risultato di mandare a casa i lavoratori in esubero. In più creando numerose piccole aziende al di sotto dei 15 dipendenti, in maniera tale che i dipendenti non abbiano nessun diritto e vengano tutti precarizzati.

Ecco care teste di capra, domani non tutti parteciperanno alla manifestazione, e quindi partecipate anche per loro che sono la maggioranza.

Sono i precari che ovviamente non possono scioperare perchè gli dicono che quella è la porta, sono quelli che lavorano come animali nelle cosiddette aziende a "conduzione familiare", che di familiare non hanno proprio nulla. Sono i cosiddetti "liberi professionisti", perchè non potete immaginare quanti ragazzi sono costretti ad aprire la Partita Iva per poter lavorare. Ma a questo dramma dedicherò un post a parte. Sono i disoccupati che per poter sopravvivere lavorano in nero, e sinceramente lo sciopero per loro è una parola che non possono conoscere e nemmeno pronunciare.

E manifestate anche per tutti gli stranieri che rimarranno senza lavoro, e che per colpa della maledetta Bossi-Fini diventeranno tutti clandestini.

E’ un paradosso, ma per un giorno, domani, sentitevi un po’ privilegiati.

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