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Il pdl e gli impresentabili: dopo Lassini e Berlusconi a Milano arriva la figlia del boss a Napoli

Nunzia Stolder figlia di un noto camorrista campano è stata candidata dal Pdl per le comunali di Napoli. Sosterrà il candidato a sindaco del centro destra Gianni Lattieri. In un’intervista al Corriere della sera la trentenne ha dichiarato “Io ho seguito una strada completamente diversa da quella della mia famiglia e chiedo di essere giudicata per quello che sono, non per il cognome che porto".

Il quotidiano di via Solferino così presenta la giovane candidata: ”Il suo cognome fino a qualche anno fa nella zona di Forcella era il simbolo del potere malavitoso. Stolder, appunto: il clan capeggiato da Raffaele, il padre di Nunzia, legato ai Giuliano da alleanze criminali e da vincoli matrimoniali. E' stato arrestato l'ultima volta alla fine di ottobre del 2009, quando fu bloccato dalla polizia mentre assaltava, pistola in pugno, un'auto guidata da due ucraini”.

Cosa ci si può aspettare da un partito come il pdl che è rappresentato in Campania da un politico come Nicola Cosentino indagato per il reato di concorso esterno in associazione camorristica?

Il pdl è lo stesso partito che ha candidato a Milano Roberto Lassini, noto autore dei manifesti “Via le Br dalle procure” ed un certo Silvio Berlusconi pluri indagato per reati che vanno dalla corruzione al falso in bilancio, dal finanziamento illecito ai partiti all’appropriazione indebita, dalla frode fiscale alla falsa testimonianza, dalla concussione allo sfruttamento della prostituzione minorile.

Non sarebbe meglio scegliere candidati meno chiacchierati e più onesti? Come si dice “in politica la forma è sostanza”.

E’ proprio vero come ha denunciato molte volte il presidente dell’Antimafia Beppe Pisanu (anche lui del PDL) che le liste elettorali per le amministrative sono piene di persone indegne. Meglio stendere un velo pietoso sui candidati per le politiche.

Commenti all'articolo

  • Di Antonella Policastrese (---.---.---.72) 30 aprile 2011 12:27
    Antonella Policastrese

    Non c’è più ritegno.S’è perso il senso del pudore e della vergogna. Non c’è bisogno di zingara per sapere che alcuni personaggi vanno tenuti lontanissimi dalla politica. Non è per l’essere prevenuti contro questo o quello,ma è risaputo come la criminalità organizzata opera, come siano stati scelti nel passato, i candidati sui quali si contava ed eletti con una marea di voti. La camorra ,la ndrangheta, la mafia stanno compiendo il salto di qualità, candidando direttamente parenti e figli all’interno delle istituzioni, che saranno la loro roccaforte per tutti i loschi affari e in più tutelati da una legalità a un unico binario:la loro. Il giuramento diventa funzionale sul come operare proprio in funzione delle istituzioni senza che nessuno possa arrestarli o condannarli, tantomeno requisire i loro patrimoni.Ci hanno ridotto a sottostare a un governo delle tribù e quella criminale è la vincente. Non siamo più una nazione, non siamo niente. Grazie a tutto lo sfascio prodotto non si può che assistere a scorrerie vandaliche, per intervenire sul campo da padroni così come stanno facendo questi signori. I signori del crimine in doppio petto e tailleur. Se ci fosse ancora una legge valida e la corruzione non imperante sarebbero stati dichiarati illegali tutti i partiti che accolgono nel loro seno i virus della Democrazia. Purtroppo basterebbe spulciare specie a sud i componenti anche dell’IDV e ci accorgeremmo che in Calabria si usano due pesi e due misure. Il tracollo è dietro l’angolo. Ci hanno imbavagliato privati anche della parola e il riscatto è un qualcosa di molto fumoso qualcosa che non si intravede chissà per quanto ancora. Lo sfascio delle istituzioni è proprio questo.

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