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Il male del Sistema Carcerario

 Il male del Sistema Carcerario

Ormai sono tre anni che ho cercato attraverso il mio blog di sensibilizzare più gente possibile verso il problema del nostro Sistema Carcerario e ricordo ancora il mio primo articolo sul carcere qui su Agoravox.
 
Eppure di strada ne abbiamo fatta, con il passar del tempo ho incontrato amici virtuali che poi sono diventati reali, i quali a sua volta hanno cercato di parlarne coinvolgendo più gente possibile.

Primo tra tutti l’amico Daniele Verzetti il Rockpoeta e Alessandro Tauro.

Purtroppo durante il percorso ho conosciuto Ornella e quanto mi sarebbe piaciuto conoscerla per altri motivi. Invece la conoscenza è avvenuta per la morte di suo figlio (che invece conoscevo) Niki Aprile Gatti nel maledetto carcere di Sollicciano.

E ancora ricordo l’intervista del Garante dei detenuti Franco Corleone, potete sentirla qua, e quanto male ha fatto sentirgli dire che quel carcere non creava tanti problemi ai detenuti e il "suicidio" di Niki era stato un caso perché era raro che avvenissero lì dentro. E mi viene il voltastomaco sentire dichiarazioni poi smentite dai fatti, nonostante l’archiviazione, su Niki.

Le ultime parole famose perchè dopo di lui, tanti altri sono morti. Poi scoppiò pure una rivolta nell’agosto scorso. Il 2009 si è concluso con il "record" storico delle morti nelle Carceri. Sollicciano fu il carcere con più morti in assoluto!

Ma il 2010 si appresta a superare di gran lunga il maledetto record precedente. Una frequenza aritmetica di un morto ogni due giorni, e ben cinque al mese sono suicidi o presunti tali. C’è il problema del sovraffollamento, ma in realtà il problema maggiore è il Sistema Carcerario, ed è questo che andrebbe messo in discussione.

Il Governo è pronto ad affrontare l’emergenza costrunendone altre di carceri, addirittura appaltandole alla Protezione Civile. Altre speculazioni, altre futuri "appaltopoli" che forse non sapremo mai se passerà questa maledetta legge sulle intercettazioni. Come non sapremo mai le (purtroppo) future morti dei detenuti in circostanza poco chiare. E le battaglie che ne conseguono.

Il Sistema Carcerario funziona in modo da punire i detenuti, senza puntare alla rieducazione, e crea inevitabilmente le violenze da parte delle Guardie Carcerarie. E non si risolve colpendo le mele marce, ma colpendo il Sistema stesso che le crea. Perché tutto è funzionale ad Esso.

Eppure basterebbe semplicemente rispettare la Costituzione, proprio come la sta applicando la bravissima direttrice Lucia Castellano del carcere di Bollate. Un carcere modello ove i detenuti vivono in condizione dignitose, lavorano, si riabilitano e infatti è l’unico carcere dove una volta usciti non c’è rischio di recidività.

Sì, perché il Sistema Carcerario punta a far ritornare gli ex detenuti una volta usciti: una volta condannati, lo devono essere per sempre!

Care teste di capra, vi invito a firmare l’appello di Carta
semplicemente mandando il vostro nominativo all’indirizzo [email protected]. Preoccupante il fatto che non si sia arrivati nemmeno a trecento firme.

Ma anche un semplice "clic" vi pesa?

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