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 Home page > Attualità > Politica > Il Residente del Consiglio e il governo del fare (i fatti suoi)

Il Residente del Consiglio e il governo del fare (i fatti suoi)

Siamo arrivati a -4 giorni dal 14 dicembre. L’esito appare incerto. E’ probabile che, seppur di stretta misura (il ricettario della politica catalogherà il tutto con la formula q.b.), il governo del (malaf)fare otterrà la rinnovata fiducia.

Dopo l’insensato rogo contro qualsiasi ipotesi “ribaltonista” ecco che il governo si appresta a ricevere il sostegno da parte di una piccola (ma determinante) armata di trasformisti, che espletano giustamente le loro funzioni senza vincolo di mandato, seppur spinti da famelica cupidigia e dal desiderio di assurgere ad altro (alto) grado rispetto al loro essere signori nessuno.

L’arruolamento della nuova accozzaglia di signori nessuno (destinati a divenire ex-nessuno come molti altri, ma pur sempre nessuno, soggiacenti agli ordini di un unico e incontrastato dominus) punta in varie direzioni: si va dai radicali d’accatto (distanti anni luce da ciò che era e rappresentava, nei miei anni migliori dedicati alla militanza in quel partito, ormai irriconoscibile e trasfigurato), passando per qualche ex di qualcos’altro (ex UDC, ex LEGA, ex PDL, ex PD, ex IDV, ex API, MISTI), attraversando la Südtiroler Volkspartei sempre pronta a puntellare i governi di turno in cambio di concessioni (più fondi al Parco Nazionale dello Stelvio e maggiore autonomia e fondi per la Provincia Autonoma di Bolzano) destinate, magari, a diventare carta straccia, per approdare all’integerrima Italia dei (porta)valori di Di Pietro (non è ben chiaro da quale lotteria paesana abbia estratto tanti candidati ondivaghi).

In sintesi si cercano, ossessivamente, le solite “discinte di regime” disposte e pronte a vendersi al miglior offerente.

Poco importa se questo misero Paese rimarrà condannato a restare sotto sequestro da parte di chi ha l’immarcescibile interesse a farsi i fatti suoi.

Non ci resta che sperare, in quel giorno o nei successivi, nella giusta ed equa decisione della Corte Costituzionale, chiamata – ancora una volta – a sancire se in Italia può e deve esistere e sopravvivere il principio della legge uguale per tutti.

Intanto, buon 14 dicembre a tutti: puritani e, ovviamente, vendute di regime.

In attesa di un’Italia migliore.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.47) 10 dicembre 2010 10:34
    Damiano Mazzotti


    Non si sarà un’Italia migliore senza nuovi politici migliori...

    Cambiano le sigle dei partiti ma non gli esponenti dei partiti e i leader...

    Si può andare avanti ancora due anni a far finta di cambiare ma poi crollerà tutto...

  • Di paolo (---.---.---.126) 10 dicembre 2010 19:44

    No caro Damiano , non ci saranno politici migliori fin quando non ci sarà un’Italia migliore .

    Questi politici sono espressione del popolo italiano ,eletti o meno direttamente , sono la rappresentanza dei peggiori difetti di un popolo che ha perso quel minimo di valori di riferimento che danno significato all’essere una nazione e non una pura espressione geografica (von Metternich 2 Ago 1847).

    paolo
  • Di Giovanni Maria Sini (---.---.---.215) 11 dicembre 2010 00:01
    Giovanni Maria Sini

    Ci sarà un’Italia migliore chiamata a pagare il riscatto di questi ultimi anni.
    Quell’Italia, sin qui disillusa e anestetizzata, arriverà a capire il senso della democrazia e della rappresentanza che non vanno cedute con una delega in bianco sprovvista di adeguata partecipazione e controllo.
    Quell’Italia migliore esiste, lavora, certo opera in altri ambiti rispetto al commensalismo o all’inquilinismo familistico eretto a sistema da lorsignori.
    E’ quell’Italia che non sarà disposta a passare dalla schifo allo spavento e sarà chiamata ad un forte atto di testimonianza e di risveglio democratico.
    E’ quell’Italia inespressa e mal rappresentata che deve ancora capire che l’interesse collettivo deve primeggiare sull’egoismo e sull’utilizzo personale della politica.
    E’ l’Italia che non può continuare a sentirsi mortificata, quotidianamente, e relegata ad un ruolo soccombente dai prepotenti di turno.
    E’ l’Italia che non può e non deve smettere di sperare, nonostante l’elevato livello che il disgusto ha raggiunto.
    E’ l’Italia di quegli italiani che non hanno mai avuto il desiderio di servire e sottostare all’affarismo, alla clientela, all’imperante menefreghismo di matrice eversiva (rispetto alla legge e alla Costituzione).
    E’ l’Italia diversa e distante da quell’unico ottimista che ha sin qui tutelato ed ereditato i vizi peggiori della Prima Repubblica: dalla parte più deteriore del PSI, ai Lupi di Comunione e Liberazione, passando per le mai dome madame fasciste più fasciste dei peggiori fascisti, agli accattoni di regime, agli elemosinanti del potere, agli ossequiosi e ai sempre proni, ai secessionisti avidi di ministerialismo e orgie romane.
    E’ l’Italia degli italiani che non possono più girar la faccia dall’altra parte.
    Malgrado il gran senso di vomito.

  • Di Jerry Masslo II CèL (---.---.---.155) 11 dicembre 2010 01:10

    in Estate è successo di tutto, un malgoverno organizzato zeppo di piduisti in piena deriva autoritaria è sembrato ostentasse pose e mosse addirittura del nazismo, poi è ha preso la scena kossiga e dopo accuse pubbliche di delirio e perversione nazistoide, e aveva tantissimi di quei tratti, i metodi stalinisti, metodo Boffo, propopanda, dossier che evocavano la stasi, hanno richiesto di chiedere ai motori di cossiga e stalin, e i motori avrebbero dovuto riportare le accuse assolute contro stalin di un democristiano e invece? kossiga esaltava stalin e la sua costituzione e addirittura chiedeva a Bertinotti di non rinnegarlo!!! un democristiano? tutto ha cominciato a spiegarsi e si è evidenziato che ci sarebbe stato un trauma generazionale.

    gelli garantiva a kossiga il suo alone nazistoide ma leggendo tutta la biografia di gelli si scopre che sebbene ebbe contatti perfino con goering, infine riparò nella Sardegna dell’ex emerito, agente stalinista a Sassari aquartierato nei pressi di San Pietro.

    kossiga ha richiamato alla memoria kosygin, se era stalinista doveva avere un referente a Mosca e kossiga aveva parlato di sinarchia e in via kosygin a Mosca c’è l’istituto di fisica Lev Landau. e recenti studi mostrano vicinanza della fisica di Landau con quella di Ettore Majorana e leggendo le biografie e lo stile non riescono a distinguersi e le date coincidono e i viaggi e le frequentazioni. e poi scorrendo le biografie dei rivoluzionari è risaltata la frequenza della matematica che è diventata una costante rivoluzionaria!!!

    ma kossiga falso nazistoide e in realtà stalinista ha richiesto di scendere all’inferno per verificare se non ci fossero stati altri falsi nazisti e stalinisti e karl adolf eichmann risulta stalinista e incrociando le sue date con quelle di Majorana Landau e Lev Trotsky si legge una CRONOLOGIA DELL’ORRORE.

    eichmann come nazista è stato descritto banale, banale, banale, banale, banale per milioni di volte fa inspiegabile e invece come stalinista si spiega tutto, da prima della guerra fino alla sua cattura in Argentina e il suo processo e la sua condanna come nazista. avrebbe potuto ingannare tutti ma non Majorana Landau, e Majorana Landau vince premio nobel ma non potrà fare come Fermi che riparò in USA, incidente, sembrava rappresaglia ma ora si vede che l’ASSOLUTO ABOMINIO DI MACCHINA DELL’IGNORANZA di stalin doveva proteggere i suoi inganni dall’uomo più ingannato di tutti, catturato con TERRORE nazista costruito da stalin e alimentato ben oltre hitler.

    e in Italia tuttora c’è uno stadio dello stalinismo occulto che ci applicava un trattamento marxista distruttivo da vendetta planetaria occulta e kossiga doveva pure controllare la matematica in specie dei luoghi di Majorana Archimede Pitagora e fin dai bambini, ultra segreto di stalin che per la deterrenza faceva contrallare anche ai nemici e con veto planetario di tutti i blocchi!!

    la matematica sembrava una scienza innocua e invece i deliri di marx e le ulteriori abiezioni di stalin l’hanno resa più rischiosa di qualunque altra cosa sul pianeta terra.

    ultra trauma, ho registrato un blog per isolare l’argomento, e spero possa rimuovere tutto per recare oblio a tutti gli ingannati dalla macchina dell’ignoranza quando non ci saranno più stalinismi.

    http://liberazioneuniversale.wordpr...

    Conoscenza è Liberazione

    universale

    CèL

    GOVERNO DI LIBERAZIONE e lodo antistalin


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