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Il Populismo compra casa a Lampedusa

Ieri al libro della storia d’italia si è aggiunta un'altra triste pagina. La strategia era perfetta e studiata a tavolino. Mentre il parlamento Italiano era impegnato a votare un’altra legge-vergogna, il cosiddetto processo breve, il Presidente del Consiglio si recava a Lampedusa. La visita aveva un duplice obiettivo. Il primo era quello di continuare la consolidata “politica degli annunci” del Governo che consiste nel mascherare la propria inefficienza con inconsistenti piani propagandistici. Il secondo scopo fortunatamente non andato a buon fine era quello di distogliere l'attenzione dei media dalla discussione sull’ennesima legge ad Personam proposta dalla maggioranza per salvare il proprio Leader.

Ma andiamo con ordine.

Silvio Berlusconi ha proposto (dinanzi ad una folla osannante a favor di telecamere) di risolvere l’emergenza degli immigrati stipati sull’isola di Lampedusa, annunciando sgravi fiscali per i residenti, il supporto di sei navi che dovrebbero far la spola con il loro carico di disperati con inesistenti centri di accoglienza, la costituzione di un Casinò sull’isola, il rilancio della sua immagine incrementando le aree verdi. Per suggellare il tutto il Cavaliere ha comunicato di aver comprato casa nell’isola siciliana con l’intenzione far sentire la sua vicinanza alla popolazione.

Non si sa se gli italiani vivano un sogno od un incubo, sicuramente se si affidano ad un premier che vuole risolvere I problemi acquistando case nei luoghi colpiti da gravissime emergenze il collasso è vicino.

Mentre il Premier in Sicilia comunicava I suoi ultimi acquisti immobiliari, il Parlamento italiano si incagliava nella discussione sul processo breve, imposta dalla maggioranza. Non si discuteva di problemi reali, della riforma fiscale, della "epocale" riforma della giustiza, degli sgravi alle imprese, ma dell’ennesimo salvacondotto per una persona precisa: il Presidente del Consiglio.

Il disegno di legge infatti include un emendamento che dovrebbe portare ad un taglio dei tempi di prescrizione per gli incensurati, segnando la fine del processo Mills che lo vede imputato.

Per fortuna non tutto è andato per il verso giusto. Il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa nel corso del dibattito parlamentare ha mandatto letteralmente a quel paese il Presidente della Camera Fini e il capogruppo del Pd Franceschini colpevole di non aver solidarizzato con lui per gli insulti ricevuti da parte dei molti cittadini che si erano riuniti in segno di protesta a Piazza Montecitorio.

Il Presidente della Camera si è visto costretto a causa dell’elevatissima tensione politica a sospendere la seduta, provocando uno slittamento dei tempi di approvazione del provvediemto.

Grazie a La Russa i giornali di oggi non parlaranno solamente del Presidente Salvatore che comprando casa a Lampedusa salva l’isola dagli immigrati cattivi, ma di un Governo in stato confusionale e di un ministro inadeguato che manda a farsi benedire non solo il Parlamento ma anche una concezione seria della Democrazia in Italia.

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