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 Home page > Tribuna Libera > Il M5S e il paradosso politico italiano

Il M5S e il paradosso politico italiano

Avete presente il paradosso di Achille e la tartaruga? Si riassune così: supposto che Achille sia dieci volte più veloce della tartaruga, in una ipotetica gara con la tartaruga che parte con un vantaggio di 10 mt, quando Achille ha percorso 10 mt, la tartaruga è ancora avanti di 1 mt, quando Achille ha percorso 1 mt la tartaruga è avanti di 10 cm, quando Achille ha percorso 10 cm etc. Insomma Achille non raggiungerà mai la tartaruga.

È una speculazione intellettuale che rende bene l'idea di cosa stia succendo tra il PD nelle vesti di Achille, ed il M5S in quelle della tartaruga. Per quanti sforzi faccia Pierluigi Bersani, o chi per lui, per agguantare Beppe Grillo rimarrà sempre un passo indietro. Riduco del 30% gli emolumenti (vedi Grasso-Boldrini) = non basta; riduco le province = non basta, dimezzo i parlamentari = non basta etc.

È un paradosso che però ha un fondamento logico nel fatto che la gara è truccata. Il PD si muove su una linea di regole istituzionali, il M5S su quella della totale distruzione dello Stato in tutte le sue forme istituzionali. Bersani è un politico, magari screditato, ma pur sempre un politico; Grillo è un blogger-derivato che vuole resettare la politica e sosttuirla con un consenso diretto e decisioni che maturano solo sul web, la cosidetta "democrazia liquida". Sono due concezioni della società radicalmente diverse e tra loro antagoniste.

Ma come è stato possibile arrivare a questi punti? Iniziamo dal substrato culturale.

Facciamo un passo indietro, ovvero a prima della costituzione del M5S come oggi lo conosciamo. L'Italia, soprattutto negli ultimi dieci anni, con la crisi dei partiti radicali storici sia di destra che di sinistra e la contestuale delegittimazione del sindacalismo, ha visto l'emersione dei movimenti antagonisti al sistema, come i no-global, no-Tav, no-nucleare, centri sociali, ecologisti della green economy e via via, di tutti gli "sfigati" (termine generico) in circolazione che non sono riusciti, vuoi per colpe loro, vuoi per circostanze oggettive, a realizzare un loro "progetto di vita". Tutti uniti in una visione di "alter-mondialismo" che si oppone alla visione neoliberista delle classi dirigenti europee e mondiali. Il mantra che li ha guidati, e che tuttora li guida, è la lotta estrema contro tutti i processi di "globalizzazione", regolati od imposti, da organismi come il G8, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, la BCE etc. Il loro antagonismo totalizzante si è svolto sia sul territorio (vedi i gravi fatti di Roma, Genova, Val di Susa) che sulla rete internet dove hanno trovato un ambiente ideale di aggregazione con il supporto dei blogger. Messora e Martinelli, i supervisori spediti d'urgenza dal duo Grillo-Casaleggio a Roma per strigliare i neoparlamentari grillini, sono in effetti due blogger, mentre Gianroberto Casaleggio, così come Paolo Barnard, teorizzatori della "decrescita felice" sono figure alquanto più complesse non fosse altro per il loro diversi curriculum professionali.

Arriviamo quindi a Beppe Grillo e al M5S

Il comico genovese, dopo un inizio di carriera sulla falsariga del grande caratterista Gilberto Govi, l'antesignano dei comici genovesi della proto tv italiana degli anni cinquanta, spinto da istinti pre-politici, quali per esempio la denuncia del consumismo nelle sue forme più aberranti, grazie alle sue indubbie qualità comunicative mischiate ad una vena di comicità sdrammatizzante (mix indubbiamente vincente), ha finito con l'entrare in rotta di collisione con tutti coloro che cercavano una sponda mediatica capace di suggestionare le folle. Più che un populista, Grillo andrebbe quindi definito un novello Savonarola. L'evento di sintesi si è consumato su internet con la saldatura tra l'area dell'antagonismo culturale ed il comico irriverente e trasgressivo. In sostanza Grillo ha fatto una sorta di "raccolta differenziata", coagulando attorno a se tutto quel mondo dell'antagonismo istituzionale che fino ad allora si era mosso in ordine sparso, colpendo gli obiettivi sensibili, ma senza una vera e propria strategia comune.

Questo rassemblement Grillo (Casaleggio) lo ha chiamato "Movimento cinque stelle" (M5S).

Ma il paradosso politico dov'è?

Il paradosso politico è che a sdoganare questo movimento che vuole la distruzione del sistema politico italiano, ivi comprese le Istituzioni che esso rappresenta, sono stati proprio gli stessi politici del cosidetto "arco costituzionale", oggetto principale di questa strategia distruttiva. Insomma vittime della loro meschineria e dabbenaggine, bloccati sulla figura di Silvio Berlusconi, vero deus ex machina dei disatri italici, hanno finito con lo spingere il proprio elettorato tra le braccia di Grillo, portando al centro delle Istituzioni, ovvero dove pulsa il cuore della democrazia e che si chiama Parlamento Repubblicano, i loro avversari mortali.

Che dire? Un autentico suicidio intellettualmente assistito, per usare le stesse parole di Grillo, o se vogliamo, per dirlo più terra terra, un autentico capolavoro di cecità politica e strategica.

Adesso è assolutamente inutile rincorrere il M5S sul suo terreno, perché proprio come nel paradosso di Achille, il PD non potrà mai raggiungerlo e Pierluigi Bersani (o chi per lui) per quante fughe faccia in avanti, non riuscirà mai ad agguantare Beppe Grillo che rimarrà sempre un passo più avanti.

E allora?

Allora le strade possibili sono realisticamente due: o il M5S, respirando l'aria "friccicarola" di Roma si imbastardisce e molla un po' del suo furore ideologico, piegandosi a qualche, seppur parziale compromesso con il PD per dare corso a delle riforme condivise venendo però meno alla sua "mission ", oppure si ricostituisce l'immondo sodalizio PD, PDL più Centro per fare che non è dato sapere, visti i veti incrociati sugli argomenti sensibili, con la prospettiva di andare poi incontro a disastri elettorali e danni, forse irreparabili per tutti.

Poi con il rischio concreto che, l'unico ad uscirne rafforzato, sarebbe proprio quel Silvio Berlusconi che non ha un partito ma una associazione d'intenti molto omogenea e radicata nella testa di molti italiani al di sotto di ogni sospetto.

Entrambe le due strade hanno probabilità di concretizzarsi pressoché nulle e non tragga in inganno la vista di un Beppe Grillo agghindato di tutto punto, in giacca e cravatta, per l'incontro con Napolitano, per lui è un travestimento al solo scopo di confondere le idee. L'opinione che ha Grillo del capo dello Stato e di cosa egli rappresenta non sto a ripeterla ma è cosa ben nota.

La terza soluzione, che spero sarà quella che emergerà dalle prossime probabili ed imminenti elezioni, è quella che lo "spavento elettorale" abbia una funzione salutare sia nel responsabilizzare i politici che il loro potenziale elettorato, e ad indurre entrambi alle scelte conseguenti per evitare la soluzione utopica della rivoluzione dei massimi sistemi, che nessuno sa esattamente cosa sia ma di cui si conoscono i rischi tremendi che corriamo.

Insomma un avviso ai naviganti di cui dobbiamo essere comunque grati a Beppe Grillo e nel contempo celebrare l'ennesimo paradosso italico, ossia che per salvare questo paese forse ci vorrà un comico, dopo che per anni abbiamo fatto ridere il mondo.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.111) 23 marzo 2013 11:27

    La tua speranza è anche la mia: di fatto siamo già in campagna elettorale e Bersani in questo è in vantaggio - ora le proposte sono dell’incaricato a formare il Governo, hanno un peso diverso -

    Da questo punto di vista è un peccato che non abbia un partito a seguirlo, anzi direi che -la notte dei lunghi coltelli- da quelle parti è già iniziata. 

    Ora i grilliani possono rifiutare quanto vogliono, vista la situazione si spera che gli italiani siano svegli ......

    Qualcuno dovrebbe invece avvisare gli elettori di Grillo che sono in gravissimo ritardo: mentre loro teorizzavano la -decrescita felice-: Berlusconi ed i "liberisti" amici suoi, Fornero inclusa........l’avevano già realizzata. A Grillo bisogna chiedere di passare qualche tempo con gli "esodati": loro sicuramente sono già fra i "felicissimi", mentre i disoccupati sono solo speranzosi, attendono mille euro mese di Reddito di Cittadinanza (punto 1 del programma)....so che hanno smesso di cercare lavoro....

    Su Berlusconi che dire?? Gli Dei ci aiutino.......!!

    Però dobbiamo dirlo: noi italiani siamo dei fenomeni!!!! propongo una commissione parlamentare, guidata da un grilliano,ovviamente, che chiarisca come siamo riusciti ad accumulare questo gap culturale......
    Enzo
  • Di GeriSteve (---.---.---.176) 23 marzo 2013 11:39

    mah...
    a fare futurologia se ne possono vedere tante.

    Io ne aggiungerei almeno una:
    come nei decenn i precedenti c’era la strategia della tensione con il rischio di golpe da parte di un salvatore della patria, che lui sì che saprebbe governare (mentre gli eletti dal popolo no) , oggi c’è la strategia della depressione, con il rischio di golpe da parte di chi sostiene di essere in grado di portare il paese fuori dalla recessione, mentre i votati dal polpolo fanno a gara a non governare.

    In entrambi i casi, la prima, sicura vittima è la democrazia: spero proprio di non averci azzeccato, ma qualche timore ce l’ho

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.228) 23 marzo 2013 19:19

    Ottima la ricostruzione del processo di formazione del rassemblement .

    Inesistente la spiegazione delle cause dello "sdoganamento" di un movimento che vuole la distruzione del sistema politico italiano.

    "Meschinerie e dabbenaggine" mi sembrano un pò pochine per spiegare una vittoria della portata di quella avuta da M5s. Se ti guardi questo post scritto 3 giorni dopo il risultato elettorale http://mafiepolitica.blogspot.it/2013/03/perche-bersani-deve-dimettersi.html#more ti appariranno chiare le cause della sconfitta storica di Bersani, del PD e dei suoi elettori fidelizzati e supponenti, nonché del perché una parte consistente dell’elettorato non fidelizzato di sinistra si sia spostato verso M5s.

    Per quanto riguarda poi le soluzioni della crisi, mi sembra di capire che opti per "lo spavento elettorale" e il rinsavimento del PD.

    Beh! mi sembra che le cose non vadano proprio nella direzione che auspichi, ma nella edizione di un accordo con il PDL nascosto e per interposta persona (i leghisti - in nome e per conto del PDL - in soccorso di Bersani o del suo successore come premier incaricato ). Una furbata tipica da politici italiani. Ma non sono sicuro che questo avverrà.

    Di certo però una linea vincente verso M5s avrebbe richiesto l’immediata rimozione di Bersani e dei suoi tortellini magici (Fassina, Orfini, ecc. ...) e l’avvio di un confronto duro su alcuni temi atti a depotenziare la rabbia anticasta di larga parte dell’elettorato italiano. Insomma un volto nuovo, non compromesso con il passato, in grado di sfidare M5s. (in fondo in piccolo questa linea si è dimostrata vincente nelle elezioni di Grasso e Boldrini).

    Sul ruolo "salvifico" di M5s, te l’ho detto prima del voto e te lo ripoto oggi, ti stai facendo delle pericolose illusioni.

    Nello stesso blog che ti ho indicato sopra puoi trovare un’analisi del ruolo dell’antipolitica nelle tre precedenti crisi di regime (post prima guerra mondiale - post seconda guerra - post crollo del muro di Berlino). In ognuna di esse l’esplosione di massa della rabbia verso i politici non ha mai avuto questo ruolo "salvifico", non vedo perché dovrebbe averlo oggi, almeno fino ad adesso.

    Il dtr.

     

     

  • Di (---.---.---.200) 23 marzo 2013 21:14

    Io ho una convinzione.... come Craxi pagava il Manifesto per erodere i consensi all allora PCI riuscendoci..ora Silvio paga Grillo per erodere il PD.

    La soluzione e’una sola andare avanti sulla propria linea ed in caso Nuove elezioni.

  • Di paolo (---.---.---.121) 23 marzo 2013 22:37

    Se avessi la verità in tasca saprei come spenderla .

    Tuttavia ho il presentimento , a meno di sorprese , che tutto giri nella direzione di Silvio (processi a parte ) e che per il M5S le nuove elezioni non sarebbero rose e fiori . Del PD non saprei ,scontato Renzi e , vista la presumibile scomparsa di Monti ,Ingroia potrebbe essere un testa a testa col PDL , ma dopo essere arrivati ad un soffio dalla meta ,tornare alla casella di partenza è roba da spararsi .Un incubo.

    Se qualcuno di voi ha le idee più chiare siete pregati di ............
    vi ringrazio comunque .

  • Di (---.---.---.109) 24 marzo 2013 00:48

    Mah, girala come vuoi, noi italiani siamo dei folli, accampiamo scuse ma abbiamo davvero poche scusanti s
    Adesso c’è da soffrire e cercare una strada che sarà in salita e difficile: intanto ne abbiamo imboccata una che ha spaccato parzialmente il sistema ma gli stessi picconatori sono sorpresi, ignoranti e senza alcuna via praticabile per ottenere pulizia da una parte e un minimo di "soccorso sociale" e inversione di tendenza economica, in particolare, urgente, per la manifattura. Solo grandi no!!!
    Lecito, ma chi li ha votati difficilmente, a situazione peggiorata, li rivoterà! Almeno in Veneto è un voto, strabiliante, di protesta...Lega dal 26 all’ 11% e ti dice anche il tasso di cultura politica e sociale che gira da queste parti.

    Ho letto il commento de, il drt. e l’articolo proposto nel link: purtroppo con i se non andiamo lontano ma,
    SE a sinistra non ci fossero mille capetti, novecento dei quali con la puzza sotto il naso, forse non sarebbe nato il PD, magari solo un partito socialdemocratico ma almeno chiaro negli ideali, leale con la classe dirigente e la linea che si è scelto e non staremmo qui a menarcela tanto (avete presenti le mozioni che poi rientravano senza far nascere 212 bandierine rosse???).
    Con i se ed i ma non si fa la storia..... ci sono oggi e domani difficili da affrontare, senza dimenticare ma accettando il risultato delle urne, altrimenti c’è da buttare tutto, l’acqua sporca ed alcuni bambini dentro: bello il nomignolo copia/incolla inventato da Grillo, azzeccato.

    Propendo decisamente per proseguire: ognuno si assuma le proprie responsabilità, quella del PD è un governo Bersani, è questione di serietà nei confronti di chi li ha eletti.

    Berlusconi 5S Monti Lega decidano e votino come credono.

    Se non ve ne siete accorti, conosciuti i risultati, la campagna elettorale è ripartita; oggi tutto avviene in funzione di nuove elezioni a breve, nel frattempo ci faremo del male.
    Enzo
     

  • Di (---.---.---.227) 24 marzo 2013 10:39

    Senza offesa Enzo, lei dev’essere uno di quegli elettori fidelizzati e supponenti del PD costitutivamente incapace di mettere in discussione le scelte dei dirigenti del proprio partito e nel contempo incline a mettere sotto accusa gli elettori, gli italiani e i loro difetti.

    Questa sua supponenza la porta ancora oggi a dire:

    "Propendo decisamente per proseguire: ognuno si assuma le proprie responsabilità, quella del PD è un governo Bersani, è questione di serietà nei confronti di chi li ha eletti"

    Insomma per lei un dirigente politico che è responsabile (lui e non i cattivi italiani che non capiscono la bontà della proposta PD) della perdita di circa tre milioni di propri elettori a vantaggio di di una forza politica diretta da due folli, con obiettivi deliranti, quand’è che deve essere rimosso??????????!!!!!!!!!??????

    L’articolo nel link che lei ha guardato non è " i se e i ma" del senno di poi, ma la spiegazione di una sconfitta clamorosa e l’indicazione di una via per rimediare al disastro storico del novello Occhetto (Bersani).

    Una via che come ricordavo nell’intervento di sopra ha già funzionato per l’elezione dei presidenti di camera e senato.

    Infine dissento anche - seppur parzialmente - dalla sua conclusione: sono tutti in campagna elettorale. No, non tutti, il PDL e M5s si, ma non il PD. Quest’ultimo è impegnato in una diversa strategia, quella del grigio burocrate che parla solo in politichese: Bersani. Sta disperatamente tentando di mettere su un governicchio che gli consenta di arrivare all’appuntamento delle prossime elezioni autunnali come premier in carica e come tale pretendere di essere lui il candidato leader (certo com’è che i fedeli del PD lo appoggeranno) e tutto il gruppone degli oligarchi del PD gli sta dietro perché spera in questo modo di salvarsi. Se questa strategia del novello Occhetto dovesse fallire, come spero e credo, allora e solo allora il PD inizierà la campagna elettorale. Ma intanto, la persistenza di Bersani , ha già largamente pregiudicato le possibilità di rivoltare su Grillo/Casaleggio le responsabilità delle mancate possibili riforme "anticasta" e delle elezioni anticipate.

    Le chiedo scusa anticipatamente per la durezza della mia risposta, ma le assicuro che sono proprio esasperato dalla cecità dei "fedeli" del PD con i quali sono ogni giorno a contatto e in polemica. 

     

  • Di (---.---.---.109) 24 marzo 2013 13:54

    Buon giorno, scusa Paolo se rispondo al commento xxx.227 (il drt?) Uso lo spazio di Paolo perchè ho già commentanto alcuni suoi articoli, probabilmente ne ha traccia, in tempi non sostetti: non sono un elettore PD !! ritengo il PD un ossimoro politico, liberali e/o cattolici +socialdemocratici e/o di sinistra non possono fare un partito, al massimo una "grosse Koalition" che sta in piedi per un tempo minimo, lo stretto necessario alla soluzione di alcuni problemi.(punto). Le concedo il supponente riferito solo a me stesso, perchè sono ideologico, socialdemocratico, non dogmatico.

    Piccolo imprenditore, in difficoltà come molti, stupido sì ma orgoglioso di non avere mai avuto "precari" in azienda, ritengo la legalità, in forma e sostanza IL pregio maggiore di una comunità che democraticamente sceglie i suoi rappresentanti, a partire dalla Costituzione. Ritengo i Cittadini prima di tutto, diretti responsabili delle scelte, senza se e/o ma. Sono io stesso un ossimoro, vengo definito "comunista". (lo prenda come esempio culturale italiano dove la legalità e rispetto assumono un colore partitico che evidentemente non ho, visto che sono un imprenditore)

    Io vivo qui ed ora, non dimentico, non definisco inaccettabile a parole ciò che devo accettare nei fatti uno dei quali è: questo è quanto i cittadini italiani consegnano ai LORO rappresentati eletti (tutto il resto è fuffa, secondo me).

    Diamo al PD ed ai suoi uomini le colpe che gli competono e alcuni meriti: le primarie, uomini non PD che si propongono con il sostegno PD (non importa che vincano o perdano),
    Il sostegno al Governo del Presidente Napolitano, Monti: secondo me un sacrificio non un sostegno convinto (comunque non dalla parte maggioritaria del partito); ulteriori primarie dove Renzi e Bersani si sono proposti: l’uno Leader con tutto il gossip che ne consegue compreso PERSONALIZZARE IL PARTITO, l’altro ESPRESSIONE della maggioranza del Partito. Qui, se vuole, l’errore è che in Italia, la Politica, o è IL LEADER MAXIMO o il PADRONE o non è!!! 

    Ora Bersani, con qualche coltello piantatogli nella schiena dai suoi, rispetta il mandato degli elettori (o ci prova, o fa finta)) Io dico, oggi per oggi, che fa benissimo: ha il tempo di cospargersi il capo di cenere e di interpretare nel modo che preferisce questo fuoco, ho paura sia di paglia, di rinnovamento; allo stesso tempo le sue proposte meglio dire "del partito" sono già campagna elettorale. Merita rispetto inoltre perchè, con il suo partito di avvoltoi che ne attendono le spoglie (non dovrebbe essere difficile da capire), tenta di fare e/o rimediare.

    A me interessa poco o niente il prossimo governo, sarà sempre e comunque un pasticcio che più sembrerà stabile e più incuci ci saranno dentro.

    Mi piacerebbe che, nell’affrontare momenti davvero difficili, si cominciasse a parlare e comparare ciò che sono, in paesi simili al nostro, Germania e Francia ma anche Austria, Svezia,Danimarca,Olanda, ribadisco, ciò che sono lo Stato Sociale, la Scuola, la Sanità, i Trasporti, il Contratto di Lavoro, l’Efficienza della Pubblica Amministrazione e la sua capacità di tradurre legge in operatività e controllo, la Giustizia in efficienza, velocità, prevenzione e punizione; Mi piacerebbe una POLITICA che, prima di tutto, applicasse le norme del BUON PADRE DI FAMIGLIA, prima l’indispensabile ed il debole, poi il necessario e se resta qualche cosa...si fa festa. Dare finalmente la forza della Comunità degli italiani IN CONTROLLO SUL PRIOPRIO FUTURO NON PERMETTENDO A NESSUNO DI METTERE LE MANI SUI BENI COMUNI CHE NON SONO SOLO I 5 DEL REFERENDUM. Poi se vincono i liberali o pseudo tali o i socialisti o pseudo tali, chissenefrega; e non dica che sono postideologico....mi offendo!
    I media possono AIUTARE......anzichè giocare a freccette con questo o quello.....

    Non chieda scusa, attraverso la tastiera certamente non ci faremo del male, che le idee circolino!!!

    E vedere domani: tutto, sempre e solo fino a prova contraria.

    Paolo, grazie per l’ospitalità
    Enzo

  • Di (---.---.---.14) 24 marzo 2013 18:05

    Paolo Barnard è un giornalista/attivista con una visione neo-keynesiana quindi assolutamente pro-crescita, l’esatta contrario della cosiddetta "decrescita felice" ... ma vi informate prima di scrivere i vostri articoli ?

    • Di paolo (---.---.---.121) 24 marzo 2013 19:23

      Hai assolutamente ragione .Di Paolo Barnard avevo già scritto a proposito della sua teoria "l’inflazione è bella e dello spread me ne frego " (semplifico)del quale mi sono occupato in altro post . E’ che il periodo è stato costruito male e lo contestualizza nella "decrescita felice " ,perché Paolo Barnard andava contestualizzato nel contrasto al neoliberismo e neomercantilismo che controlla (secondo lui)il Parlamento (il Più grande crimine ) .Da questo punto di vista è in sintonia con Grillo , nella condanna del Parlamento ,di Monti ,Napolitano , Draghi etc... come eversori della democrazia .
      Grazie per l’appunto.

  • Di (---.---.---.14) 24 marzo 2013 18:13

    "sulla figura di Silvio Berlusconi, vero deus ex machina dei disatri italici"


    Quindi il disastro "italia" sarebbe da appuntare alla sola figura di Berlusconi ?

    Finitela una buona volta di fare i falsari, i nostri problemi sono ben altri a cominciare dalle fallimentari e criminali politiche UE, l’economia sta calando a picco in Italia cosi come in tutti i paesi della zona EURO, il nano in tutto ciò non centra una mazza, è solo una dei tanti rappresentanti del regime 
    • Di paolo (---.---.---.121) 24 marzo 2013 19:37

       "Deus ex machina " sta per causa prima ma ,ovviamente , non "la sola " . (verifica il significato)

      Quanto al resto o tu sei un abitante del pianeta Zen piovuto ieri notte sulla terra ,o fumi troppo .
      Sono proprio quelli che la pensano come te che ci hanno cacciato nei guai .
      A proposito poi di falsità , vatti a rivedere come se la passano Germania ,Austria ,Olanda , Svezia ecc.. (sono nella UE ) . Loro il nano lo avrebbero messo in galera una ventina di anni fa .

  • Di (---.---.---.173) 2 aprile 2013 04:29

    @Paolo

    Ok, perdonami se sono stato un po’ brusco ma con tutta questa disinformazione sta diventando sempre più arduo distinguere tra articoli scritti in buona fede ed altri meno ..

    Cmq che il neomercantilismo controlli i parlamenti non è una "teoria di Paolo Barnard", è un fatto più che documentato

  • Di (---.---.---.173) 2 aprile 2013 04:40

    — -
    Quanto al resto o tu sei un abitante del pianeta Zen piovuto ieri notte sulla terra ,o fumi troppo .
    Sono proprio quelli che la pensano come te che ci hanno cacciato nei guai .
    A proposito poi di falsità , vatti a rivedere come se la passano Germania ,Austria ,Olanda , Svezia ecc.. (sono nella UE ) . Loro il nano lo avrebbero messo in galera una ventina di anni fa .
    ---

    Non guarda hai proprio sbagliato bersaglio, io sono un Comunista quindi sai quanto me ne importi di Berlusconi e della sua associazione a delinquere, mai l’ho votato e mai lo farò quindi mi dispiace ma il discorsetto moralista stile PDdino non attacca con me ..

    Quanto al paradiso nordico ti invito a leggere i dati, quelli veri ovviamente, non quelli propagandati dal TG1/TG2/TG3/TG infinito, scoprirai che la situazione è assai diversa rispetto a quella propagandata dai media di regime, la corruzione per quanto odiosa non ha nulla a che spartire con la crisi dell’eurozona né con altre crisi del passato

    Consiglio l’ottimo blog di Alberto Bagnai per dati e spiegazioni nel dettaglio

    http://goofynomics.blogspot.it/

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