• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Il Governo italiano contro tutti: Francia, Germania, Napoli e (...)

Il Governo italiano contro tutti: Francia, Germania, Napoli e Bari

Sono giorni di turbolenze finanziarie e politiche. L’Italia è bloccata da un governo che ha fallito in tutte le prove a cui era stato chiamato e sta portando il nostro paese ad un declino sempre più vertiginoso. 

L’esecutivo mostra la peggior classe dirigente che sia mai stata espressa da uno schieramento politico. La maggioranza si divide tra condono, frondisti e decreto sviluppo. Nel marasma generale i ministri del pifferaio di Arcore danno la peggiore prova di sé e mostrano plasticamente la loro inadeguatezza ad affrontare la situazione attuale.

L’unica preoccupazione di Silvio Berlusconi è quella di continuare a mantenere il potere, senza pensare alle ripercussioni deleterie che la sua permanenza a Palazzo Chigi provoca nel Paese. Il Pdl, il partito che ha fondato, sta affondando schiacciato dalle divisioni e dalle liti interne. La situazione è fuori controllo.

In questo scenario le soluzioni proposte dal Presidente del Consiglio sono essenzialmente due: il fantomatico decreto sviluppo di cui tutti parlano da molte settimane ma di cui nessuno conosce i dettagli, e la rifondazione del maggior partito italiano che andrebbe ribattezzato a detta del Premier con l’elegantissimo nome "forza gnocca".

Mentre continua la lotta senza esclusione di colpi tra la maggioranza ed il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, Silvio Berlusconi ha potuto volare beatamente in Russia dall’amico Vladimir Putin.

Proprio ieri intanto il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha fatto sentire la propria voce contro Francia e Germania colpevoli a suo dire di organizzare meeting bilaterali incentrati sulla risoluzione della crisi finanziaria, che escludono gli altri paesi europei. Anche se Barak Obama ha fatto sapere di condividere le preoccupazioni dell’asse franco-tedesco, Franco Frattini ha dichiarato: "Una crisi globale non si risolve con assi bilaterali", forse il ministro pensa che anche in questo caso la risposta a tutti i mali europei e mondiali sia il berlusconiano Forza Gnocca?

Forse un direttorio Italia-Grecia-Polonia potrebbe ridare propulsione all’Europa? Oppure ha in mente qualcos’altro?

E’ tempo che qualcuno faccia chiarezza sulle posizioni in politica estera dell’Italia. Attaccare Francia e Germania purtroppo non basta.

Il capo della Farnesina ha detto di non riuscire "a comprendere quale sia stato il succo di quell'incontro tra Francia e Germania" in quanto "non c'era un'agenda dichiarata e non sappiamo neppure se c'era un'agenda sostanziale". Forse il ministro Frattini dovrebbe svelare allora l’agenda dell’incontro tra Italia e Russia avvenuto nella dacia di Putin la settimana scorsa, prima di chiedere ad altri di svelare quello che si vuole tenere riservato. 

Oppure, prima di criticare Francia e Germania, il ministro Frattini spieghi cosa ci faceva assiduamente fino a pochi mesi fa Berlusconi sotto la tenda di Gheddafi, o per quale motivo Lavitola, pseudo sottosegretario agli esteri con delega agli affari sudamericani, organizzava le vacanze del premier panamenese in Italia.

Che credibilità ha il nostro paese per chiedere un 'apertura di credito da parte dei partners europei? Purtroppo nessuna.

Ancora ieri, su un altro fronte caldo, il Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma avrebbe disposto un'ispezione presso le procure di Bari e di Napoli nell'ambito delle inchieste sulle escort portate da Tarantini al Premier Berlusconi.

Le carceri scoppiano, i processi sono infiniti, la prescrizione toglie a molti italiani la possibilità di ottenere giustizia e Nitto Palma che è lo stesso ministro che in piena crisi economica lo scorso agosto aveva programmato una lunga vacanza in Polinesia cosa fa? Fa la guerra alle procure. Per quale motivo? Perché le procure di Bari e Napoli si sarebbero permesse di fare luce sugli affari poco limpidi che accadevano nelle residenze del Presidente del Consiglio.

La situazione attuale fotografa un’istantanea perfetta dell’Italia odierna, un paese bellicoso e rancoroso, che muove accuse, spesso infondate contro nemici interni ed esterni il più delle volte inesistenti, frutto delle paranoie di Silvio Berlusconi

Se l’Italia piange però la Padania non ride; il secondo partito di governo la Lega Nord, sempre più allo sbando, in questi giorni si è scannato platealmente nella lotta per eleggere il segretario di partito della provincia di Varese, nemmeno si trattasse di nominare il prossimo Presidente della Repubblica. La Lega muove le sue truppe per contendersi il potere tra i vari signorotti del Nord, senza curarsi di ciò che accade al di là del Po.

Ma si sa, dalle parti di via Bellerio il locale conta infinitamente di più del globale. Maroniani contro bossiani. Una lotta all’ultimo sangue ma senza alcun voto: in quanto Bossi ha imposto il proprio candidato contro il volere della stessa base del partito. Provocando proteste e malcontento.

Siamo davvero al peggior epilogo che potevamo aspettarci: i due vecchi leader Berlusconi e Bossi hanno deciso di dividere e dilaniare il paese pur di mantenere il poco potere che gli rimane. Finché qualcuno non si prenderà la responsabilità di mandarli dove la maggioranza degli italiani vuole vedere entrambi: lontano dalle istituzioni e dai luoghi dove fino ad adesso hanno fatto solamente danni.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.174) 11 ottobre 2011 19:58

    I BoccAperta >

    A giugno Berlusconi affermava che l’attività del governo “ha del miracoloso” tanto da meritare un monumento.
    Ad agosto Bossi sosteneva di avere una “bella idea” per salvare le imprese e “raddoppiare” gli stipendi.
    Pochi giorni fa Tremonti si dichiarava soddisfatto per aver messo i conti in ordine “meglio di altri” e sventolava la bandiera dell’Avanzo Primario in crescita.

    Ora la Corte dei Conti ci dice che la delega fiscale e assistenziale non ha già più copertura e suggerisce di trovare le risorse mancanti tassando “beni personali e reali”.
    Tutti aspettano di scoprire contenuti e "sostanza" del promesso dl Sviluppo.
    Ben più concreta è la prospettiva di altre manovre di aggiustamento per una ventina di miliardi.
    Annunci e proclami non risolvono una crisi che morde il paese come Se fosse Stagnazione

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares