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Il Giro arriva a Cesenatico e a sorpresa vince Belletti, campione locale

Nessuno lo avrebbe mai creduto che qui, a pochissimi km da casa sua vincesse la 13^ tappa proprio lui, Manuel Belletti, che è nato e vive a Sant’angelo di Gatteo, una frazione dell’entroterra ad appena 5 km dalla linea del traguardo. Commosso davanti ai microfoni e telecamere Rai, Manuel ha dichiarato: "dedico questa vittoria al grande Pantani, che per me è stato un maestro ed uomo pieno di umanità". Intanto a pochi metri una vettura della carovana intonava a tutto volume il mitico motivo ’Romagna mia’ del compianto Casadei, tra un tripudio di applausi.

A Cesenatico sono le 15.10, mentre all’arrivo mancano ancora 71 km di corsa, come ci viene segnalato dal maxischermo, messo a disposizione nella grande sala stampa ospitata nella colonia ex Eni-Agip di Cesenatico. Oltre 150 postazioni Pc per giornalisti ed inviati, accanto a me il collega J. Diderot di Nice Matin, un quotidiano delle Alpi Maritime, Costa Azzurra e Corsica. Diderot, mentre il gruppo dei 9 fuggitivi sale con circa 9 minuti di vantaggio il Peticara, mi fa un profilo su Marco Pantani in un buon italiano. "Ho cominciato a scrivere su questo giornale quando il vostro Marco trionfava giorno dopo giorno in tutta Europa... poi arrivò in modo cruento la sua fine, nessuno di noi ci credeva inizialmente".
 
Una storia triste per la quale interrompiamo l’argomento e facciamo una pausa caffè e sigaretta fuori del salone. Siamo dentro le transenne, mentre davanti a noi passa un gruppo di bimbi in bicicletta da corsa, si tratta dei giovanissimi del gruppo sportivo Fiumicinese a pochi Km da qui nell’entroterra di Cesenatico, dove la passione per la 2 ruote è oltre ogni misura.
 
Nei pali della illumanzione pubblica, qui in viale Carducci a Cesenatico, sono affisse tantissime bandiere gialle, con su impressa una foto in rosa di Pantani con la mitica bandana sul capo.
 
Alle 15,27 il vantaggio sui 9 fuggitivi è sceso a poco più di 7 primi... si sale adesso il Perticara una pendenza media del 7,5% A Perticara esisteva una storica miniera di zolfo, che cessò la sua attivita nel 1964. Da qui domenica transiteranno anche gli oltre 12.000 girini della Nove Colli giunta alla sua 40^ edizione. Una festa nella festa quindi,dove il passo del Barbotto con la sua pendenza finale del 15% la farà ancora una volta da padrone selezionando i migliori di questa gara...
 
Un grande telo disteso sul prato prima del gran premio della montagna recita "gli sportivi della Val Marecchia salutano il giro": Vladimir Karpets transita dopo oltre 6’ sul gran premio della montagna odierno assieme al gruppo della maglia rosa, ma c’è ancora spazio per recuperare, ora si affronta un tratto pianeggiante, per poi raggiungere la mitica cima del Barbotto... che conduce di nuovo in Romagna. Qui la media nel tratto pianeggiante è dei 50 km ora; sta piovendo mentre si transita da Mercato Saraceno, dove è posto un traguardo volante, per poi affrontare il valico del Barbotto. Karpets nel gruppo degli immediati insegutori conserva da questo gruppo un distacco di 36", si comincia a salire il Barbotto con pendenza dal 7,6% al 15% nell’ultimo km di questa salita.

La situazione in cima al Barbotto è la seguente: primo lo svizzero Rubens Bertogliati, poi Major, quindi Marzano e successivamente il gruppetto dei fuggitivi spezzettato; un Barbotto molto selettivo e con probabili sorprese vede Karpets transitare su questa vetta con 5’ e 07", il popolo dei tifosi di Romagna esulta in cima al valico e in effetti due ali di folla assiepata restringe la corsia dei corridori. Ovunque troviamo striscioni che inneggiano al "Pirata" la sua Romagna non lo scorda mai... Siamo qui a 35 Km dall’arrivo, la situazione in corsa pare restare stazionaria.
 
A 20Km da Cesenatico Karpets supera di circa 1’ ilgruppo degli inseguitori comprensivo della maglia rosa: 6’ e 12" il ritardo dei fuggitivi e Karpets li distanzia di 2 minuti a 18 km dal traguardo. Karpets potrebbe col suo attacco, creare problemi agli uomini di alta classifica... una sorpresa per questo giro da parte del russo, che pare pieno di energie, staremo a vedere oggi sul Monte Grappa! Si entra a Savignano, zona tipica del nostro sangiovese, "il vino italiano che non mente"... sorprese in vista, insomma.
 
Intanto il gruppo della maglia rosa ha un ritardo di oltre 7’ dai fuggitivi. A Sant’Angelo di Gatteo si tifa per Belletti, il campione locale, anzi l’idolo locale, che già qualcuno vede come un nuovo Pantani, ma è meglio non azzardare! Siamo a 5km dall’arrivo col gruppo di testa frazionato in 4 tronconi, come ci informa radiocorsa - un valido ausilio per noi cronisti. Il vantaggio di Karpets a 5 km è di 2 primi e 43 secondi: davvero una bella corsa in questo finale dove i battistrada con Bertogliatti ,Gricco e Marzano la fanno da padroni. Karpets recupera ancora. A 2 Km dall’arivo uno scatto improvviso di Beletti con Mauro Maggi e l’americano Luiss coglie tutti di sorpresa.
 
Siamo a 1 Km e Luiss Anderson del nord Carolina stacca tutti mentre Belletti rimonta dalla terza posizione e si aggiudica questa tappa; una tappa che intende dedicare interamente, con commozione sincera. al suo maestro Pantani. Da oggi Manuel Belletti si è anche laureato un vero velocista.
Ordine d’arrivo:
1° Manuel Belletti (Colnago)
2° Henderson
3°Hecheverria(Sp)

Karpents arriva in 5,02" e guadagna quasi 3 minuti sulla maglia rosa.
 
La classifica generale rimane invariata per le prime posizioni; una tappa sorprendente per Belletti che vince quasi davanti "alla porta di casa sua". Un’altra vittoria per il ciclismo di Romagna.

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