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 Home page > Attualità > Cronaca > I soldi vanno presi dove sono, ovvero a Cortina

I soldi vanno presi dove sono, ovvero a Cortina

Abbiamo sempre detto che gli evasori sono dei ladri che rubano a tutti noi, giusto? Abbiamo sempre detto che la cosa da fare in Italia è la lotta all’evasione, giusto? Abbiamo sempre detto che si devono beccare gli evasori dove sono e non si deve sempre prendere dai poveracci, giusto?

Ecco, allora il blitz fatto a Cortina la notte dell’ultimo dell’anno è sicuramente un indicatore di qualcosa che sta cambiando, ed io me ne compiaccio. Dico di più: sarebbe stata una pura manovra propagandistica se non ci fossero stati risultati, ma visto che i risultati ci sono stati eccome, è stata una manovra atta a smascherare una manica di ladri farabutti che rubavano a me e a voi tutti.

I dati, impressionanti, parlano da soli: “I dati più interessanti sono emersi dai controlli sui possessori di 251 auto di lusso di grossa cilindrata. Su 133 auto intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che hanno dichiarato meno di 30 mila euro lordi di reddito sia nel 2009 sia nel 2010, mentre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi. Gli altri 118 superbolidi sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi.“ (fonte)

Interessante, vero? Questi mangiapane a tradimento andavano a fare i fenomeni a Cortina mentre voi tiravate la cinghia e risparmiavate sul cenone. E’ populismo questo? A me non pare, a me pare qualcosa che riguarda la lotta all’evasione.


Ma non è finita:

“Gli incassi di alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza, nel giorno dei controlli,sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010. In particolare, i ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+ 110% rispetto al giorno prima), i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+106% rispetto al giorno prima), i bar fino al 40% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+104% rispetto al giorno prima)”.

Ora, i casi sono 3: o la crisi non esiste e proprio quest’anno i fatturati si sono moltiplicati a dismisura, o le Fiamme Gialle portano fortuna o tutti quei ristoratori, gioiellieri e gli altri hanno sempre evaso. Fino a tre giorni fa. Insomma, gli unici che possono accusare quello che è successo a Cortina sono i soliti, sono i soliti Cicchitto e Santanchè, due geni politici che riescono sempre a dire l’esatto opposto di quello che sarebbe giusto dire. Due punti di riferimento: se non sapete dove sta il giusto ascoltate uno dei due e lo saprete.

Santanchè: “Non trovo giusto colpire Cortina che è un simbolo del nostro turismo per fare controlli fiscali“. No, infatti. Andiamo a fare i controlli agli ospizi e agli operai a Rimini.

Cicchitto: “Controlli a tappeto sull’intera area perché presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi, sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate a una concezione ideologica del controllo fiscale”. Ideologica? Non sapevo che la lotta all’evasione fosse comunista.

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