• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > I love radio rock. La radio pirata solca i mari inglesi

I love radio rock. La radio pirata solca i mari inglesi

La radio è uno strumento affascinante e rispetto agli altri media rimane ancora un mezzo di comunicazione avvolto dal mistero. C’erano una volta, in Inghilterra, le radio gestite dal mainstream sottoposte al rigido rigore del governo e c’erano una volta le radio pirata, completamente libere nel contenuto e nella forma. Nulla avevano a che fare con spiagge bianche e barili di rhum, ma con vecchi pescherecci malmessi che mordevano le onde senza attraccare mai.

Questa è la storia di una stazione radiofonica in alto mare, con studi tappezzati da vinili popolati da dj idolatrati da ragazzine urlanti: c’è quello notturno "Midnight Mark" (Tom Wisdom) il più bello fra tutti, che anche senza dire una parola riesce a procurarsi stuoli di donne, il secchione che legge i tg "On the hour John" (Will Adamsdale), c’è quello di cui tutti ignorano l’esistenza perchè ha la trasmissione in fascia oraria da zona Rem, che nessuno degli altri ovviamente trascorre sveglio, Bob Silver, il rivoluzionario legato alla storia della musica da purista "Il Conte"(Philip Seymour Hoffman) e Thick Kevin (Tom Brooke) sottovalutato e sempre additato poiché ha fatto di stramberie e travestimenti la sua ragion d’essere.

Un giorno, una madre decise di inviare Carl, appena espulso da scuola, sulla barca affidandolo al capitano e proprietario della radio Quentin (Bill Nighy). Ci sono molte cose che il giovane Carl imparerà a bordo: il vero senso dell’amicizia e dell’appartenenza, come sia giusto lottare per difendere la libertà di scelta e d’opinione e soprattutto ad avere a che fare con l’altro sesso. Radio rock tuttavia non avrà vita facile, costantemente bersagliata a colpi di leggi commerciali e tentativi di censura da parte del governo e del ministro Sir Alistair Dormandy (Kenneth Branagh). Per arginare la crisi verrà richiamata al microfono la leggenda di tutti i dj del tempo, capace con il solo suono della sua voce di stregare le masse: Gavin (Rhys Ifans).

Tra sesso, gag divertenti, spirito inglesissimo e amore sconfinato per la musica si snoda la crociera della radio più indipendente degli anni sessanta, con una colonna sonora straordinaria dai The Who ai Beach Boys, da Otis Redding a David Bowie, passando per Cat Stevens, Jimmy Hendrix, le Supremes e Francoise Hardy. Un sottofondo che mira a trasmettere la passione per la musica in modo trasversale, senza pregiudizi ne chiusure mentali.

Nella casella degli attori da segnalare inserirei tutti, nessuno escluso. Divertente che Philip Seymour Hoffman sia l’unico americano a bordo anche dalla prospettiva reale della storia, splendido Rhys Ifans (Notting Hill, Little Nicky, Le riserve) nello stile e nel personaggio, un pirata dandy senza tempo. Leggera e scorrevole la scelta di regia di Richard Curtis (Bridget Jones, Notting Hill) che ha scelto di seguire due storie parallele collegandole fra loro attraverso i dialoghi, cosa che può produrre un effetto boomerang confondendo lo spettatore, chiaramente se fatta male. In questo caso non accade, quindi se vi sentite un po’ ribelli e avete voglia di qualcosa di puramente musicale e vero salite pure a bordo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares