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I libri volano sulle ali del Bookcrossing

Il “Bookcrossing”, in italiano “Passalibro”, è uno dei fenomeni socio-culturali degli ultimi anni. Letteralmente il neologismo significa “incrociare il libro”, ma in senso figurato può indicare il contatto casuale che si crea tra i lettori al momento dello scambio del volume. Col passare del tempo, tale termine è entrato poi a far parte del vocabolario inglese.

Lanciata nel marzo 2001 da Ron Hornbaker, quest'iniziativa conta oggi quasi 10.000.000 di libri registrati. Il meccanismo del Bookcrossing è semplice: esiste un sito web dove si possono registrare i libri che si intendono “far girare”, ai quali viene assegnato un codice unico di identificazione, chiamato “Bookcrossing ID”, che permetterà di seguire gli spostamenti di ogni volume a livello mondiale. Una volta registrato e munito della propria identificazione, il libro può cominciare a viaggiare.

Il primo lettore deve lasciarlo ad un altro che, una volta letto, dovrà fare lo stesso, creando così un'infinita catena di passaggi, ognuno dei quali arricchirà intellettualmente non soltanto chi legge, ma anche l'avventura del volume stesso. I luoghi dove scambiarsi i libri possono essere vari: ci sono posti che i Bookcrossers stabiliscono in ogni città per facilitare e rendere lo scambio più sicuro, ad esempio un bar specifico, oppure davanti ad un particolare monumento, altri lettori invece, preferiscono lasciare il libro in luoghi non concordati, come su un treno, su un autobus, o su una panchina in un parco, rendendo lo scambio del tutto casuale.

In Italia l'iniziativa del Bookcrossing è stata lanciata nel 2002 dalla trasmissione radiofonica pomeridiana Fahrenheit, in onda su Rai Radio3, che ha fatto partire il primo Passalibro a Mantova, in occasione del Fetivaletteratura. Da allora l'iniziativa è proseguita in tutte le città italiane laddove ci sono lettori disposti a far viaggiare i libri per lo Stivale, scrivendo, o applicando l'etichetta scaricabile da internet, al loro interno con su scritto il seguente messaggio:

“Questo non è un libro abbandonato, ma un libro che cerca lettori. Chi lo trova, lo legga e lo faccia circolare, e ne dia notizia a Fahrenheit, Rai Radio3, attraverso il sito www.fahrenheit.rai.it nella sezione Passalibro”.

Nell'era dei tablet, questo fenomeno è senz'altro affascinante per i fedeli amanti del cartaceo, i quali preferiscono sfogliare il libri e accarezzare la carta con le dita, piuttosto che leggere su una fredda e luminosa tavoletta senz'anima. A questo proposito, in un'intervista rilasciata a Repubblica nel gennaio 2013, il regista Ettore Scola ha affermato che i libri hanno un ordine segreto, non possono essere messi a caso: “L'altro giorno ho riposto Cervantes accanto a Tolstoj. E ho pensato: se vicino ad Anna Karenina c'è Don Chisciotte, di sicuro quest'ultimo farà di tutto per salvarla”.

In poche frasi il maestro del cinema italiano ha colto l'essenza della lettura. Ciascun lettore ha infatti le sue abitudini, può sottolineare le frasi che lo colpiscono di più, o scrivere piccoli pensieri a bordo pagina, conferendo così ai volumi una storia tutta loro che li lega indissolubilmente ad ogni lettore. Potremo anche leggere il quotidiano sul tablet e scaricare i file su iBook, ma niente di tutto ciò può sostituire l'esperienza ed il fascino che si hanno nel leggere un libro stampato.

 

Foto:charlotte henard/FLickr

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