• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Horcynus Festival, da Capo Peloro uno sguardo al sud del mondo

Horcynus Festival, da Capo Peloro uno sguardo al sud del mondo

 

Capo Peloro è il luogo in cui è individuabile l’antica Cariddi, e dove si svolgerà l’Horcynus Festival. Con tutti i tasselli a disposizione non è difficile ritrovare nel nome di questo festival le tracce di un pezzo di mitologia greca, certo, ma anche di letteratura italiana: l’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, romanzo enciclopedico e sperimentale sul quale l’autore ha lavorato per più di 20 anni.
 
L’Horcynus Orca è anche il Parco di Capo Peloro, dove si svolgerà questo festival di “Teatro di narrazione, percorsi di «musica nomade», rassegne cinematografiche, documentari, mostre fotografiche, seminari tematici”. Un festival che non poteva non rivolgersi al Sud (ai Sud) e che giunto ormai alla nona edizione prenderà il via oggi, 20 agosto e durerà fino al 28.
 
Quello del Festival come detto è uno sguardo interessante e curioso nella vita del sud e mai come quest’anno in cui le rivolte in nordafrica hanno segnato l’agenda setting degli “esteri” è interessante farci portare per mano a scoprire le voci che proprio da lì giungono, che raccontano questo momento, e non solo, e perché no, daranno un’idea di quello che succederà prossimamente in quella parte del mondo.
 
Gli strumenti sono quelli culturali, sono il teatro e la musica, è il cinema nelle sue molteplici forme e l’impegno sociale. La rivisitazione di un mito, quella delle gesta degli Atridi, per la precisione, è uno degli spettaccoli che si prospettano più interessanti: “Radio Argo”, la pièce teatrale di Peppino Mazzotta (l’ispettore Fazio del «Commissario Montalbano» in tv) che andrà in scena il 25 agosto.
 
Il cinema, poi, che si caratterizzerà di due sezioni: “Mare di cinema arabo” e “Arcipelaghi della visione” che sono una finestra sulle produzioni cinematografiche e documentaristiche del sud-est del Mediterraneo nonché la scoperta di percorsi d’autore del cinema italiano ed europeo con proiezioni serali a partire dalle 19.30. Ospiti del festival il regista Pasquale Scimeca (stasera), in occasione della proiezione del suo lungometraggio “Malavoglia” e il film-maker siriano Mohammad Abdul Aziz (venerdì 26) , uno dei leader della rivolta contro il regime di Assad, autore della pellicola “½ Milligrammo di Nicotina” che sarà proiettata martedì 23.
 
Dicevamo delle voci del mondo arabo e venerdì 26 ci sarà una serata dedicata completamente a loro, con intermezzi proprio di Mazzotta. Due premi saranno consegnati la stessa sera: il premio “Mare di Cinema Arabo” andrà alla Royal Jordanan Film Commission, mentre l’”Horcynus Orca” alla casa di produzione romana Zalab, di cui saranno proiettati i documentari durante tutta la durata del festival.
 
Cinema e musica, con una serie di concerti di musica mediterranea grazie all’Alexian Group (20 agosto), a Tom Donald con Giancarlo Parisi, Tanino Lazzaro e Luca Recupero (24) e I Percussonici (27).
 
A lato degli spettacoli ma non meno importanti due appuntamenti da non perdere: il racconto di come si possa superare l’esperienza delll’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, attraverso la viva voce degli ex pazienti/detenuti (27 agosto) e la presenza durante tutto il festival dei ragazzi della rete Albachiara con un percorso sviluppato sui temi della democrazia partecipativa e della cittadinanza attiva.
 
Il programma completo lo trovate sul sito ufficiale

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares