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Governo: un "rompicapo" da risolvere

Come uscire dallo stallo dopo il voto?

 

Chi vuole mettere alla prova le proprie capacità razionali può cimentarsi nella soluzione di un enigma, ovvero di qualcosa di difficile comprensione che spesso viene identificato con il termine di "rompicapo". Letteralmente il termine significa spaccarsi la testa per arrivare ad una soluzione. Il termine stesso sottintende un impegno intellettuale al limite delle proprie possibilità.

Dopo il turno elettorale gli italiani sono alle prese con il "rompicapo" relativo alla formazione del nuovo governo. Il Presidente Giorgio Napolitano, rientrato dalla visita ufficiale in Germania, in queste ore sta cimentandosi, mettendo in campo tutte le sue risorse, per venire a capo della tremenda situazione di stallo in cui si trova il Paese.

I veti incrociati tra i tre poli usciti dal turno elettorale non offrono una soluzione a portata di mano. Grillo non vuole configurarsi in nessuna tipologia di accordo con PDL e PD, considerati gli autentici belzebù della politica italiana, temendo di contagiare la "purezza" di ideali del suo movimento (M5S), mentre Bersani vede Berlusconi come il male assoluto e teme che l'abbraccio col cavaliere diventi un abbraccio mortale per la sinistra. Che Bersani abbia molte ragioni nel non voler cadere nella trappola in cui vuole spingerlo Grillo lo dimostra il fatto che D'Alema spinge proprio in quella direzione e tutti riconoscono le qualità di D'Alema come esperto di inciuci sfascisti a danno del partito. 

L'unico che avrebbe voglia di un inciucio a due o a tre purché si faccia, è proprio il cavaliere di Arcore, che avrebbe tutto da guadagnare e nulla da perdere sia in relazione alle sue vicende giudiziarie, alle quali si aggiunge il caso di corruzione del senatore De Gregorio (reo confesso), sia come prospettive elettorali, avendo ridato entusiasmo al proprio elettorato e avendo in serbo ancora una batteria di promesse pressoché inesauribile.

E allora?

Pierluigi Bersani dovrebbe prendere atto della situazione e dare le dimissioni, rinunciando alla formazione di un "governo di minoranza" senza fiducia preventiva. Giorgio Napolitano è stato chiaro e lapidario: no ad un governo di minoranza con navigazione a vista e no alla prosecuzione del mandato al Colle. La ragione è molto semplice, un governicchio così fatto, senza una fiducia preventiva, nascerebbe zoppo in partenza e verrebbe impallinato alla prima occasione.



Anche l'dea che il Quirinale possa suggerire un "governo di scopo" affidato a Bersani o a terzi per garantire gli impegni nei confronti dell'Europa e la riforma della legge elettorale, cozza contro il veto del M5S nei confronti del PD e quello del PD nei confronti del PDL e contro il veto di tutti nei confronti di Monti. La carta, che sembra allo studio in queste ore, è un "governo del Presidente a responsabilità parlamentare", con incarico di governo affidato ad una figura autorevole e super partes e con anticipo delle elezioni dei due presidenti delle Camere. Su questa linea si è espresso anche Walter Veltroni con apertura verso il PDL e naturalmente questo ha messo in allarme tutto il PD perché anche il buon Walter gode della fama di portasfiga al pari di D'Alema .

Stranamente il PD si ritova protagonista di scelte che potrebbero stroncarlo in un prossimo probabile e ravvicinato turno elettorale. Il sospetto, conoscendo la capacità strategica della dirigenza del PD, è che ripeta l'errore del novembre 2011 quando invece di pretendere elezioni anticipate, patrocinò il governo tecnico di Mario Monti.

Fermo restando che comunque nell'attuale situazione le carte le distribuisce il Presidente Napolitano, l'unica strada che appare possibile per il PD è che Bersani faccia un passo indietro a favore di Matteo Renzi, il quale si presenti di fronte al Presidente con una proposta di governo PD+SEL e con un programma articolato in pochi punti, a valenza istituzionale, presi pari pari dal programma elettorale del M5S, con alcuni che siano chiaramente non digeribili dal PDL per incompatibiltà con la figura del loro Presidente Silvio Berlusconi, a cui poi aggiungere la riforma elettorale. Come punti indigesti al PDL penso per esempio quello relativo alla non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati anche se non in via definitiva.

Su questi punti, e solo su questi punti, chiedere la fiducia preventiva al Senato. Se Grillo non concede la fiducia ne esce con le ossa rotte, e state certi che al prossimo turno elettorale perderebbe almeno un terzo dei voti, mentre in ogni caso il PD potrà dire che lui ha provato a dare al paese quello che serve, se viceversa Grillo (M5S) la concede, il PD ne avrà un merito indiscutibile e contemporaneamente mette una zeppa definitiva a Silvio Berlusconi. Come dire due piccioni con una fava, sia in un caso che nell'altro. In sostanza: o stanare Grillo, o resettare Berlusconi, entrambi i risultati porterebbero farina al sacco del PD ma anche migliori prospettive per il Paese.

In autunno nuove elezioni con buona probabilità di un PD più credibile, un M5S con un "appeal" ancora forte ma con una consistenza tutta da verificare ed un nuovo centrodestra finalmente sgravato dalla figura di Silvio Berlusconi e quindi costretto ad un profondo cambiamento per essere in grado di proporsi come reale alternativa di governo.

Aspettiamo e vediamo.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.109) 6 marzo 2013 22:23

    Caro Paolo, come al solito non sono d’accordo con te. A parte un lungo periodo di lavoro al’estero comprensivo di presa per i fondelli.....mi hanno chiesto come hanno fatto gli italiani a votare per il 30% il buon Berlusca....e non dire che non l’avevo detto tanto tempo fa....

    Oggi Renzi, andandosene, ma senza intervenire alla direzione PD, ha accoltellato Bersani ma soprattutto il PD il suo partito; Peccato, a me sembrava una risorsa, era comunque il più BerlusconMarchionnMontian dei capi PD; meglio così, l’immagine ora corrisponde al politico; del resto perchè gli italiani, che fra astensione e 5S hanno ben protestato, dovrebbero farsi piacere proprio REnzi?? Ah già, 30% a Berlusconi, Renzi bella immagine......

    Al di là di frizzi e lazzi, data la situazione del nostro Paese, io penso semplicemente che, se si riuscirà ad eleggere il Presidente del Senato, al PD e quindi a Bersani che era il candidato Premier della coalizione spetti fare il primo passo: non perchè può riuscire ma per serietà, una volta tanto, nei confronti delle regole, giuste o sbagliate, che abbiamo. (che poi siano da cambiare è indubbio).

    Da lì, fiducia o no, si cominciano a tirare le somme: i cittadini hanno votato, i cittadini conosceranno la proposta (che immagino necessariamente limitata) per la quale si chiede la fiducia e la giudicheranno, valuteranno poi il voto dei NOSTRI rappresentanti eletti e le ragioni del sì o del no, punto.......(tutti si rendono conto che le prossime elezioni sono comunque vicine)

    Non capisco perchè il PD dovrebbe presentarsi con proposte di 5S, questa è solo tattica partitica; se hanno capito qualche cosa vadano a fare POLITICA che vuol dire GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA, e presentino le loro proposte, quelle della campagna elettorale..

    Io penso che l’occasione per diminuire notevolmente promesse a vanvera e tattiche sia buona. Abbiamo bisogno di DIRE=FARE e di legalità cioè fare le cose secondo le regole, e cambiare le regole che non vanno, democraticamente, a faccia aperta; certo, se i cittadini non si svegliano ora e non la smettono di votare le bandierine o il primo che alza la voce e li prende per il "c..fondello" qualunque cosa è inutile.

    Ma ti rendi conto di come si sta comportando il supervincitore Grillo? cos’è timido o non sa come sfognarsela?? Oggi, parlando con un giornalistino giovane giovane, freee lance, che più precario non si può discutevo del fatto che sul blog, oltre alla registrazione, lecita, devi anche aderire al 5S: dicevo, "io no, per principio leggo, mi informo, valuto, ma a priori io non aderisco, aderisco solo dopo: mi ha risposto: che ti frega, Lui non parla con i giornalisti italiani ma tutti sono iscritti magari per interposta persona, e LUI lo sa.......così come sa che le interviste date all’estero vengono riprese in Italia: insomma immagine....Per menti deboli......(già sgonfiato)

    Eppure i nuovi Parlamentari Italiani si dovranno esprimere e prendersi la responsabilità, sta a noi valutarli anzichè stare a sentire i loro arrampicamenti verbali,

    e ne vedremo ancora delle belle

    Enzo

    .

  • Di paolo (---.---.---.161) 6 marzo 2013 23:01

    Stavolta proprio non capisco dove sia il disaccordo .

    Ho suggerito ,nel mio piccolo ,una strada logica .Bersani (avrei preferito in questo ruolo Renzi che sapevo sarebbe rientrato in gioco ) doveva proporre 5 punti cinque presi pari pari dal programma del M5S ed in linea con quello del PD . Ci sono , basta andare a vederseli .Di questi inserirne uno certo che fosse incompatibile con il PDL e che servisse a far fuori Silvio una volta per tutte . Su questa proposta adescare il M5S per stanarlo.

    Mi giunge fresca notizia che quel pistola di Bersani abbia articolato la proposta in otto punti (me li voglio vedere con calma ),espressi in politichese che ,ovviamente ,verranno rigettati dal M5S a meno di retromarce ed aggiustamenti del PD .
    Sono esterefatto .

  • Di (---.---.---.109) 7 marzo 2013 20:11

    Il disaccordo sta nel fatto che il tuo articolo presuppone una specie di partita a scacchi dove lo scacco matto è la fine della partita,
    oppure calcistico: squadra che non vince cambia l’allenatore, e chissenefrega.
    La POLITICA è altro:
    il governo del Presidente c’è già stato, si chiama Monti: Berlusconi felice di mollare il cerino accceso, Casini felice di apparire, PD "costretto a partecipare". Ti immagini cosa sarebbe successo a chi, in quel momento vincente a mani basse, avesse detto no???

    I 5S: perchè offenderli cercando di stanarli?? Proposte, confronto e resposabiilità, punto....io 8 proposte che ritengo di poter realizzare le porto, se vuoi discutere portati le tue e vediamo cosa ne viene fuori...entrambi senza trucchi o pregiudiziali. Siamo prima di tutto italiani.
    Berlusconi no, fa schifo.. (questo il senso).

    Berlusca: vero vincitore, altro che balle, zitto per un anno, con due slogan ha preso un sacco di voti.
    Renzi: altro sloganista a ruota di immagine e, ieri, avvoltoio, oggi non so. E mi dispiace.

    Fermo restando che tutti i nostri partiti hanno la responsabilità di questa situazione e che i 5S francamente hanno pescato nella protesta, qualche cosa bisogna fare: MA FARE non è immagine, simpatia, giravolte: è responsabilità e metterci la faccia: Bersani lo fa. (e si potrebbe parlare dell’uomo presidente Emilia, ministro e le lenzuolate.. nei ruoli che ha ricoperto la faccia non l’ha mai tirata indietro, poi sull’essere d’accordo o no è altra cosa)

    IL PD è numericamente il partito più forte: se cambia e non porta avanti ora le proposte della campagna elettorale sarà più debole..ondivago. Perchè un elettore dovrebbe premiare chi oggi ne dice una e domani chissà? Esistono ideali in Politica, ideali sul modello di Società che vorresti...cosa fai cambi per prendere più voti???Questo è populismo....ma la politica pulita non è mica una merce....

    e te lo dice uno che non è un elettore PD
    Enzo

  • Di paolo (---.---.---.232) 9 marzo 2013 11:28

    Enzo , ma perché invece di interpretare quello che dico non accetti le cose per quello che scrivo .

    La mia , in tutta modestia e senza alcuna pretesa di verità nè quella di suggerire partite a scacchi , è una fredda analisi politica del dopo voto in chiave convenienza per il PD che ,per una volta , avrebbe anche potuto coincidere con la convenienza per il paese o ,alla peggio , anche solo in una convenienza per il PD in chiave elettorale futura.

    Tuttavia era prevedibile che Bersani e il suo entourage di ottenebrati ,per usare un eufemismo, non cogliessero al volo l’occasione .Renzi (sul quale mantengo le mie riserve),stai pur certo , non se la sarebbe fatta scappare ; sarà pure un menestrello logorroico ma ha il cervello fino . Cosa del tutto naturale se si considera che Renzi è toscano e Bersani lombardo (concessione all’orgoglio regionale).

    Adesso si costituirà il quadro che avevo ampiamente previsto con l’assunzione del bastone di comando del PD da parte di Renzi e ,dopo la probabile transizione del governo presidenziale ,il PD ed il quadro politico saranno totalmente diversi.Ma questo sarà possibile proprio perché il PD ha finalmente spurgato , come le lumache nella farina .
    ciao

  • Di (---.---.---.109) 9 marzo 2013 20:28

    Paolo, mi riferisco all’articolo da: Fermo restando, termini come: passo indietro,... Renzi PD+SEL (!), ...presi dal programma 5S,...punti indigesti....se Grillo non concede perderebbe, ......due piccioni con una fava,..... contemporaneamente mette la zeppa.....stana....
    IO questi termini li recepisco come tattica mentre IO penso che ci sia l’occasione per guardarsi in faccia, con rispetto verso i propri elettori e quelli degli altri, discutere..... PARLARE=DIRE.....trovare soluzioni, ovviamente tramite compromessi (non inciuci) PROGETTARE E FARE.....dire>fare....il mare che c’è di mezzo bisogna tentare di attraversarlo altrimenti sei un pusillanime se non un disonesto.

    La straordinaria occasione è: siamo vicini al livello massimo di MERDA che gli italiani possono permettersi, i cittadini hanno dato una grande forza ai 5S.

    Niente giochetti, tattiche ricatti; faccia a faccia, se non è possibile fare qualche cosa per questo Paese, ognuno spieghi ciò di cui si è discusso ed il suo perchè.... ridecidano gli italiani

    Se qualcuno non si presenta (chiunque esso sia): vada affanculo, per me è un traditore della SUA FAMIGLIA, un che mangia il MIO pane senza fare un cazzo, che ha voluto farsi eleggere con il porcellum per prendere un lauto stipendio e continuare a fare il naif ed il censore della società, CONTINUANDO A FARE UN CAZZO!!!!!!

    Ma niente ricatti, nessuna tattica, nessuna scusa....niente, solo metterci la faccia e rischiare l’insuccesso al servizio del Paese: QUESTO E’ UN CITTADINO PARLAMENTARE!!!

    Scusa lo sfogo, senza alcuna volontà di polemica (quella te la lancio su Renzi),

    Enzo

  • Di paolo (---.---.---.121) 11 marzo 2013 09:08

    Caro Enzo ,nessuna polemica e nessun tatticismo ,tanto meno ambiguità o doppiogiochismi .
    La strada del fare era una sola :
    1) abolizione del finanziamento ai partiti .Punto.
    2) legge elettorale .Punto
    3)non eleggibilità a cariche pubbliche per cittadini condannati (anche in via non definitiva)
    4) abolizione delle province (tutte) .Punto
    5) Legge anticorruzione . Punto.
    6) Dimezzamento delle retribuzioni dei parlamentari (e conseguenti periferici) .Punto

    Su questi (e solo su questi punti chiari e limpidi ) chiedere la fiducia a Grillo per un governo di attuazione fino a nuove elezzioni (Ottobre 2013 ) .Niente alleanza e niente inciuci.

    Gargamella ,democristianamente ,ha ciurlato nel manico e Grillo gode come una bestia . Chi ci rimette è il popolo(che se lo merita) .                                                           
    Spero anch’io di essere stato chiaro ? 
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.121) 11 marzo 2013 09:13

    elezioni ....con una z .............

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