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Gli italiani e l’analfabetismo di ritorno

Tullio De Mauro: cresce l’analfabetismo di ritorno. 

Il prof. Tullio De Mauro, illustre italianista, anche quest’anno, ci informa che la situazione della cultura nel nostro Paese è assolutamente vergognosa: oltre il 71 per cento degli italiani è poco più che analfabeta.

Questo fenomeno è alla base anche dell’impossibilità di sostenere una politica razionale. La democrazia con una popolazione in questo stato, non può funzionare e le conseguenze del suffragio universale sono necessariamente quelle che sono.

Si parla spesso di “fuga dei cervelli”, un po’ con disappunto ma molto con compiacimento, con la pia illusione che gli italiani siano colti e intelligenti. In realtà non si tratta di fuga di cervelli che non si vede da dove dovrebbero sortire ma di pochi diplomati e pochissimi laureati che cercano all’estero sbocchi per un lavoro decente. Bisognerebbe invece preoccuparsi per un’eventuale “fuga di asini” poiché se si avverasse tale ipotesi, in Italia rimarremmo davvero in pochi. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.176) 1 dicembre 2011 15:35

    "La democrazia con una popolazione in questo stato, non può funzionare e le conseguenze del suffragio universale sono necessariamente quelle che sono." parole sue, parole di un professionista della comunicazione...
    prima di scrivere, impari la sintassi e a mettere le virgole al posto giusto e solo dopo si potrà legittimamente preoccupare di un problema del quale ora, purtroppo, è ancora un inconsapevole esponente

    • Di (---.---.---.123) 1 dicembre 2011 21:55

      Forse sarò un inconsapevole esponente, comunque, anche Lei, ammette che il problema esiste.
      Quanto alle virgole, in effetti ne ho risparmiata qualcuna.Succede quando si scrive guardando un schermo non sempre nelle migliori condizioni di illuminazione. Rispetto alla situazione denunciata dall’OCSE e dal prof.Tullio De Mauro penso che anche Lei a cui evidentemente la verità non piace, e io nemmeno, debba escludermi dal 71 per cento dei semianalfabeti.
      Si dia una calmata e stia bene. Cesare Zaccaria

  • Di (---.---.---.68) 4 dicembre 2011 10:18

    Più che la polemicuccia sulla virgola (è talmente evidente che si è trattato di un errore involontario) sarebbe interessante capire quali siano le cause alla base di questo dato sconcertante.Inoltre, un popolo che non sa leggere non acquista i giornali, ne consegue una debolezza storica della stampa italiana, che per sopravvivere ha sempre avuto bisogno di essere assistita da qualche potentato economico. La mancata indipendenza economica della nostra stampa fa dei media italiani i meno liberi dell’Europa occidentale e di molti altri paesi degli altri continenti. Siamo al sessantacinquesimo posto se non ricordo male.

  • Di (---.---.---.169) 4 dicembre 2011 11:00

    Egr. xxx.xxx.xxx.68, purtroppo questo è il tuo nome come mi appare, intanto ti rendo merito perché non mi hai dimostrato astio ma anzi, molto meritoriamente sei alla ricerca del perché di un fenomeno assolutamente vergognoso. In Italia i mezzi d’informazione, gli esterofili li chiamano "mass media" e media lo pronunciano "midia" , cioè una parola latina la pronunciano all’inglese, ripeto, i mezzi d’informazione, obbediscono alla logica di regime che non è la logica di Berlusconi, anzi, l’opposto, ricevono lauti contributi dallo Stato il che è assolutamente sbagliato e spiega perchè non sono liberi.
    Quanto all’incultura degli Italiani, record europeo, il fenomeno affonda le sue radici nel ’68 quando si diceva che tutti avevano il diritto a diplomi e lauree e in concreto si facevano gli esami di gruppo, le scuole di ogni grado erano occupate in permanenza e i professori che non si piegavano a quelle logiche populiste venivano cacciati violentemente e qualcuno persino ucciso.
    Molti di quegli studenti laureati con gli esami di gruppo sono diventati professori e hanno infettato la scuola e con essa, intere generazioni di studenti. Cordiali saluti da Cesare Zaccaria

    • Di (---.---.---.21) 5 dicembre 2011 18:17

      quindi prima del sessantotto stavamo meglio, i professori erano tutti sommamente istruiti e la scuola era una fucina di eccellenza, gli italiani erano tra i più diffusamente istruiti d’Europa, si vendevano (e si leggevano) milioni di libri, per non parlare dei giornali. Poi è arrivato l’infausto anno e tutto è crollato, insieme alle nostre posizioni nelle classifiche dei più somari.
       Ma non ti pare che stai dicendo delle ... ?!?!

  • Di (---.---.---.97) 4 dicembre 2011 21:58

    Ci tengo a precisare che ho solamente la seconda Elementare

    E poca dimestichezza con le parole
    scrivo quello che penso senza pretese
     
    cercando di raccontare esperienze fatte
    nell’arco della vita
     
    giuste ho sbagliate che siano
    ripudiando ogni forma di violenza

    in quanto alla Storia io lo appresa dal libro della vita
     
    Cercando di descriverla con le parole di un ignorante  di 73 anni
    verità semplici non le verità taroccate dei Politologi
    che scrivendo falsità nascondono i fatti realmente accaduti
    creando ignoranza.
    Come possono raccontare la realtà che in gran parte non anno vissuto col sentito dire ?
     
    come avveniva nei racconti degli Eroi della Mitologia man mano che venivano raccontate
     
    si amplificavano tanto da sembrare novelle più che Storia da tramandare ai posteri.

    Per quanto riguarda la Storia più recente potreste chiedere ai sopravissuti del ( ventennio fascista e della seconda ( Guerra Mondiale )

    confrontando lo scritto col raccontato
     
    conoscereste la vera Storia vissuta dal Popolo
     
    un consiglio ricercatela nel basso ceto sarà la più vicina alla realtà .
     

    Altrimenti dalle Falsità verrà scritta una nuova ODISSEA
     
    per questo io bandisco la falsità ,, crea solo ignoranza,, l’ignoranza crea violenza,, e danni al Popolo.

     ho lavorato per 18 anni alla stazione di ( S .M .N) e ciò che descrivo nel post è verità

    Anime sospese
    le ho viste aggirarsi in tutte le stazioni
    in cerca della loro identità perduta
     
    vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata
    Priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi
    assistendo impassibili alla vita che non gli appartiene più
    Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce
    come fossero automi taluni offrono una moneta
     
    tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità.

       ( A. VITTORIO)

     

    • Di (---.---.---.87) 4 dicembre 2011 23:21

      Caro A.Vittorio,
      il tuo scritto mi fa tenerezza, immagino la tua sofferenza per una vita vissuta ad un livello molto modesto e me ne dolgo. Premetto che ho messo in rilievo i dati inconfutabili del bassissimo livello di cultura della grande maggioranza degli italiani, ma non per questo mi sento in diritto di giudicare chi non ha cultura per colpe di altri.. Quando ci troviamo al cospetto di grandi numeri statisticamente significativi, prima di giudicare le vittime, bisogna indagare sulle cause. A chi è giovato, oppure chi è il colpevole o i colpevoli?
      Io ho vissuto gli ultimi anni della guerra e il dopo guerra, la ricostruzione, De Gasperi e Togliatti, il ’68, gli anni di piombo, le brigate rosse, l’assassinio di Moro, le mire di Stalin che mirava ad inserire l’Italia nel novero dei paesi dell’Est e con l’aiuto di Togliatti ci è quasi riuscito.
      Mi è tutto assolutamente chiaro e ora finalmente si stanno aprendo spiragli di possibilità per spiegare la storia al popolo italiano senza falsificazioni e senza nascondere verità urticanti.
      Cesare Zaccaria 

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