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"Giocatori in esilio"

Gamers in exile, architetti del suono. Le loro esibizioni:  Londra, New York, Copenhaghen, Parigi, Zurigo, Roma, all’Art Basel in Svizzera, ma anche più vicino, ai Castelli Romani, dove però giocheranno in casa per Biutiful Naturando.

I gamers in exile, appunto giocatori in esilio, ci raccontano la loro storia tra un morso ad un tipico dolce umbro, il panpepato con nocchie, farina e mosto d’uva ed un calice di primitivo di manduria, tanto perché la loro musica è spesso di genere interattivo e noi ci adattiamo volentieri a comprenderla al meglio.

Artist in residency all’Istituto di Musica Elettronica Danese di Arhus in Danimarca nonché ricercatore di innovazioni sonore per Dolby Laboratories di San Francisco, il capitolino Valerio Lupo Faggioni è anche ideatore di sculture sonore cinetiche. L’altro “gamer”, Guido Zen, monteporziano d’adozione, produttore e mixer per varie band inizia la sua carriera come ingegnere del suono a Londra nel ‘95 dove lavora con numerosi artisti tra cui Leftfield, John Lydon, Shola Ama.

 

Due carriere precocissime, il primo concerto di Valerio Faggioni a 14 anni con un “Commodore 64”, Guido Zen a 22 anni è già co-produttore di remix a Londra… è il caso che vi ha fatto incontrare o la frequentazione degli stessi ambienti? Insomma come sono nati i Gamers in exile?

Ci siamo incontrati in modo casuale a Londra nel ’96 scoprendo di avere idee musicali simili e la voglia di ricercare una forte sperimentazione elettronica. Assieme abbiamo completato l’album “Healthy Fuel Navigation” che è stato pubblicato dall’etichetta londinese Pik n Mix. Anche la scelta del nome è piuttosto casuale, nella zona di Londra dove vivevamo c’era un locale abbandonato, un ex negozio di giochi di ruolo. Si chiamava proprio “Gamers in Exile”. Ci piaceva molto quel nome. Tra l’altro oggi non esiste più neppure l’insegna.

Un nome in esclusiva allora visto che nessuno l’ha “reclamato”.

Beh, ormai sì. L’abbiamo scampata! (risata)

Da allora le vostre attività si diramano e si moltiplicano, per la Sony Playstation i Dolby Laboratories e le reti televisive italiane… per arrivare a questo è bastato fondare un gruppo sperimentale?

Abbiamo cominciato ad investigare quella che oggi noi chiamiamo Musica Multitemporale, dove flussi di suono asincroni e differenti linee temporali coesistono nello stesso momento. Questa ricerca è culminata nella creazione di di strumenti che, democraticamente, mettono tutti nella condizione di poter creare musica multi temporale… la "GUiDmachine" e il "ValEVarion" che sono già disponibili gratuitamente in rete. La svolta però è avvenuta nel ’99 con la creazione della label Unbearable recordings, una etichetta devota alla promozione della musica contemporanea, così ci siamo esibiti a Londra, Parigi, New York, Tokyo, Osaka e Copenaghen.


Invece come architetti del suono? E’ molto curiosa questa definizione, cosa intendete esattamente?

Una commistione di soundscapes, paesaggi sonori con proiezioni video e scultura. Ne abbiamo realizzate a Roma presso Flagship Store e per la inglese Burberry a Milano. Siamo inoltre ideatori di una scultura sonora cinetica permanente che vorremmo realizzare presso la stazione FS Quattro Venti a Roma


Come quella di “Levati dalle mie orbite” esposta all’Universita’ La Sapienza di Roma proprio nei mesi scorsi?

Non proprio, in stazione il passeggero che attraversa l’area sonora non verrebbe “aggredito” come in Levati dalle mie orbite che è invece una sperimentazione più decisa.

Compositori e produttori in ambito discografico, tv, eccetera… per tornare al cinema, assieme avete composto la colonna sonora del film documentario Biutiful Cauntri, opera che ha ricevuto nel 2008 la menzione speciale al Torino Film Festival, il Nastro d’argento come miglior documentario dell’anno e il Ciak d’oro a Catania per l’impegno civile. Come sono nate quelle musiche, sono state evocate da quelle immagini o che cosa?

Questa collaborazione è nata occasionalmente ed in condizioni del tutto fortuite. Valerio ha conosciuto Esmeralda (Calabria n.d.r.) ed hanno parlato del film. Le abbiamo dato un demo con alcune nostre registrazioni. Un giorno ci ha invitato a casa sua e ci ha fatto assistere a quaranta minuti di film premontato con alcuni nostri pezzi. Sentire la nostra musica come sottofondo a quelle immagini è stato davvero bellissimo! Successivamente io e Valerio abbiamo inciso altri brani ed abbiamo dato ad Esmeralda la possibilità di scegliere le musiche per il film, quelle che sono rimaste nella colonna sonora…

Il caso sembra sempre regalarvi esperienze più che positive… anche se questa ha veicolato una emergenza ambientale… condividete che ci siano delle problematiche da affrontare rapidamente?

Il nostro intento è sempre lo stesso: quello di fare musica, e pubblicare dischi in vinile da cui si ottengono suoni rotondi ed avvolgenti come questo rosso... (il primitivo di manduria n.d.r). La scelta di proiettare Biutiful Cauntri nell’iniziativa monteporziana è valida e rappresenta un tam tam sulle questioni ambientali. Il nostro contributo è stato quello di fare da trait d’union con i registi del film e l’associazione che ha ideato l’evento. 

Altre colonne sonore importanti? Sta uscendo anche il vostro nuovo lavoro dal titolo “Mondomultitempo”. Cosa ci dite a riguardo? Accennerete qualcosa anche nel live del 10?


E’ dal Settembre 2001 che non uscivamo come Gamers, abbiamo fino ad allora pubblicato con la Unbearable anche i lavori di altri musicisti. In “Mondomultitempo”, ci sono pezzi che ripartono proprio dal lì e che hanno “resistito” alle pause fino ad oggi. Questo disco risente comunque dell’esperienza inglese e c’è un suono di organi che rende il suono più avvolgente, senza fare sperimentazioni eccessive che snaturino la fruizione del suono. Nel live del 10 tutto questo si potrà ascoltare.

Una ultima cosa, “Mondomultitempo” è in uscita soltanto su vinile?

Abbiamo già pubblicato i Gamers con una serie di seven inch su vinile, i 45 per intenderci, e successivamente anche per altri artisti come Goodiepal, Cursor Miner ed Anthony Manning. “Mondomultitempo”, è il nostro primo vero album che esce in questo modo, ma la scelta è più ovvia di quanto non si creda, il mercato dei cd sta morendo; quello dei vinili, invece, sta recuperando posizioni e come già detto il suono è più avvolgente. Anche da un punto di vista oggettistico, il vinile fa sempre la sua figura. Quindi tanto vale…

Nel futuro prossimo?

Subito dopo il concerto del 10 saremo a Firenze per Pitti Uomo per una architettura sonora.

Daniela zannetti
Valerio Carbone
www.agoravox.it/Biutiful-Nat...
Gamers in exile : www.myspace.com/gamersinexile

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